“Dopo i fatti del 24 settembre a Baniska la situazione è più tranquilla ma è un equilibrio fragile”
Di Laura Aprati, Rai News
La regione balcanica, a trent’anni dalla terribile e sanguinosa guerra che l’ha devastata negli anni ’90 del secolo scorso, torna a “bruciare” per le tensioni in Kosovotra la popolazione serba e quella albanese.
A quindici anni dalla dichiarazione di indipendenza nel 2008, la regione non riesce a trovare pace, anzi.
Il Generale Angelo Michele Ristuccia ha comandato il contingente Kfor dal 14 ottobre del 2022 e il 10 ci sarà il passaggio di consegne con il generale turco Ozan Ulutas, che prenderà il suo posto.
A Rainews.it ha fatto il punto della situazione e del ruolo della Kfor in questo specifico momento.
Intanto a Tirana si è tenuta la riunione dei ministri degli esteri dei Balcani occidentali nell’ambito del Processo di Berlino. In questo ambito la contrarietà dell‘Ungheria a eventuali sanzioni alla Serbia per i fatti del 24 settembre scorso a Banjska, nel nord del Kosovo, è stata espressa dal ministro degli esteri Peter Szijjarto, secondo il quale le sanzioni non contribuiscono alla soluzione dei problemi. “Noi di regola ci opponiamo alle sanzioni poiché se si guarda al passato non si troverà nessun regime di sanzioni che abbia avuto successo. Le sanzioni non danneggiano solo coloro contro i quali si applicano ma anche quelli che le decidono. Così avviene anche con le sanzioni alla Russia, che danneggiano più noi che la Russia”.
Mentre la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha detto che l’attuale situazione tra Kosovo e Serbia rappresenta una “minaccia” per il “Processo di Berlino” – che si prefigge l’obiettivo di favorire la cooperazione regionale nei Balcani Occidentali e sostenerne le prospettive europee – e il Parlamento albanese si riunirà il 12 ottobre in una seduta plenaria straordinaria incentrata sull’attacco dello scorso 24 settembre.
Si lavora per la pace, come dice anche il generale Ristuccia, ma molte nuvole si addensano sulla regione nonostante il Presidente serbo Vucic, in un’intervista a CNN, abbia dichiarato che “la Serbia non vuole la guerra”.