Di Alice Taylor | euractiv.com | translated by Paolo Cantore
La Serbia ha avuto l’opportunità di firmare l’accordo di base e l’accordo di Ohrid, facilitati dall’UE durante il Processo di Berlino ospitato a Tirana. Tuttavia, stando al primo ministro del Kosovo, Albin Kurti, si sarebbe rifiutata.
L’accordo e i suoi allegati sono stati concordati verbalmente durante un dialogo sostenuto dall’UE per normalizzare le relazioni tra i due Paesi. Il Presidente serbo Aleksander Vucic, tuttavia, ha rifiutato di firmare i documenti nonostante l’interesse del Kosovo a farlo.
Vucic non ha partecipato al vertice, visitando invece la Cina e inviando a Tirana in sua vece la prima ministra Ana Brnabic.
Rivolgendosi ai media dopo gli eventi della giornata, Kurti ha dichiarato: “Abbiamo un accordo con la Serbia, datato 27 febbraio, che si basa sul riconoscimento reciproco e deve essere attuato”.
E ha aggiunto: “Già oggi ho chiesto al primo ministro serbo di firmare l’accordo di base e l’allegato di Ohrid”.
La Serbia ha sempre detto di sostenere e di essere disposta a partecipare al processo di dialogo, insistendo sull’attuazione di vari accordi, ma si rifiuta poi di firmarli, impedendo un nuovo processo di normalizzazione e il riconoscimento definitivo, de facto, della sovranità del Kosovo.
Per quanto riguarda le misure da adottare contro la Serbia in seguito all’attacco terroristico del 24 settembre nel nord del Kosovo, l’UE è stata ferma sulla sua linea.
La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha affermato che è necessario condurre un’indagine completa e solo allora si prenderà una decisione sulla Serbia.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha aggiunto che l’attacco alla polizia del Kosovo è qualcosa che non può essere accettato.
“Condanniamo l’attacco alle forze di polizia del Kosovo. Non lo accetteremo, ed è chiaro che i Paesi dell’UE e la Germania non accettano una cosa del genere. Chiediamo indagini approfondite da parte delle autorità del Kosovo e la collaborazione delle autorità serbe per queste indagini”, ha dichiarato Scholz.
(Alice Taylor | Euractiv.com)