E più importante nella comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto (Peter F. Drucker)
TRA OBIETTIVI E COMUNICAZIONE
Ho conosciuto la professoressa Giovanna Spera – DONNA MANAGER – che mi ha piacevolmente sorpreso per le sue doti straordinarie, fuori dal comune per il suo modo di relazionarsi e per le capacità espressive nelle diverse discipline che la rendono davvero unica. Chi entra in contatto con lei si accorge subito di trovarsi di fronte ad un’intelligenza affettiva, verso gli obiettivi dell’Azienda per cui lavora, con competenze trasversali che hanno a che fare con i processi di pensiero e di cognizione tali da sviluppare in modo autonomo azioni efficaci nel rapporto con le Persone. La sua predisposizione e bravura nel riconoscere e produrre sentimenti genera emozioni positive quanto corrispondenza tra obiettivi di identificazione organizzativa e relazioni. Non a caso uno degli elementi che accomuna i migliori manager è la conoscenza del contesto in cui si opera per cogliere le opportunità che si offrono o individuarne di nuove, dimostrando fattivamente di saper guidare e lavorare in un team verso ricerca e sviluppo. Mentre noi parliamo, Giovanna ha già trasformato il nostro assetto mentale ed emotivo, tanto che ne prendiamo parte alla trasformazione. scompone tutto ciò che ascolta in dati ed emozioni, con una capacità comunicativa coinvolgente da essere un motore per Persone e risorse, da creare valore per gli altri, interagendo in modo funzionale e costruttivo. La sua passione e dedizione accendono l’entusiasmo alla partecipazione, è convinta che le idee non siano sottoposte a gerarchie e rileggendoci come persone umane risveglia l’intera armonia della compartecipazione del sentire umano imprimendovi la propria immagine, la propria creatività come problem solving con un approccio intersettoriale, in modo che i singoli settori si congiungano per consentire loro di collaborare a situazioni problematiche in contesti reali d’esperienza. Un profilo imprenditoriale che non solo prende iniziative in modo consapevole e responsabile, formula ipotesi di soluzione ma traduce le idee in azioni. Non potremmo riconoscere queste qualità espansive nella Dottoressa Giovanna Spera se non avesse in sé qualcosa di quel genio umano che dà luogo a ciò che potremmo definire una metafisica della forza di vita; costanza e resilienza, capacità di adattarsi e di reagire positivamente alle avversità sono il prodotto di una tendenza innata a generare una direzione e un’empatia dall’intensa carica emotiva, che esprimono il primato del valore relazionale nella vita umana. Il suo modo di fare, il suo sguardo colmo di amicizia sincera, la sua energia positiva che ci investe come un faro è il sigillo di una rara umanità che espande fiducia e ci regala sorrisi e speranze a piene mani: è il transfert della vita, qualcosa di magico che ci attraversa e che noi viviamo, come eco viaggiante tra un soggetto e l’altro, come un flusso benedicente di luce. Giovanna, dunque, è persona umile e saggia che si rimbocca le maniche e non si tira indietro davanti a un percorso difficile e spesso impossibile, ma è pronta a indossare le scarpe lacere e strette dei meno fortunati e raggiungere l’obiettivo – che sia forza ed esempio per gli altri. E senza necessità di ricorrere al suo ipse dixit in quanto la bellezza fluisce con notevole connotazione quando ponendosi nella situazione dell’Altro, trasferisce e proietta il proprio senso vitale, quell’empatia tanto cruciale per i legami altruistici e necessaria alla nostra società, Giovanna è un ”Capitano” che fa sue le pene e le necessità degli altri – come un ”Cadetto” serve la Patria e le Istituzioni. In un mondo dove le prerogative di miglioramento e sul lavoro sono scarse, rimangono foglie secche e lingue morte. Ecco, allora, che GIOVANNA rappresenta l’icona della bellezza davanti al dovere morale, umano e sociale che ha il sapore e il valore dell’amore universale di cui la società ha un disperato bisogno.
Antonella di Siena
