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RINVENUTO UN DOCUMENTO POCO CONOSCIUTO CHE ANNUNCIAVA LA NASCITA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE ALBANESE.

Di Damiano Guagliardi

Cari amici e care amiche, bloccato da una fastidiosa bronchite che mi sta tenendo chiuso in casa, nel correggere la mia ultima fatica di cronica arbëreshe relativa ai primi tre anni di vita del “Gruppo folkloristico Zjarri”, sono ricorso alla rivisitazione di circa 420 articoli regalatomi in fotocopia trentadue anni fa dal compianto Alfredo FREGA, uno dei più corretti ed equilibrati giornalisti arbëreshë. Il nostro “generoso” Alfredo, da grande giornalista spaziava su tantissimi argomenti e in questa raccolta ho trovato interessanti servizi sull’Albania comunista, in particolare durante il periodo in cui il governo enverista impedì l’esercizio del culto religioso. Ovviamente gli articoli non erano di sua firma e spesso vi figuravano firme di opinionisti e studiosi di scala nazionale.

Tra le mani mi sono capitati tanti scritti degni di curiosità, tra questi c’è uno che ho deciso di rendere pubblico potendo essere un documento che contribuisce a far chiarezza sulla organizzazione del Festival della Canzone Arbereshe, che già nella serata della 1° Edizione sembrava avere diversi pretendenti ispiratori della sua nascita.

Ovviamente, come faccio da molti decenni, mi guardo bene dal cimentarmi nella materia, ma forse la diffusione di questo articolo aiuta a capire come sia nata la proposta della organizzazione di un Festival della canzone albanese, che in quarant’anni è diventato la più importante manifestazione culturale e canora arbëreshe, terza per longevità dopo la Primavera Albanese di S. Sofia d’Epiro e le Vallje di Civita e Frascineto.

Leggendo l’articolo allegato si nota subito che l’autore tace sul nome dei partecipanti ad una riunione che si è tenuta nella sede comunale di S. Demetrio Corone alla presenza degli amministratori comunali, dei rappresentanti del LEP (Laboratorio di educazione permanente) e della “rivista «Zjarri» (Il fuoco).

Riporto in forma integrale la parte che segue dell’articolo per evitare che insorgano dubbi di una manipolazione di quanto apparso in un giornale quotidiano del quale purtroppo non ci sono i riferimenti necessari: ciò la Testata e la data di pubblicazione.

Segue testo articolo:

“In una nota i tre organismi hanno rilevato che il patrimonio linguistico, culturale e folkloristico delle comunità albanesi d’Italia «esprime valori peculiari e proponibili al mondo culturale attuale» e che pertanto si è deciso di proporre a tutte le amministrazioni comunali interessate, alle associazioni culturali, alla stampa e alle Regioni Calabria, Sicilia, Basilicata, Puglia, Abbruzzi e Molise, nonché agli enti provinciali per il turismo l’organizzazione di un festival della canzone albanese.

I tre organismi promotori hanno diramato l’invito agli enti e alle associazioni a partecipare all’iniziativa. Una commissione ristretta sta prendendo contatti con tutte le autorità interessate delle comunità italo-albanesi d’Italia.

È intenzione dei promotori coinvolgere nell’iniziativa non soltanto i circoli culturali e le amministrazioni comunali dei centri italo-albanesi, ma anche l’Ambasciata albanese in Italia e gli albanesi di Jugoslavia.

Il Lep Calabria, dopo aver affermato che dal mondo culturale italo-albanese «scaturisce finalmente una proposta valida, capace di unificare gli sforzi di tutti e di stimolare una conoscenza a livello nazionale ed internazionale della propria tradizione, dei propri costumi e dei propri usi», osserva in una nota: «Non sfugge a nessuno l’importanza di un festival della canzone albanese perché costituendo un grosso fatto culturale, certamente sottolineerà la consistenza della minoranza in Italia.

Poiché tutti i centri italo-albanesi sono ubicati in zone dove è possibile avviare un discorso di sviluppo turistico, l’iniziativa potrà giovare sicuramente allo sviluppo economico della zona».
Il Lep dà poi notizia che molto presto sarà redatto un progetto di massima da portare all’esame degli italo-albanesi interessati all’iniziativa.

Successivamente sarà varato il programma da cui si evincerà l’articolazione del festival.”.

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