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Geografia letteraria nelle storie e nelle fiabe per bambini di Rifat Ismaili

Di Minoza Agastra

Più leggo, e più interpreto la creatività dello scrittore multidisciplinare Rifat Ismaili, più sento e percepisco la spontaneità della sua penna, spontaneità che si posa a gambe incrociate in ogni genere letterario. Avendo in mano un libro di fiabe, lo personificherei con un uccello in volo, che vaga nelle diverse stagioni, riposa in un’oasi di calma, vi costruisce un nido, riceve l’eccitazione della fantasia per il prossimo volo e continua il suo viaggio con la promessa che tornerà ancora. Nei suoi viaggi incontra persone, animali, uccelli, fenomeni e cose che si trasformano nei protagonisti delle sue fiabe, perché nel mondo dei bambini, nel mondo delle fiabe, anche gli uccelli sono scrittori, anche loro hanno la penna più affilata di un becco , più lungimiranti perché volano in alto, più redenti perché liberi, più colorati perché toccano l’arcobaleno e ne traggono il fascino colorato, totalizzante perché non hanno costumi e confini. Questo è il motivo per cui i tweet del nostro “uccello scrittore” esprimono fantasia in modo così eloquente, facendoci sentire come se fossimo stati anche noi nei suoi viaggi. Per lui gli eventi si svolgono dove si fermano e finiscono quando la morale educativa è soddisfatta… Come creatore anche per i bambini, Rifat Ismaili sa inquietare, crea situazioni comiche così reali che ti senti come uno dei personaggi di fantasia.
Quale potrebbe essere la chiave del successo della sua creatività che tiene incollati i bambini?
Ho cercato dentro di me di analizzare questa compatibilità e la sua accettabilità in questo mondo letterario, che oggi soffre di carenze, soprattutto nella letteratura per l’infanzia.
La mia risposta sarebbe: il connubio tra scrittura artistica e pedagogica rende questa penna incomparabile, donando alla sua creatività un ampio spettro di leggibilità, non solo da parte dei bambini, ma anche da parte di educatori, nonni, genitori o insegnanti del ciclo primario. Questa ricchezza che egli lascia oggi nelle nostre mani, fa già parte del sistema accademico, ricevendone valori indiscutibili, non solo per la diversità dei fenomeni, dei personaggi, ma soprattutto per il futuro di questo genere, lasciato nell’oblio, poiché nessuno può attingere all’immaginazione dei bambini, toccare il loro mondo e penetrare se non possiedono chiavi quali: la spontaneità, la cultura, la passione, il desiderio, la conoscenza psicologica evolutiva e dello sviluppo dei bambini, nonché la padronanza dell’uso figurativo.
Si può dire che le fiabe, le può scrivere chiunque, senza essere nichilista, accetto il fatto che il folklore popolare è stato e resta la fonte principale e l’artiglieria pesante in questo campo, ma al loro interno manca l’elemento accademico, è proprio questa l’innovazione che Rifat Ismaili ci porta, lo dimostra il fatto che molti dei suoi racconti sono già entrati nei libri di testo. Non per niente ho definito Rifat Ismaili lo scrittore multidimensionale, originale, autentico, che con modestia sa prendere in prestito personaggi del folklore popolare e trattarli con spirito contemporaneo, collegandoli talvolta all’origine da cui sono diventati noti, dando e conferendo così al contenuto dei racconti un coinvolgimento geografico, storico e artistico. Un’altra considerazione che rende fortunati i giovani lettori, che hanno questo libro e molti altri da esso, è il fatto che lui è un critico letterario ed editore, e come tale, lo scrittore Rifat Ismaili porta sul mercato una creatività sicura per i bambini in tutti i sensi e aspetti, mentre è quasi inesistente la critica alla letteratura per l’infanzia, il che costituisce una seria minaccia per l’educazione e la formazione del bambino, perché la fiaba stessa ha una missione molto sacra: l’educazione della generazione dei giovani.

Fiabe – Bambini e nonni sono un trinomio che, a prescindere da qualsiasi cambiamento nel tempo, indipendentemente dallo stile di vita che conducono o dal continente in cui vivono, hanno una grande comunanza che non cambierà mai, dove due estremi della vita sono in una direzione, i nonni, nell’altra direzione ci sono i figli e in mezzo ci sono la morale, la saggezza, i valori e il patrimonio familiare che si tramanda dalla vecchia generazione alla nuova generazione. Questa è una grande verità che ispira ogni anima creativa e la rende umile davanti a questo triangolo che racconta la globalizzazione del mondo: I nonni educano attraverso l’intrattenimento, rafforzando carattere e personalità attraverso le narrazioni familiari, le loro esperienze e le fiabe, proprio questo trinomio sottolinea Rifat ismaili e promuove.
Un tema tanto sociale quanto vitale per lo “Scrittore di uccelli volanti”, che senza motivo ho etichettato come tale, è anche l’emigrazione, fattore che egli tratta nei suoi scritti, come un fenomeno sociale molto toccante che porta in sé la problematica , che lui stesso vive nel suo quotidiano, trasformandolo in un momento di riflessione ed elaborazione.
Un lettore abituale sente la sua superiorità nell’avvicinarsi a questo contingente con l’obiettivo che i bambini albanesi che vivono lontano dall’Albania abbiano un approccio pulito alla lingua e alla vera letteratura albanese, poiché il loro unico vettore di comunicazione con la lingua albanese rimane l’audiolibro o il formato cartaceo. , ma in entrambi i formati deve essere presentato correttamente.
Sembra una missione da parte sua, ma allo stesso tempo una sfida con se stesso, poiché spesso ci imbattiamo nelle librerie, o navigando in Internet, nella creatività dei bambini, in cui notiamo un imbastardimento della lingua albanese, della sua sintassi e forme grammaticali, risultanti da traduzioni non di livello professionale, portando così un disinteresse verso il libro. Senza comprendere, ciò fa sì che il piccolo lettore eviti e spesso rimanga deluso, perché non riesce a capire cosa sta accadendo nell’evento. Tutti per i bambini, cercano di investire anche sulle loro disabilità, soprattutto il nostro popolo, che da secoli è amante dell’educazione, e a questo scopo sacrifica tutto per la conoscenza del bambino, ma mentre doniamo, la domanda che ci poniamo è: siamo sicuri della qualità dell’educazione, di quella che diamo con mano libero al bambino? C’è una revisione su queste versioni o è tutto basato sul commercialismo? (Stiamo parlando di un investimento sul futuro, perché i bambini sono il nostro futuro). Emozionato proprio da questo dilemma genitoriale, confermo con convinzione che, lo scrittore Rifat Ismaili, dà ancora un’altra sicurezza ai giovani lettori, la qualità della traduzione, facendo sembrare originale l’opera straniera come viceversa. Ciò permette non solo di suonare belli, semplici e naturali, ma anche di oltrepassare i confini dando una diffusione geografica onnicomprensiva ai giovani lettori ovunque, dove si parla la nostra lingua, o dove i nostri figli, e quegli stranieri leggono i nostri scrittori e mantenere saldamente la lingua madre.
Dunque, la figura del nostro Flying Bird Writer, come l’ho battezzato fin dall’inizio, come conglomerato di competenze, valori, conoscenze, opportunità e missioni, gli fa occupare un posto così prezioso e prestigioso nella costellazione degli scrittori per ragazzi, completandolo con la sua opera, il ritratto artistico con un respiro nuovo per i lettori. In conclusione vorrei citare un detto: “Se qualcuno ti regala un libro, è veramente un amico”, (Roberto Cerati), questo è quello che mi è successo, appena ho letto il libro di Rifat, siamo diventati veri amici, un amico che ha impreziosito la mia vita con la sua nobiltà. Rendilo tuo amico e toccherai nuovi orizzonti. Mi creda! Bella lettura!
MIMOSA AGASTRA

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