Home Approccio Italo Albanese KIRKUK. DI SHEMSETTIN KUZECI

KIRKUK. DI SHEMSETTIN KUZECI

TRADUCE IN ITALIANO MARIA TERESA LIUZZO – DIRETTORE RIVISTA DI CULTURA INTERNAZIONALE LE MUSE ( ITALIA )

Per salvare la città di KIRKUK ( IRAQ )
ho sacrificato la mia giovinezza.
Tutt’intorno è imbrattato di sangue.
Anche i fiori sono morti
e la neve si è sciolta sulle montagne.
Né i colombi in volo né i patrioti
rimasero vivi tra gli uomini.
La lama squarciava la ferita
e il dolore diventava insopportabile.
Il mio cuore è devoto a KIRKUR come un pellegrino.
I miei polsi sono stretti dalle catene
e le mani attorcigliate.
Le stelle vengono strappate dal cielo
come le montagne.
Il desiderio della prima rosa illumina il mio sguardo.

LIBERTA’
DI SHEMSETTIN KUZECI

I guai mi hanno privato della mia libertà
per un breve periodo;
ho visto e sperimentato tanto dolore.
Mi sono stancato del sole che tardava a splendere.
La mia giovinezza è andata via
il desiderio d’amore è morto
annegato.
Anche la mia margherita è sfiorita
il rimorso non serve a nulla.
Basta soffrire,
asciuga le mie lacrime
è giunto il momento di vivere.
In primavera sbocceranno i fiori,
la vigna metterà nuovi germogli.
Mi sono liberato del buio,
ho scoperto un nuovo mondo.
Sono tornato nel paese dove sono nato
e ho realizzato il mio sogno.

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