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MARIA TERESA LIUZZO MERITA DI ESSERE TRA I FUTURI CANDIDATI AL NOBEL PER LA LETTERATURA

DI MED NADHIR SEBAA – Prof. di Letteratura Università di Batna (Algeria) Critico Letterario e d’Arte, Saggista, poeta, romanziere e traduttore.

Per la scrittrice e poetessa Maria Teresa Liuzzo: opera abbondante, originale e variegata…

”Scrivere significa rimanere umili”. Solo l’amore per i nostri simili innalza gli altri ( M.T.L. ). L’opera di Maria Teresa Liuzzo, famosa scrittrice – poetessa italiana, riconosciuta dal grande pubblico, è caratterizzata dalla geniale ripetizione di argomenti attuali, nelle forme moderne, da tradurre nell’ottica di una dissezione quasi psicanalitica, la passeggiata della bella intelligenza umana con umanesimo, scienza e grande originalità, evitando il ”lettino da scrittura di PROCUSTE”, elastico, sbiadito e attuale.

Maria Teresa, lontana da ogni pretesa intellettuale descritta nelle sue suggestive poesie e nei romanzi in prosa, le gioie, i dolori, le speranze della vita… con lealtà, semplicità e calore… L’amore degli uomini del mondo, dei suoi fratelli e simili, è uno dei tanti temi essenziali, fino al ritorno all’infanzia per estrarre la certezza che ogni bambino è intelligente, fondamentalmente innocente e che va protetto dalla stupidità e dalla perversione degli adulti; che lei denuncia meticolosamente.

Ricco, variegato, affascinante, il lavoro della Dottoressa Liuzzo, romantico e talvolta autobiografico – e che disegna grandi affreschi in omaggio all’essere umano, alle donne e all’umanità, ha il raro privilegio di avere suscitato un considerevole numero di studi dedicati alla sua esperienza e al suo percorso intimo. Le critiche più diverse sono state formulate sulla sua antologia, composta da ”La luce del ritorno ”, ”L’ombra affamata della madre”, ”E adesso parlo!”, ”Genesis”, ”Umanità” …trasporto abilmente dei temi di tutto ciò che aveva vissuto finora, scritti con sensibilità e intrisi di energia, motivazione, nuovo Spirito e amore, che hanno dominato la sua vita, ogni disegno dall’arsenale della sua autobiografia, per misurare il suo talento, la sua originalità, alla vigilia di un’infinita ricerca umanista espressa con forza nel suo bellissimo ”Non dirmi che ho amato il vento!”.

Poiché sottolinea il ridicolo delle trasgressioni, degli odi e dei vizi, Maria Teresa si è volentieri collocata in diacronia, attraverso un contributo e un immaginario che danno alla lettura alcune sorti di personaggi, attori, registrate nella Storia più esaustiva di uno spazio familiare ampliato nell’ambiente sociale.

Con una grande tecnica di spogliarello e armata di mente acuta, uno sguardo osservatore, una grande sensibilità, Maria Teresa Liuzzo ci rivela le innumerevoli risorse sia della lingua letteraria sia dei dialetti che lei utilizza con indirizzamento e in modo gustoso.

Questa Autrice, grande amica del mio Paese Algeria e del mondo, merita di essere tra i futuri candidati al NOBEL per la LETTERATURA.

MED NADHIR SEBAA – 28 luglio 2023

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