Appena ebbi tra le mani il libro: “LA NOSTRA VOCE E LA NOSTRA DIFESA”, è stato veramente emozionante. Leggere e vedere tramite i versi questi ragazzi così giovani, avvertii la forza interiore che sprigiona ed emette la gran voglia e la luce verso quella via che li conduce felici verso la loro creatività, l’unica a portare in superficie, l’inarrestabile desiderio di avere un futuro migliore e non solo a loro ma, anche a tutti gli essere umani del mondo. Quasi tutti i ragazzi di questo libro provengono dal campo di profughi di Malawi, i quali vivono in condizioni veramente miseri e terrificanti. Ogni giovane autore del gruppo AYAP mette in risalto, in questi versi, non solo la voglia di scrivere e creare, ma anche di condividere, rendere ed evidenziare un messaggio forte e chiaro: la poesia è la salvezza di tutti! Tramite la poesia, si possono attraversare le difficoltà, le avversità, i confini e le problematiche che la vita ci offre e ci mette dinnanzi alla nostra quotidianità.
Nulla ha a che vedere con le gravi condizioni di cui vivono, poiché sanno perfettamente cos’è di positivo che li unisce, anche se sono lontano fisicamente uno dall’altro, da noi lettori o da chi lo pensa allo stesso loro modo.
Mi complimento con Charles, nonché con Salvador, per aver reso possibile, non solo la realizzazione di un grande sogno di questi ragazzi nel pubblicare questo libro, il quale si sta diffondendo e si sta traducendo in multi lingue, ma anche per il grande impegno, per la stima e la fiducia verso se stessi, per l’incoraggiamento e il sollecitamento nel creare e mettere in atto, ciò che non li crea disaggi e timore, verso un promettente e prodigio futuro.
Come traduttrice in bilingue di questo libro, sia in italiano e anche in albanese, purché differenti lingue, in unisono dei componimenti, sono immersa nell’oceano del loro mondo tormentoso, amoroso e velleità, in ogni singolo verso, in ogni singolo autore, vivendo con essi, le loro emozioni, le loro sofferenze e i loro fardelli.
Ho toccato con loro, proprio quel punto profondo, che mi ha fatto catapultare negli abissi, ma nonostante tutto, sono stata comunque assieme con loro sulla soglia della portone che sprona verso l’indomani. Nulla può cancellare, neanche mettere barriere, alla loro voglia di progredirsi verso un portento futuro.
Invito tutti i lettori a leggere queste poesie, che non sono semplicemente versi, ma è la stessa consistenza di ciascun poeta e poetessa, i quali hanno tantissimo bisogno del nostro supporto.
Loro non hanno bisogno di usare metafore o retoriche nei loro componenti, perché usano l’allegoria, la quale traspare ed è lo specchio della loro esistenza.
La fame, la sete, spariscono immediatamente dai loro occhi, perché tutti insieme, mano nella mano formano il cerchio del globo e iniziano a cantare la canzone della pace e della libertà.
La loro voce diventa anche la nostra, i loro versi diventano un canto libero e, tutto ciò diventa la loro e la nostra poesia, la loro e la nostra difesa.
Congratulazioni a questi meravigliosi ragazzi; che Dio gli benedica tutti quanti, che avessero tanta fortuna nella loro vita.
Da: Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice