Non so come, non so quando,
ho capito che tu eri l’infinito.
Forse nel battito di un respiro,
forse nel silenzio di una notte spezzata,
quando il dolore sembrava non avere fine.
Poi ho visto i tuoi occhi,
piccoli, puri, immensi,
e ho percepito la verità:
saresti stata tu la mia salvezza.
Saresti stata tu a dire basta,
a urlarlo al mondo con la tua esistenza,
a spezzare il ciclo della paura,
a darmi il coraggio di scegliere la libertà.
Sono stati i tuoi occhi,
mia dolce figlia,
a riaccendere in me la luce,
a trasformare le lacrime in forza,
la resa in resistenza,
il silenzio in voce.
Perché in te ho visto il futuro,
un amore che non fa male,
un amore che non ferisce,
un amore che merita di essere libero.
E per te, per noi,
ho trovato il coraggio di rinascere.
Klarida Rrapaj
