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LECCE CELEBRA ELEONORA DUSE

LA DIVINA CHE DIVENNE FUOCO, A CENTO ANNI DALLA SCOMPARSA
Nell’ambito della rassegna Itinerario Rosa – Percorsi al femminile, il Comune di Lecce,
con il supporto dell’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo,
dedica alla leggendaria attrice un incontro-omaggio tra arte, memoria e diritti.

Lecce, 10 aprile2025 – Ex Conservatorio Sant’Anna, Via Libertini, 1 – ore 18.00
A cento anni dalla sua scomparsa, Eleonora Duse continua a illuminare il palcoscenico della memoria. Lecce celebra la “Divina”, icona di libertà e innovazione teatrale, con un evento che intreccia arte, letteratura e il ricordo di una donna che ha fatto della sua vita un’opera d’arte. “Come l’onda sulla duna. La Divina che divenne fuoco ” è il titolo dell’incontro speciale, organizzato dal Comune di Lecce con il supporto scientifico e organizzativo dell’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, per onorare un’eredità che risuona ancora oggi.
Ispirato all’omonimo volume collettaneo edito da Solfanelli Editore e curato da Franca De Santis con la direzione scientifica del Prof. Pierfranco Bruni, l’incontro si propone come una conversazione d’autore e percorso nell’opera, offrendo una riflessione sulla modernità della “Divina”.

L’evento si terrà a Lecce, giovedì 10 aprile 2025, a partire dalle ore 18.00, presso la Sala Conferenze dell’ex Conservatorio Sant’Anna, in Via Libertini, 1. L’iniziativa è curata dal Prof. Pierfranco Bruni, scrittore, intellettuale, poeta e italianista, dirigente del Mibac, candidato al Nobel per la letteratura e insignito per tre volte del Premio Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

È patrocinato dal Ministero della Cultura, dal Vittoriale degli Italiani, dal Centro Studi e Ricerche Francesco Grisi e dal Comitato Nazionale Celebrazioni Centenario Morte Eleonora Duse presieduto da Giordano Bruno Guerri, di cui Pierfranco Bruni è il Responsabile unico della Comunicazione. Vedrà la partecipazione di esperti, studiosi e critici letterari, fra cui la Prof.ssa Annarita Miglietta, Docente di Linguistica Italiana presso l’Università del Salento e la Prof.ssa Marilena Cavallo, docente e saggista, entrambe coautrici del lavoro editoriale.

L’incontro sarà moderato dalla Senatrice Adriana Poli Bortone, Sindaco di Lecce e Presidente dell’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, che guiderà il dialogo e stimolerà la discussione tra i relatori e il pubblico.

“Inizialmente previsto per il 21 marzo, l’incontro dedicato a Eleonora Duse si inserisce nel programma di Itinerario Rosa – Percorsi al femminile, rassegna culturale promossa dal Comune di Lecce. Ideata nel 1999 dalla Senatrice Adriana Poli Bortone, ha coinvolto numerose associazioni e organizzazioni locali fino al 2017, riscuotendo grande successo. Oggi, nuovamente Sindaco di Lecce, la Senatrice Poli Bortone ha voluto riproporre Itinerario Rosa. Nata come spazio di riflessione e dialogo sull’universo femminile, questo programma di eventi “in rosa” racconta storie di donne che, con coraggio e creatività, hanno segnato la cultura e la società. Un percorso che attraversa arte, letteratura, teatro e memoria, dando voce a esperienze e figure esemplari, in un intreccio di saperi e sensibilità.

In questa prospettiva e come suggerisce il titolo, l’incontro celebra Eleonora Duse non solo come icona del teatro mondiale, ma anche come simbolo di indipendenza e autodeterminazione. Come l’onda sulla duna. La Divina che divenne fuoco evoca infatti l’immagine di un’onda che supera la duna, rappresentando forza e trasformazione. Questa metafora richiama Undulna, termine coniato da Gabriele D’Annunzio per Eleonora Duse dalla fusione di “onda” e “duna”, nonché titolo del progetto ideato dal Centro Studi e Ricerche Francesco Grisi, diretto dal Prof. Pierfranco Bruni, per celebrare il centenario della scomparsa della Divina.

“Undulna” rappresenta, dunque, la figura mitologica dannunziana che incarna la grazia fluida e l’energia inarrestabile della Duse, paragonata a un’onda che danza sulla spiaggia, trasformandosi in divinità marina e riflesso della bellezza settembrina dell’estate. D’Annunzio considerava Eleonora l’incarnazione del suo ideale estetico, vedendola come la voce ideale per le sue opere, un riflesso del “fuoco” che alimentava il loro legame e ispirava la sua stessa poesia. Tuttavia, la Duse riuscì a emanciparsi da quel legame ardente, costruendo una carriera autonoma e ponendo il talento e la ricerca espressiva al di sopra di ogni compromesso.
Il profilo e la storia umana e artistica della “Divina” si lega, quindi, profondamente allo spirito di Itinerario Rosa, diventando esempio concreto di come il talento femminile possa trasformarsi in motore di cambiamento e crescita culturale. Celebrare la Duse oggi significa, quindi, non solo omaggiare una delle più grandi interpreti del teatro mondiale, ma anche ribadire l’attualità del suo messaggio di emancipazione e affermazione personale, offrendo alle giovani generazioni.