Genova – C’è una voce che, ai microfoni di Radio Radicale, racconta molto più di una semplice biografia: è la storia di un viaggio, di sacrifici, di una rinascita. Halil Kurtaj, imprenditore italo-kosovaro, ha ripercorso il cammino della sua famiglia dal Kosovo all’Italia, un percorso segnato da difficoltà, speranza e determinazione.
Subito dopo la guerra in Kosovo, Halil lasciò la sua terra natale insieme al fratello, portando con sé pochi bagagli ma un grande obiettivo: ricominciare. La destinazione era Genova, città che li avrebbe accolti e messo alla prova. I primi tempi furono fatti di lavori umili, turni infiniti e sacrifici quotidiani, ma anche di una crescente consapevolezza: solo con impegno e dedizione avrebbero potuto costruire un futuro diverso.
“Abbiamo iniziato da zero – racconta Halil – ma credevamo nelle nostre capacità. L’Italia ci ha dato l’opportunità di dimostrarlo e noi non l’abbiamo sprecata.”
Oggi, oltre a essere un imprenditore affermato, Kurtaj non smette di ringraziare l’Italia e gli italiani per l’ospitalità offerta al Kosovo e ai kosovari come lui. “Questa è una terra che ci ha accolto – afferma – e noi abbiamo il dovere di ricambiare con il nostro lavoro e il nostro impegno.”
Nonostante il successo professionale, Halil non ha mai dimenticato le proprie radici: nel tempo libero ama cantare canzoni tradizionali kosovare, un modo per mantenere vivo il legame con la sua cultura e trasmetterlo alle nuove generazioni.
Con il tempo, i fratelli Kurtaj, Halil insieme con suo fratello Muharrem, hanno trasformato il loro lavoro in un’impresa di successo, diventando un punto di riferimento nel loro settore e un esempio di integrazione riuscita. La loro storia non è solo quella di due imprenditori, ma di due uomini che, partendo da una situazione di estrema difficoltà, hanno saputo reinventarsi e vincere.
Oggi, secondo me, Halil deve portare la sua testimonianza nelle scuole, nelle associazioni e nei media, perché crede che raccontare il proprio percorso significhi dare speranza a chi ancora sta cercando la propria strada. “Se ce l’abbiamo fatta noi – conclude – può farcela chiunque abbia il coraggio di non arrendersi.”
Nelle pieghe del tempo e dello spazio, Halil Kurtaj intreccia la sua storia tra le ombre di una guerra e le luci di un nuovo inizio. Dalle strade del Kosovo alle vie di Genova, il suo viaggio è fatto di coraggio e speranza.
Imprenditore di successo, custode delle tradizioni, Halil non solo costruisce un futuro, ma canta anche le melodie della sua terra, portando con sé l’anima di un popolo che non si arrende. In ogni nota, in ogni parola, risuona la forza di chi sa che le radici sono la linfa di ogni nuovo sogno.