Di Fabiola Ismaili, Balcando
La globalizzazione, l’interdipendenza economica tra i paesi, la libera circolazione dei capitali e la distribuzione della tecnologia hanno introdotto anche l’Albania nel processo economico chiamato “new economy“, la quale ha imposto nuove regole per lo sviluppo dell’economia locale. Il termine viene usato per descrivere i veloci cambiamenti avvenuti nell’economia mondiale in seguito allo sviluppo di Internet e delle nuove tecnologie, portando ad una innovazione più marcata. Nella logica della “new economy” vince chi possiede i migliori sistemi informativi e più informazioni degli altri concorrenti sul mercato. Questo termine si applica anche all’ascesa e la caduta delle startup, menzionando le quali ci riferiamo all’avvio di una nuova impresa completamente innovativa. Le startup vengono costituite da uno o più imprenditori con l’intenzione di sviluppare un prodotto o servizio per il quale si ritiene ci sia domanda sul mercato. Le caratteristiche principale delle startup sono costituite dalla creazione e lo sviluppo di un’impresa nel campo della tecnologia e dell’innovazione e l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione con forte potenzialità di crescita. La durata del periodo di incubazione è di soli 2 anni dalla data di certificazione come “startup innovativa”, al termine del quale l’impresa non può più configurarsi come tale, indipendentemente dal risultato.
L’Albania ha ampiamente riconosciuto il potenziale e i benefici delle startup innovative per la crescita dell’economia del Paese, sviluppandole un ecosistema di supporto. Attualmente in Albania ci sono circa 250 startup attive. Per loro natura le startup innovative nella fase iniziale tendono a rappresentare un rischio maggiore rispetto a quelle esistenti sul mercato. Si tratta di un’attività delicata poiché nessun’idea o servizio, per quanto interessante ed innovativa, può considerarsi “buona” se non trova in un ragionevole lasso di tempo clienti disposti a spendere per poter ottenere quel prodotto o servizio.
Al fine di stimolare queste realtà imprenditoriali considerate fonti di crescita ed innovazione, il 20 dicembre 2021 il Consiglio dei Ministri di Tirana ha proposto il disegno di legge “Per il supporto e lo sviluppo delle startup innovative”, volta a creare uno quadro normativo e istituzionale favorevole per la nascita e la crescita di nuove imprese innovative ad alto valore tecnologico. Nella sua dichiarazione il Ministro dello Stato per la Tutela dell’Imprenditoria, Edona Bilali, ha affermato che “L’intero ecosistema delle startup sarà regolato da una legge speciale. Tutte le persone fisiche e giuridiche (albanesi o straniere) che vorranno sviluppare la propria idea imprenditoriale dovranno dichiararsi sulla piattaforma online e-Albania eregistrarsi nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese. Le nuove imprese appartenenti al campo dell’innovazione, dal momento della registrazione, riceveranno per 24 mesi un sostegno finanziario con fondi dal bilancio dello Stato sotto forma di sovvenzione dopo un processo di selezione competitivo e trasparente. Ci saranno 10 milioni di euro di sostegno, distribuito in 4 anni. La registrazione e la ricezione dei servizi saranno gratuite. L’intero processo di registrazione e la richiesta di sovvenzione saranno effettuate online”.Prevista l’istituzione di una Agenzia Nazionale sulle Startup Innovative per monitorare le disposizioni della legge; essa sarà alle dipendenze del Ministro dell’Economia e delle Finanze.
Già passato attraverso il vaglio delle commissioni parlamentari, il disegno di legge dovrebbe passare al voto in Aula in tempi brevi. Per incentivare gli investimenti, tutte le startup certificate e iscritte al registro di commercio riceveranno consulenza gratuita e saranno esentate per due anni dalle tasse locali, quali l’imposta semplificata sugli utili per le piccole imprese, quella imposta sugli immobili, nonché l’imposta sulla pubblicità. Gli obiettivi specifici del governo albanese sono quelli di sviluppare un ecosistema dinamico e sostenibile per le startup innovative, mirando al risultato di aumentare il numero delle startup da 88 a 132 per milione di abitanti, incrementare il rating nel Global Competitiveness Index (capacità innovativa) da 29,8 a 34 e quello nell’indice delle politiche PMI (servizi di supporto per le PMI) da 3,6 a 4,4.
Nel rapporto Global Startup Ecosystem Index per il 2021, l’Albania è classificata al 78° posto tra i 100 paesi i cui dati sono stati elaborati e analizzati. L’indice è costruito utilizzando punti di dati elaborati da un algoritmo che prende in considerazione diverse decine di parametri tra cui il numero di startup, la dimensione del mercato interno e la facilità di fare affari nei rispettivi paesi. Il rapporto afferma che ci sono stati sforzi del settore pubblico e privato per aumentare il numero delle imprese nel settore innovativo.
Per quanto riguarda l’esistenza di un’economia di mercato funzionante e la capacità di far fronte alla concorrenza, l’Albania e gli altri paesi dei Balcani Occidentali dispongono di un notevole potenziale economico inutilizzato. Ma quando si parla d’innovazione i paesi dei Balcani occidentali affrontano una serie di problemi rispetto ai paesi dell’UE. La mancanza di capitale privato è una delle maggiori sfide per la maggior parte delle startup nei Balcani occidentali. Molti investitori non sono consapevoli del potenziale della regione in termini d’innovazione. A questo proposito, l’Unione Europea ha sviluppato diverse strategie e programmi riguardanti i paesi dei Balcani Occidentali, come per esempio il varo di un’agenda per l’innovazione a favore della regione con l’obiettivo di promuovere l’eccellenza e offrire opportunità nei settori dell’innovazione, della ricerca, dell’istruzione, della cultura, della gioventù e dello sport. L’ambizione principale di questo progetto è l’innovazione, essenziale per migliorare lo sviluppo del capitale umano e per lo sviluppo di un ecosistema d’innovazione sostenibile.
Inoltre, il 10 febbraio 2022 i paesi dei Balcani Occidentali hanno aderito al programma Horizon Europe (il programma UE da 95,5 miliardi di euro per la ricerca e l’innovazione), tramite il quale ricercatori, innovatori ed enti dei sei paesi dell’area (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia) possono partecipare in esso a tutti gli effetti in condizioni di parità con quelli degli Stati membri dell’Unione./Balcando