Mesoraca, Calabria – La bellezza di un luogo non si misura solo nella maestosità dei suoi paesaggi o nell’antichità delle sue strutture, ma anche nella profondità della fede che per secoli ha tenuto unite le sue comunità. Questo è il caso di Mesoraca, un borgo calabrese che custodisce un tesoro di immenso valore spirituale: la sacra effige del SS. Ecce Homo. E ora, questa storia ricca di spiritualità, speranza e tradizione prende vita nel docufilm “Ecce Homo”, realizzato da Emira Digitale e Fili Meridiani e diretto da Ettore Bonanno.
L’anteprima nazionale, in programma domenica 24 alle ore 19 presso il Santuario del SS. Ecce Homo, rappresenta molto più di un semplice evento cinematografico: è un ritorno alle radici, un momento di raccoglimento collettivo, un tributo al senso di appartenenza che ha animato generazioni di mesorachesi e fedeli provenienti da tutto il mondo.
Un viaggio nella fede e nella tradizione
Il docufilm ci porta indietro nel tempo, al 1630, anno in cui Fra Umile da Petralia, scultore di straordinario talento, realizzò la celebre statua dell’Ecce Homo. Rappresentante Gesù nel drammatico momento in cui è presentato al popolo da Pilato, la scultura di legno è diventata simbolo di sofferenza e di speranza, un oggetto di venerazione che è sopravvissuto ai secoli come testimone silente di fede incrollabile.
“Ecce Homo” non si limita a raccontare la storia dell’opera e del santuario; esplora anche le celebrazioni settennali che richiamano fedeli da ogni angolo del globo. Ogni sette anni, le vie di Mesoraca si riempiono di pellegrini che, tra preghiere e canti, vivono un momento di intensa spiritualità e raccoglimento. Questo rito, radicato nella storia del paese, è raccontato con profondità e rispetto nel documentario attraverso immagini suggestive e testimonianze toccanti.
Le interviste raccolte nel docufilm rivelano storie di miracoli, conversioni e legami profondi con la fede che, spesso, cambiano per sempre la vita dei devoti. È un viaggio spirituale, intimo, che dimostra come il santuario sia stato per molti un rifugio di pace e un luogo di rinascita.
Dichiarazioni
“Raccontare la storia dell’Ecce Homo di Mesoraca è stato un viaggio emozionante e profondo,” afferma Ettore Bonanno. “Questo documentario è nato dal desiderio di condividere non solo la storia e la bellezza artistica della statua, ma soprattutto l’anima di un luogo e delle persone che vi trovano conforto, fede e speranza. Spero che ogni spettatore possa percepire la stessa intensità e devozione che abbiamo vissuto durante la realizzazione di questo progetto.”
Fra Francesco Bramuglia, custode del Santuario SS. Ecce Homo, ha aggiunto: “Il Santuario è molto più di un edificio; è un luogo dove la fede si trasforma in vita, dove le persone trovano la forza per affrontare le difficoltà e rinascere. Il docufilm di Emira Digital e Fili Meridiani riesce a trasmettere questa essenza con un’accuratezza e un rispetto profondi. Siamo onorati di ospitare l’anteprima di un’opera che racchiude il cuore della nostra comunità e della nostra fede.”
Roberto Tesoriere, responsabile dell’organizzazione, ha commentato: “Coordinare un progetto di questa portata è stato tanto stimolante quanto toccante. La risposta della comunità e il coinvolgimento di tutti coloro che hanno partecipato dimostrano quanto l’Ecce Homo sia parte integrante dell’identità di Mesoraca. È un onore poter presentare un’opera che rappresenta la nostra storia, la nostra cultura e la nostra fede in un modo così autentico.”
Una squadra di talenti al servizio della comunità
Il successo di “Ecce Homo” è il risultato di un lavoro appassionato e condiviso. Alla regia troviamo Ettore Bonanno, il quale, insieme a un team di talentuosi professionisti tra cui Fabio Spadafora, Alessandro Frontera e Francesco Cortese, ha saputo catturare con le sue riprese l’essenza stessa della devozione mesorachese. La voce narrante di Francesco Pupa guida lo spettatore in un viaggio immersivo, mentre i testi curati dallo stesso Bonanno e da Ursula Basta aggiungono profondità e risonanza emotiva al racconto.
Un evento imperdibile
L’anteprima di domenica 24 novembre non è solo la presentazione di un film, ma un evento che promette di riunire la comunità sotto il segno della condivisione e della celebrazione. La proiezione, che avverrà nel cuore stesso della fede di Mesoraca, il Santuario SS. Ecce Homo, darà al pubblico l’opportunità di riscoprire l’importanza di un simbolo che ha plasmato la storia e l’identità del paese.
“Ecce Homo” è più di un documentario: è una finestra su un mondo dove il tempo sembra sospeso, dove la sofferenza si intreccia con la speranza, e dove la fede si fa sentire viva e pulsante, guidando le anime di chi, anno dopo anno, torna a pregare ai piedi della statua.
Se c’è un evento che merita di essere vissuto, è questo. Un’occasione per lasciarsi trasportare dalle immagini, dalla narrazione e dalle emozioni che solo una storia vera, raccontata con passione e rispetto, può suscitare.