L’opposizione albanese di centrodestra guidata da Lulzim Basha, ha lanciato pesanti accuse nei confronti della missione europea di assistenza legislativa Euralius sulla legge sulla valutazione dei magistrati. In effetti, la normativa, considerata l’elemento chiave dell’intera riforma giudiziaria, è attualmente sospesa dalla Corte costituzionale albanese, dopo il ricorso avanzato dall’opposizione.
Bisogna precisare che la Corte ha chiesto un parere anche dalla Commissione di Venezia, (organo consultivo del Consiglio d’Europa) ma secondo l’opposizione il testo della legge inviato risulta aver avuto dei problemi di traduzione in inglese. La Corte ha spiegato che la traduzione era stata fatta da Euralius e di aver corretto gli errori, precisando però che “non si è trattato di elementi che incidono sul contenuto”.
Ma secondo il centrodestra ed gli esperti legali del partito democratico a capo Lulzim Basha, gli errori riguardano aspetti essenziali e sono essenziali, sono errori che portano in direzione sbagliata chiunque interpreti la normativa, con lo scopo di ottenere dalla Commissione di Venezia un parere che non tiene conto dei problemi della legge.
L’opposizione ha parlato di “manipolazione del testo della normativa” ritenendo che gli errori di traduzione riguarderebbero “proprio gli aspetti importanti della legge, mentre invece non sono stati notati nelle altre parti che sono irrilevanti per una giusta soluzione del caso”.
infatti, dopo le accuse dell’opposizione indirizzate direttamente alla missione Euralius, ha replicato anche Bruxelles. In una dichiarazione della portavoce della Commissione europea Maja Kocijancic, diffusa dalla delegazione dell’Unione europea a Tirana viene sottolineato che la traduzione ufficiale di ogni documento è di responsabilità delle istituzioni che li inviano alla Commissione di Venezia.
“L’Ue condanna la diffusione pubblica di false accuse che pretendono che la Delegazione Ue e la missione Euralius siano coinvolte in errori che sarebbero intenzionali nel testo di traduzione in inglese” ha detto Kocijancic aggiungendo che “le azioni o le dichiarazioni che in modo artificiale tendono a creare confusione, sembrano avere un unico scopo, quello di poter ritardare l’attuazione della riforma giudiziaria, inclusa la valutazione dei magistrati”.