Da Alessandro Zorgniotti
Cari amici, con questo post parlo non solo da giornalista ma anche da cittadino che ha a cuore le buone relazioni fra Italia e paesi vicini.
Le notizie relative alla situazione dei call center e dei servizi di telefonia commerciale in Albania, che conosco sia personalmente che per il tramite di ottimi amici, sono determinate dai soliti provvedimenti fasulli e illusori del legislatore italiano e di un Governo che ha fatto credere a tutti che il lavoro sarebbe tornato in Italia.
NOSSIGNORI. Il solo effetto della leggina – annessa alla legge di stabilità – tesa a complicare la vita a chi effettua investimenti telefonici in Albania, sarà di spostare questi servizi ancora più a est, in Bulgaria e in Romania, in quanto la norma colpisce i paesi extra UE come Albania ma nulla dice né può dire sui paesi Ue come Bulgaria e Romania su cui l’Italia e il decaduto Governo Renzi sono sempre stati zitti.
Il risultato di questa nefasta leggina è che saranno compromessi i rapporti fra due paesi storicamente vicini e affini, come Italia e Albania, paesi fra i quali dovrebbe esistere una zona di Libero scambio e circolazione, poiché un investimento industriale o commerciale realizzato in Albania non impoverisce l’Italia ma anzi al contrario la arricchisce e le permette di presidiare una zona strategica come i Balcani del Sud.
È importante che tutti conoscano la verità. Le leggi sui call center non porteranno il lavoro in Italia, ma lo sposteranno ancora più a est e danneggeranno tanti lavoratori albanesi e anche italiani che nella vicina Albania stavano trovando un a propria onesta collocazione professionale negata in Italia.
La verità deve venire a galla ed essere condivisa.
Ritengo che il governo albanese abbia gli strumenti per impugnare presso la corte europea di Strasburgo una legge incostituzionale a livello europeo!
