Da circa due mesi 50 famiglie della comunità Rom, sfollate dalle loro case sulla riva del fiume, vivono in una caserma militare distrutta vicino a Mali me Gropa.
Reporter.al, tramite un video, ha portato a conoscenza delle difficili condizioni in cui stanno vivendo, in questi giorni freddi, molti bambini e anziani.
I residenti dicono che sono ancora in attesa che il Comune di Tirana, che ha distrutto le loro case come parte del nuovo piano di Tirana, mantenga la promessa che ha fatto, cioè di metterli in alloggi sociali o di aiutarli con prestiti agevolati.
Nel mese di novembre, il sindaco Veliaj aveva detto che il Comune ha messo a disposizione dei bonus per l’affitto per le famiglie che sono rimaste senza tetto. Ma a quanto pare l’unico luogo in cui le famiglie possono essere alloggiate è un ex struttura militare.
Inoltre, i capi di queste famiglie dicono di essere stati lasciati senza un reddito perché il Comune non consente loro di esercitare l’attività che gli permette di portare il cibo a casa, cioè la raccolta di lattine nei cassonetti dei rifiuti o la vendita degli abiti di seconda mano. Uno di loro dice che non può uscire con il carrello perché ha una multa di 5.200 Lek da pagare.
Costretti a fuggire dalle loro case, queste famiglie si aspettavano che il Comune di Tirana fornisse loro un modesto appartamento, che avesse almeno porte e finestre./exit.al