Secondo INSTAT nel corso dell’anno 2016 l’export di frutta e verdure fresche e’ cresciuto del 30% ma, nonostante la crescita, il valore complessivo delle esportazioni non raggiunge nemmeno i 60 milioni di euro.
In particolare tutto il gruppo “Alimenti, bevande e tabacco” ha fatto registrare una crescita delle esportazioni del 20% rispetto al 2015, mentre le importazioni sono cresciute, ma meno.
Il dato che rimane piuttosto desolante e’ che il saldo del commercio estero per questo gruppo, anche se lievemente calato, e’ di circa 550 milioni di euro annui, che l’Albania spende all’estero per importare cibo e sigarette piu’ di quanto esporti, e questo dato e’ purtroppo sostanzialmente stabile.
Complessivamente la bilancia commerciale albanese e’ peggiorata dell’11,3%, cioe’ di quasi 250 milioni di euro, arrivando ad un deficit annuo nel 2016 di quasi 2,5 miliardi di euro.
Oltre al gruppo “alimenti, bevande e tabacco”, l’unica altra voce in miglioramento e’ il gruppo “tessile e calzatura” il cui saldo positivo e’ cresciuto del 28%, con quasi 780 milioni di euro di esportazioni e 580 milioni di importazioni.
La manifattura tessile e calzaturiera conferma di essere uno dei settori piu’ vitali dell’economia albanese./exit.al