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Missione Italia a Tirana, inizio con tutto esaurito. Fontana, Confindustria: “Albania Paese fratello fin dal 1991”

Dall’idea di Artur Nura redato da Alessandro Zorgniotti

Tutto esaurito nella grande sala principale al piano terra del Tirana International hotel che, domenica sera 18 febbraio, ha salutato l’avvio dei lavori del meeting binazionale imprenditoriale fra Italia e Albania che ha riunito oltre 400 aziende dei due Paesi, di cui quasi 200 italiane, allargati a Kosovo e Macedonia.

Il meeting avrà il proprio momento centrale nella giornata intera di lunedì 19 con la partecipazione dei delegati dei due Governi e delle Associazioni industriali di Confindustria Italia e Albania oltre ad Associazione bancaria italiana, istituto per il commercio estero e altre istituzioni ancora.

“Ogni giorno incontro uno studente, un imprenditore, un sindaco dall’Italia – ha dichiarato il sindaco di Tirana, Erion Veliaj in perfetto italiano – e in pochi anni mi è stato facile imparare la vostra lingua. Vi dò il benvenuto in Albania, un Paese che sarà positivamente contagioso per molti di Voi che vorranno fare poi ritorno qui”. Il Sindaco di Tirana era il solo rappresentante istituzionale albanese presente.

La parola è stata presa dall’ambasciatore italiano Alberto Cutillo, che ha ricordato lo storico rapporto fra Italia e Albania esortando gli imprenditori a considerare il Paese Albania come opportunità “non solo e non esclusivamente per i suoi bassi costi fiscali e della manodopera, ma anche per la qualità e la professionalità della stessa, nella consapevolezza degli sforzi ancora da compiere per sostenere il processo di miglioramento della pubblica amministrazione e della macchina giudiziaria, due infrastrutture necessarie per creare un ambiente amichevole per i nuovi investitori”.

Il discorso è stato pertanto proseguito dal rappresentante politico del Governo italiano, onorevole Ivan Scalfarotto, Vice Ministro allo Sviluppo economico con delega all’internazionalizzazione: “La ripresa italiana è stata legata alla crescita dell’export, che ha realizzato un nuovo record ancora di recente. Questa missione di Sistema in Albania inaugura l’anno 2018 e prevede oltre 1400 incontri business to business fra le imprese partecipanti dell’Italia e dell’area balcanica. Una rappresentanza straordinaria del made in Italy che non è solo cibo o design ma è anche capacità di progettare e realizzare aeroporti e infrastrutture di vario genere”. Un riferimento personale all’Albania è venuto dallo stesso Scalfarotto quando ha ricordato che “da piccolo ho vissuto in Puglia e vedevo dall’altra parte del mare il vostro Paese in cui allora era difficile entrare”.

Sono seguiti quindi gli interventi dei dirigenti rappresentativi di ICE, FINEST e Associazione bancaria italiana, mentre la responsabile dell’Istituto per il commercio estero di Tirana, Elisa Scelsa, ha riepilogato i due giorni della conferenza.

Molto intenso ed emotivo il saluto non solo di circostanza del Presidente di Confindustria Albania Sergio Fontana, che ha richiamato il toccante momento storico epocale del grande esodo della nave Vlora che sbarcò a Bari nel 1991 con molte migliaia di cittadini albanesi a bordo, “e noi fummo lieti di accoglierli come nostri fratelli. Confindustria Albania nasce come Confindustria delle province pugliesi, ma la crescita delle imprese che nel tempo hanno chiesto di poter beneficiare dei nostri servizi ci ha portati a costituire l’attuale associazione. L’Albania è un Paese vicino e fratello all’Italia come dimostrano i numeri stessi dell’adesione a questa missione a cui siamo onorati di concorrere in maniera attiva assieme al Governo e all’Ambasciata, massima autorità dello Stato italiano in terra albanese. Il made in Italy è formato da settori dove nessuno ci batte a livello europeo e globale”.

Il saluto finale è toccato ad Antonio Nidoli, vertice della Camera di commercio italiana in Albania, il quale ha ricordato in maniera esemplare l’esperienza imprenditoriale della propria famiglia di origine fin dal 1992 nei laterizi e nell’edilizia nel Paese delle Aquile, “dove già allora le potenzialità erano superiori ai problemi pure presenti. Il Paese è ricco di risorse naturali, energetiche e agroindustriali, e le leggi più recenti del Governo di Tirana vanno finalmente nella direzione di assecondare nuovi e maggiori investimenti in ognuno di questi settori. Importante è che le imprese si propongano in maniera coordinata e con una copertura istituzionale”.

Domani, lunedì, i lavori entrano nel vivo con il saluto del Primo ministro Edi Rama il cui Governo è stato indicato da tutti gli intervenuti come fattore di stabilità politica.

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