Di Irma Kurti
Tu non lo sai cosa vuol dire essere straniero in un paese bello e affascinante come questo, ti manca tutto, alla fine niente: solo un pezzo
sottile di carta che lo chiamano “permesso”.
Non hai provato camminare come un’ombra
perché il tuo nome non esiste in nessun ufficio, vedere i propri sogni infranti sotto i tuoi passi, nessuno ti pronuncia il nome, sei un anonimo.
Sognare con occhi aperti di incontrare i parenti, poter tornare almeno una volta nella casa natale, seguire con gli occhi in lacrime un aereo in cielo, dormire poco: l’ansia e il desiderio non ti lasciano.
Tu non hai provato quando ti spingono con forza le mani del soldato che dividono la frontiera, e se in un istante oserai guardarlo negli occhi, la sua rabbia e rancore come scintilla si scatenano.
No, tu non lo sai cosa vuol dire beffarsi di te mentre la parola giusta cerchi di trovare invano, come ti senti così piccola, inutile, un nonnulla
e da questo mondo vorresti sparire allinstante.
Amore, tu non lo puoi comprendere anche se vicino al camino parliamo giorno e notte.
Non puoi sapere cosa vuol dire essere straniero,
la sofferenza non ha voce, nemmeno il dolore.