In replica con l’articolo di Alessandro Zorgniotti
A mio parere Il caso dell’Albania e’ in molti aspetti diverso da quello dell’Italia, almeno se si fanno paragoni sull’immersione dell euro nella economia delle due paesi. Questo, perché la situazione economica e quella dello stato di diritto sono significativamente diversi nei due paesi.
L’Albania e un piccolo paese se si discute in termini di geografia o in termini economici, in via di sviluppo, con un alto livello di economia informale, che e stata chiamata dalla storia ad affrontare un serio problema con il sistema giudiziario e lo stato dell diritto, sull’affidabilità dell pubbliche amministrazioni, compresa anche la Banca d’Albania.
Italia e stata fra i paesi più industrializzati del mondo (parte dell G7), dove I magistrati non sono mancati ad osservare e applicare onestamente e professionalmente le regole contrattuali e amministrative che danno certezza giuridica ai operatori economici nell’economia reale, con mercati finanziari regolamentati e trasparenti, sottoposti ad una disciplina esterna di vigilanza in grado di accertare l’investimento dei capitali nei valori mobiliari tramite controlli contabili e società di revisione, e di garantire la tutela dei consumatori dall’uso abusivo delle clausole di salvaguardia monetaria dalle banche/ o i contraenti più forti, ed ad un trasparente e leale funzionamento dell mercato della moneta, sia sul livello dei prezzi, sia sui saggi di interessi.
Da questo punto di vista, la moneta non tocca solo la vita economica e sociale, ma tutti gli aspetti della vita di un paese che ha un componente simbolica e psicologica assieme a quella economica e finanziaria.
La teoria legale della moneta, “lex monetae”, ci insegna che la moneta entra negli attributi della sovranità dello stato, mentre si sa che la moneta e anche una istituzione sociale ed istituzionale, cioè dietro affidabilità della moneta nazionale c’e affidabilità sul suo ordinamento giuridico ed istituzionale, sul suo Institute di emissione, cioè sulla banca centrale.
La sostituzione delle lira con euro in Italia dal primo gennaio dell 2002, e fata tramite mezzi legali, cioè con i minori disagi possibili e con la massima affidabilità per i cittadini, per le famiglie e le imprese. Questo vuol dire che effettivo introduzione della moneta unica in Italia venne dopo una lunga preparazione, durante la quale sono stati analizzati tutti I prevedibili problemi, che sono risolti giuridicamente tramite il Regolamento del Consiglio 974-98 e 1173-97.
Allo stesso tempo, le banconote denominate in euro sono diventati moneta dal punto di vista della legge monetaria sulla base della legislazione comunitaria che ha offerto tutte le garanzie previste dall’Articolo 235 del Trattato di Unione Europea.
Quindi il discorso degli argomenti economici e stato fatto dentro un quadro interno giuridico ed incostituzionale che ha prima risolto molti problemi di fondamentale importanza per I contratti e i mercati finanziari, definendo anche una equivalenza legale fra l’euro e le monete nazionali, cioè le tasse di conversione fra euro e le valuta nazionale, o “la fungibilità assoluta” fra euro e la lira nei sensi dell Articolo 1243 dell Codice Civile italiano, le questioni dell diritto internazionale privato rilevanti per non impedire la continuità dei contratti etc.
Sulla base di queste considerazioni brevi, al mio rendiconto del problema, anche se condivido molti degii argomenti che sostengono le politiche ad scoraggiare l’eccesso diffusione dell euro nell’economia nazionale, penso che in Albania non e mancata la stabilita macroeconomica e monetaria, cioè la politica monetaria e stata effettiva.
Quindi spiegare la diffusione dell euro e necessario capire, anche le paure irrazionali della collettività, che provengono dalla mancata credibilità delle istituzioni che governano l’emissione e regolano l’uso della moneta e efficacia giuridica dei pagamenti.
Quindi per fare la trattazione degli argomenti economici, che si basano su criteri razionali, bisogna anche comprendere il funzionamento istituzionale e giuridico dei mercati reali, monetari e finanziari nei rispettivi paesi, e mi pare ovvio che l’ordinamento giuridico ed istituzionale della lira nella momento dell’introduzione dell euro, e in molti aspetti diverso da quello dell lek.
Il punto referenziale ed essenziale che mi pare importante considerarlo e’ che il potere di controllo della regolarità dell’azione pubblica in Italia, le prevalenti esigenze di certezze e di pubblicità a cui deve essere improntata azione amministrativa pubblica, e molto più forte in Italia che quella che sono capaci a svolgere le istituzioni e la magistratura albanese.
La fiducia nel valore della moneta nazionale e quindi fiducia in cui la emette e in cui regola il suo uso, e anche nella magistratura che applica la disciplina contrattuale delle transazioni entrati in economia reale e nei mercati finanziari.
I temi di discussione più recenti prodotti dal FMI indicano che eurozizazione finanziaria approfondisce lo sviluppo dell settore dei mercati finanziari, quindi all’analisi economica e tecnica, sulla quale si basa l’azione che la Banca d’Albania svolge come banca centrale, si accompagna quella giuridica dei fenomeni creditizi e monetari e, più in generale, dei profili istituzionali dell’attività economica.
Senno, la esposizione del problema non e’ completato, e le politiche per affrontarla rischiano di mancare gli obiettivi…