I prodotti italiani sono da sempre conosciuti e apprezzati in tutto il mondo per la loro qualità, per questo la domanda per il made in Italy sul mercato è in costante crescita. Da questi dati incoraggianti, nasce la voglia di molti imprenditori di espandere il proprio business all’estero, ma esportare i prodotti italiani è un processo complesso e articolato.
Esistono, però, delle regole che possono aiutare ogni imprenditore che vuole lanciarsi sul mercato estero a raggiungere i propri obiettivi, noi ne abbiamo trovate 5.
Stai pensando di esportare i tuoi prodotti all’estero ma non conosci il mercato?
- Paese che vai, norma che rispetti
Il mercato non segue le stesse leggi ovunque.
Prima regola: informati. Ormai internet permette di accedere rapidamente a qualsiasi tipo di informazione, a patto che la fonte sia ritenuta affidabile. Se sei all’interno dell’Unione Europea, non ti devi preoccupare della dogana: grazie alla libera circolazione delle merci, non dovrai pagare dazi doganali. Per esportare prodotti italiani all’esterno dell’Unione Europea, invece, bisogna fare una ricerca approfondita sulle varie norme vigenti – che cambiano da Paese a Paese – e sui dazi doganali. In alcuni Stati, come la Cina, sono particolarmente complesse le leggi che regolano il passaggio alla dogana.
- Conosci il tuo rivale
Nel momento in cui ci si affaccia su un nuovo mercato bisogna analizzare chi opera già in quel settore: la concorrenza.
Che prezzi propongono?
Che prodotti vendono?
Queste sono le prime domande che un imprenditore dovrebbe porsi per poter adottare una strategia di mercato competitiva. Sono tantissimi i fattori da prendere in considerazione quando si tratta di fare una scansione completa dei competitor: secondo il dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Macerata bisogna condurre un’analisi quantitativa – quante imprese locali e quante imprese straniere ci sono?
Quali sono i volumi di produzione e gli import-export?
Che tipologie di intermediari commerciali ci sono sul territorio? – e una qualitativa – che strategie commerciali adottano?
Quali sono le loro politiche su prezzi e prodotti?
- Trova un importatore affidabile
In ogni Paese è altissimo il numero di importatori e di questi, molti sono interessati all’acquisto di prodotti made in Italy. Un errore da evitare è quello di affidarsi alla prima offerta. Per tutelare il proprio commercio ed essere certi di affidarsi ad una persona competente, un consiglio potrebbe essere quello di visitare il cliente per vedere come lavora e quali sono le sue politiche commerciali. Fai un’adeguata selezione: è meglio investire i propri capitali in un viaggio in più, piuttosto che perdere denaro per un distributore non competitivo.
- Chi saranno i tuoi consumatori?
Quando ti inserisci in un mercato al di fuori del territorio nazionale, devi imparare a conoscere le abitudini e i consumi dei tuoi futuri clienti stranieri finali. Per facilitarti il compito, potresti fare dei veri e propri identikit dei tuoi consumatori target per concordare una strategia di marketing ad hoc. Inizia a porti delle domande tipo: chi sono i miei clienti ideali?
Quanti anni hanno? Che cosa fanno nella vita?
Quali sono i loro sogni e le loro aspirazioni?
Nel momento in cui avvii un nuovo business, per rispondere a questi interrogativi devi ricorrere all’utilizzo di dati basati sulle ricerche di mercato e sulle statistiche del settore in cui vuoi operare. Una volta che il tuo commercio all’estero sarà avviato potrai calibrare la tua marketing strategy sul bacino di utenza che si sarà delineato nel corso del tempo.
- Web marketing
Ultima regola applicabile non solo al mercato estero è investire tempo e risorse in una buona strategia di web marketing. Nel caso di esportazioni all’estero, l’imprenditore non potrà essere presente sul territorio. Da qui l’esigenza di creare un sito di facile fruibilità con un’interfaccia grafica accessibile: questo sarà non solo il biglietto da visita per la tua azienda, ma anche il tramite tra te e i consumatori./albaniainvestimenti.com
di Roberto Laera