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Caesar, la boutique delle start up diventa essa stessa una start up sindacale e istituzionale per servire le PMI italiane…

L’agenzia al servizio delle start up italiane in Albania diventa essa stessa una start up dove si sperimentano nuove collaborazioni istituzionali e sindacali a beneficio totale delle piccole e medie imprese che, dall’Italia, intendono percorrere i 70 km circa che le separano dalla destinazione albanese, sia essa il porto di Durazzo o l’aeroporto di Rinas.

Di Alessandro Zorgniotti

Il Quartier generale al terzo piano delle Twin Towers, affacciato sul centralissimo Boulevard italiano di Tirana, si avvia all’autunno, e dunque al nuovo anno operativo da qui alla prossima primavera-estate, rafforzando le intese esistenti e inaugurandone altre nuove, con l’obiettivo di inserire le start up italiane in un sistema ben strutturato in grado di tutelare i loro legittimi interessi e di promuovere nuovi contatti commerciali sui mercati in espansione di Albania e Balcani e su altri a essi collegati da relazioni di amicizia e cooperazione.

Del resto, se si analizzano con attenzione i diversi report che riepilogano la situazione internazionale fra guerre commerciali e tensioni valutarie – dal sud America alla Turchia passando per il sud Africa – si scopre facilmente che una delle poche zone non colpite da simili turbolenze è proprio quella dei Balcani del Sud, e quindi dell’Albania che è il naturale Paese di ingresso, e non è un caso che su di essa cominci (finalmente diremmo noi) a indirizzarsi l’attenzione di sempre più famiglie e imprenditori italiani anche da Regioni del tutto nuove a relazionarsi con l’oltre Adriatico.

In questo, l’iniziativa della Fondazione Caesar, fondata e diretta da Cesare Labianca con cui collabora Michele Cariola, alcuni mesi fa ha saputo cogliere l’onda lunga che attraverso l’Adriatico sta portando settori di economia italiana in terra albanese. Un cammino che sta assumendo un passo sempre più deciso e spedito e lungo il quale si sono uniti nuovi partners e compagni di viaggio: dalla Confederazione PMI Italia, con Tommaso Cerciello, all’Associazione Camera di Commercio Italo-Albanese, con il nuovo Presidente Tommaso Scattolari, fino alla new entri assai prestigiosa dell’Istituto Diplomatico Internazionale IDI di cui avremo occasione di parlare.

“I vantaggi dell’Albania, come già detto in più occasioni e fin dal nostro insediamento, non sono soltanto fiscali e legati ai bassi costi della produzione – ricorda Labianca – ma si traducono anche nella possibilità, per le piccole e medie imprese italiane, di produrre qui per continuare a lavorare anche in Italia e, nello stesso tempo, per cominciare a guardare anche al mercato albanese e balcanico come a un mercato di consumo interno in grado di assorbire i prodotti di queste aziende made in Italy insediatesi in Albania. Senza considerare l’ulteriore vantaggio di partire dall’Albania per considerare un’espansione commerciale verso quei Paesi e mercati legati a Tirana da storiche relazioni di amicizia e di cooperazione. Non quindi un semplice vantaggio aritmetico o immediato”.

Per questo l’agenzia ha puntato, in collaborazione con alcune qualificate Istituzioni con le quali è entrata in contatto, a organizzarsi anche come interlocutore sindacale e istituzionale, “perché l’avviamento di una start up made in Italy richiede un impegno non solo nella fase istruttoria e gestionale ma anche successivo, per salvaguardare il lavoro dell’imprenditore nel rapporto con il mercato locale e con le Istituzioni pubbliche e private del territorio, in modo che l’azienda nata a Tirana sia un esempio in grado di essere adottato da altri colleghi imprenditori dall’Italia”. Perciò “abbiamo lavorato per far sì che i nostri uffici, in fase di ampliamento presso le Twin Towers nel cuore di Tirana, diventassero Sede di riferimento nazionale per l’Albania di una serie di qualificate realtà istituzionali nel settore del sindacato d’impresa e dei servizi alle PMI, da PMI Italia alla CCIAA Italo Albanese, a cui ora si è aggiunto anche l’Istituto Diplomatico Internazionale che lavorerà con noi per far pesare di più i nostri Clienti e Utenti aziendali sotto l’aspetto delle scelte governative”.

Questo è un momento molto intenso per il Paese delle Aquile: il Governo, oltre a confermare le agevolazioni fiscali esistenti, in particolare per incoraggiare le micro e le piccole imprese, ha approvato un pacchetto di progetti strategici per migliorare la dotazione di infrastrutture in Albania, facendo leva sui fondi europei, sull’intervento bancario e sul partenariato con gli investitori privati, quindi con la comunità delle imprese. “Certamente, ottime possibilità esistono nei settori del turismo, del trasporto e logistica, della trasformazione agricola e dell’energia, e non solo; ma prima di tutto occorre premettere che, per quanto eccellente possa essere il lavoro di un’agenzia come la nostra, nel creare tutte le condizioni finanziarie e operative perché l’azienda nasca e si sviluppi, è necessario che l’interlocutore sia un Imprenditore con le maiuscole, ossia che conosca il settore e i prodotti sulla base dei quali intende far decollare il suo progetto in Albania, dopo di che al resto provvediamo noi nel rapporto con Banche, Istituzioni e Territorio per difendere il suo lavoro e canalizzarne i prodotti con successo sui mercati albanesi e circostanti”.

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