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DONNE IN POLITICA: L’IMPORTANZA ED IL DOVERE DI ESSERCI

Relazione sugli esiti dei questionari di valutazione

A cura di Barbara Poggio

Trento, giugno 2005

Questo rapporto si basa sui dati raccolti attraverso questionari somministrati a conclusione di due successivi cicli di incontri sulla cittadinanza attiva delle donne (cfr. appendice 2), realizzati nella prima edizione in sette differenti comuni della Provincia di Trento (Ala, Cles, Mezzocorona, Cavalese, Telve Valsugana, Tione e Trento) e nella seconda edizione in altri dieci differenti comuni del territorio trentino (Breguzzo, Rovereto, Pergine, Arco, Pieve di Ledro, Malé, Cembra Sardonico, Tonadico e Trento).

L’iniziativa è stata promossa dall’Assessorato provinciale alle Pari Opportunità e dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia Autonoma di Trento, insieme con l’associazione A.d.ele (Associazione donne elettrici) partendo dalla consapevolezza dell’ancora scarsa presenza della componente femminile nei luoghi istituzionali e decisionali pubblici provinciali al fine di fornire alle donne interessate un’occasione di riflessione condivisa sul significato e sul valore della politica e sulle effettive possibilità e modalità di partecipazione.

Gli incontri della prima edizione sono stati realizzati nei mesi di ottobre e novembre 2004. Le tematiche affrontate hanno riguardato in particolare il tema dell’autostima, dell’amministrazione dell’ente pubblico e la questione del rapporto tra genere e potere. Gli incontri della seconda edizione sono invece stati realizzati nei mesi di febbraio e marzo del 2005 e hanno affrontato il tema degli strumenti della partecipazione alla vita politica, con una particolare attenzione al coinvolgimento e alla presenza delle donne.

Tabella 1 – Partecipanti agli incontri della prima edizione di “Donne in politica”

LUOGO Tot. Questionari

Ala
24
Cavalese (Predazzo, Tesero) 6
Cles 6
Mezzocorona 6
Telve 23
Tione (Condino, Breguzzo) 8
Trento 44
Totale 115

Tabella 2 – Partecipanti agli incontri della seconda edizione “Donne in politica”

LUOGO Tot. Questionari

Breguzzo 15
Rovereto 16
Trento 10
Pergine 9
Arco 18
Pieve di Ledro 18
Malè 10
Cembra 16
Sarnonico 6
Tonadico-Primiero 33
Totale 151

Entrambe le edizioni hanno suscitato forte interesse e partecipazione da parte della cittadinanza. Nel primo caso sono state coinvolte almeno 115 persone, nel secondo almeno 151 (tab. 1), in forte prevalenza donne.

L’iniziativa ha inoltre rappresentato una significativa opportunità per costruire e rafforzare sul territorio una rete di donne impegnate nel contesto della politica, in linea con l’azione avviata con efficacia già da diversi mesi sul territorio provinciale dall’associazione A.d.ele., a partire dal riconoscimento della rilevanza della costruzione di network sul territorio per l’accesso e l’affermazione ai contesti della politica.

  1. Il campione

I dati che saranno presentati in questo rapporto fanno dunque riferimento ad un questionario somministrato nelle diverse sedi ad un campione complessivo di 266 soggetti tra gli intervistati della prima e della seconda edizione, di cui oltre il 90% è composto da donne , di età compresa tra i 16 e i 70 anni . La classe di età maggiormente rappresentata è quella compresa fra i 41 e i 50 anni (37,0%). Nel 2005 questa classe di età è stata ancora più numerosa rispetto alla precedente edizione (40,2% rispetto al 32% del 2004), a differenza della classe tra i 51 e i 60 anni, che ha rappresentato nell’ultima edizione il 18% circa delle partecipanti, a fronte di un 25% del 2004. L’età media si assesta intorno ai 44 anni .

Figura 1 – Distribuzione per età

Tra le rispondenti il livello di scolarità è piuttosto elevato: quasi il 60% possiede un diploma o una qualifica professionale, il 22,2% possiede una laurea o un diploma universitario e il 4,6% ha conseguito una specializzazione post-laurea oppure ha svolto il dottorato, mentre solo il 13,4 % ha un titolo di studio inferiore alla scuola dell’obbligo o non ha alcun titolo di studio.
Le persone occupate sono circa il 60%, mentre le rimanenti si suddividono tra pensionate (14%), casalinghe (10% circa), persone in cerca di occupazione (2,5%) e studentesse (4,1%). Va evidenziata le percentuale contenuta di donne in condizione di casalinga. Da rilevare però il fatto che le casalinghe sono maggiormente rappresentate nella seconda edizione (12,6%), rispetto alla precedente edizione in cui si attestavano intorno ad un esiguo 4,3%. Anche il numero di studentesse partecipanti è lievemente cresciuto, dato che permette di avanzare l’ipotesi che l’interesse alla politica coinvolga donne in differenti posizioni e non esclusivamente le donne lavoratrici .

Tra coloro che sono occupate, oltre la metà si trova in una condizione di lavoro dipendente (di cui circa il 10% occupa la posizione di dirigente, oltre il 50% occupa una posizione impiegatizia e solo il 5% svolge l’attività di operaia), il 15% circa si dichiara imprenditrice o libero professionista e il 4% lavoratrice autonoma. Si noti che nella seconda edizione la quota di rispondenti che svolgono un lavoro dipendente (meno del 50%) risulta più circoscritta, anche se sempre rilevante, rispetto a quella del 2004 (quasi 60%), mentre è aumentato il numero di persone che afferma di essere una libera professionista (21% a fronte di un 9% del 2004) o di svolgere un lavoro di tipo autonomo (6% nel 2005 contro un 2% nel 2004) .

  1. Interesse e partecipazione al mondo della politica

Complessivamente le rispondenti presentano valori altamente significativi rispetto al grado di interesse alle vicende della politica e al livello di informazione. Circa il 60% legge spesso i giornali e gli articoli politici (60,9%), discute spesso di politica all’interno della famiglia (64%) e quasi nove rispondenti su dieci seguono con una certa frequenza le trasmissioni politiche alla televisione.

Sebbene in misura più contenuta rispetto ai dati relativi all’interesse e al livello di informazione, anche la partecipazione attiva ad iniziative ed attività pubbliche appare significativa, in quanto dichiara di partecipare a manifestazioni pubbliche la metà delle intervistate (il 14,6% spesso e il 32,1% qualche volta) e altrettante sono effettivamente impegnate in attività politiche sindacali, di partito, di movimento o associative (il 26,4% partecipa “spesso” e il 24% “qualche volta”). Rispetto alle risposte fornite su tali tematiche non vi è stato uno scostamento significativo tra i due cicli di incontri .

Tabella 3 – Interesse e partecipazione ad attività politiche (%)

Spesso Qualche volta Raramente Mai
Discutere di politica con familiari /amici 64 30,5 4,2 1,3

Leggere articoli/giornali di carattere politico 60,9 32,2 5,3 1,6
Seguire alla tv trasmissioni di carattere politico 40,7 46,6 10,4 2,3
Partecipare a manifestazioni di carattere politico 14,6 32,1 33,1 20,2
Partecipare attivamente all’attività di partiti/sindacati/movimenti politici/associazioni 26,4 24,0 24,8 24,8

Una più incisiva azione in termini di motivazione, sensibilizzazione, formazione e costruzione di network sembrerebbe dunque poter rappresentare una strada da percorrere al fine di facilitare la traduzione di un interesse condiviso in una pratica attiva.

  1. La presenza delle donne in politica

Quasi tutte le rispondenti concordano nell’affermare che il numero di donne presenti in politica dovrebbe essere più elevato (93%). In particolare un aumento della presenza delle donne in politica comporterebbe un miglioramento per il 94% delle rispondenti. Solo 8 persone su 263 affermano che non cambierebbe nulla e 4 dichiarano di non averci mai pensato, mentre solo una ritiene che ci sarebbe un peggioramento. Le ragioni di tale miglioramento sarebbero rappresentate per la maggior parte di coloro che hanno risposto dal fatto che la presenza delle donne porterebbe nell’arena politica nuove prospettive rispetto a quelle attualmente dominanti (tab. 4). Una quota quasi altrettanto significativa di risposte sottolinea l’esistenza di una specifica sensibilità femminile nei confronti di particolari problemi, che il questionario non declina, ma che probabilmente si riferiscono ad alcune aree culturalmente più vicine all’esperienza delle donne.

Circoscritto è invece il numero di rispondenti che sottolineano una maggiore capacità delle donne nell’agire politico. Il confronto in base all’età mostra che sono soprattutto le rispondenti più giovani a sottolineare l’importanza della presenza delle donne in quanto portatrici di nuovi punti di vista, mentre sono le donne in età più avanzata ad enfatizzare una differente e maggiore sensibilità delle donne rispetto a particolari problemi (fig. 2). Anche per quanto riguarda queste tematiche non vi sono scostamenti rilevanti rispetto ai dati rilevati nelle due edizioni .

Tabella 4 – Perché una maggiore presenza delle donne in politica porterebbe dei miglioramenti (%)

%

Portatrici di nuovi punti di vista 49,6
Maggiore sensibilità per certi problemi 46,2

Maggiori capacità 2,0
Altro 2,2
Totale 100,0

Figura 2 – Miglioramenti in politica grazie alla presenza delle donne per classi di età

Sembra tuttavia confermato il permanere di significative riserve e pregiudizi sociali nei confronti delle donne che ricoprono ruoli in ambito politico. Quasi l’80% di coloro che hanno risposto sostiene infatti che non le sostengono, il 37% che i cittadini non hanno fiducia nelle donne e il 44% ritiene che le donne non siano ritenute capaci .

  1. Opinioni sul rapporto tra donne e politica

Una delle domande presenti nel questionario chiedeva agli intervistati di prendere posizione rispetto ad una serie di affermazioni relative al rapporto tra donne e politica, alcune delle quali richiamavano convinzioni e luoghi comuni ancora piuttosto diffusi tra la popolazione (tab. 5).

Tab. 5 – Grado di accordo con alcune affermazioni diffuse sul tema ‘donne e politica’ (%)

Molto d’accordo Abbastanza d’accordo Poco d’accordo Per niente d’accordo
Ai partiti non interessa coinvolgere più donne 22,1 53,0 17,0 7,9

Per una donna in gamba non esistono particolari difficoltà a entrare nel mondo politico 27,9 29,8 34,5 7,8

Le donne non condividono il modello di politica praticato dagli uomini 19,8 44,7 27,3 8,2

L’attuale mondo politico è ostile alle donne 18,1 49,6 26,0 6,3

I tempi della politica non sono compatibili con quelli delle donne 13,9 40,5 22,6 23,0

Anche se le donne si candidano, poi non vengono elette 14,6 49,6 26,7 9,1

Le donne pensano di non essere portate per la politica 11,5 45,4 26,1 17,0
Alle donne non interessa la politica 2,3 33,2 38,7 25,8

Le donne non sono all’altezza dei compiti che l’impegno politico richiede 0,8 1,5 18,8 78,9

Nel complesso le affermazioni che raccolgono il maggior grado di adesioni sono quelle che riguardano la scarsa attenzione e in molti casi l’ostilità che il mondo politico dimostra nei confronti della componente femminile: tre rispondenti su quattro sono molto o abbastanza d’accordo con l’affermazione che ai partiti non interessa coinvolgere le donne e poche meno considerano l’attuale mondo politico ostile alle donne (67,7%).

Anche nel caso poi che le donne vengano candidate alle elezioni, sostengono sei intervistate su dieci, è probabile che non vengano elette, anche se non è chiaro se questo sia dovuto ad uno scarso sostegno in campagna elettorale o ad un atteggiamento di scarsa fiducia nei confronti delle donne da parte degli elettori.

La distanza che separa le donne dalla politica è legata per molte rispondenti da un lato al fatto che le donne non condividono il modello di politica dominante, ovvero quello praticato dagli uomini (ne è molto o abbastanza convinto il 64,5% del campione) e dall’altro al fatto che le donne pensano di non essere portate per la politica (56,9%). Ciò che le persone intervistate sottolineano in questa ultima risposta è la mancanza di fiducia nelle proprie capacità che sembra caratterizzare le donne, mentre invece una quota significativamente più circoscritta sottoscrive (e solo in parte) l’affermazione che le donne non sono interessate alla politica (35,5%) e pochissimi ritengono che le donne non siano all’altezza dei compiti richiesti dall’impegno politico (2,3%).

Un’analisi a parte merita il problema rappresentato dai tempi della politica, considerati dal 54,4% del campione poco o per nulla compatibili con quelli delle donne. E’ interessante tuttavia notare che nel 2004 il 21,8% delle rispondenti si era dichiarato “molto d’accordo” con l’affermazione secondo cui i tempi della politica non sono compatibili con quelli delle donne, a differenza dell’edizione recentemente conclusasi, in cui solo il 7,9% ha dato la medesima risposta. In maniera speculare, cresce invece dal 18,9% al 26,4% la quota di coloro che si dichiarano “per niente d’accordo” rispetto alla stessa affermazione. Si rileva di conseguenza un maggior numero di persone che ritengono che la difficoltà di dialogo tra donne e politica non risieda tanto nei tempi femminili, ma piuttosto sia legato ad altri fattori, primo fra tutti il disinteresse, se non l’ostilità, da parte dei partiti nel coinvolgere più donne al loro interno. E’ maggiore anche la percentuale di intervistate che in questa edizione sostiene che, nonostante tutto, per una donna in gamba non esistano particolari difficoltà a farsi strada nel mondo politico (61% rispetto al 54% del 2004) .

Il confronto tra le risposte offerte da soggetti di età diverse mette in luce un maggiore ottimismo tra le rispondenti più giovani, sia rispetto alla rappresentazione delle donne (di cui si riconosce un più alto grado di interesse per la politica), sia rispetto alle effettive opportunità di affermarsi. Tra le aventi meno di 35 anni il 39% si dichiara “per niente d’accordo” con l’affermazione secondo cui le donne non sono interessate alla politica, a fronte di un 25,8% tra chi ha tra i 35 e i 50 anni e un 19% tra chi ha superato i 50. Sono ancora soprattutto le giovani donne a ritenere che per le “donne in gamba” non esistano particolari difficoltà per affermarsi in politica (37,5%, contro un 29,4% tra le 35-50enni e un 17,7% tra le rispondenti oltre i 50 anni).

Le giovani donne sembrano inoltre meno convinte della presenza di diversi modelli di cultura politica legati all’appartenenza di genere, dell’esistenza di una ostilità di fondo o comunque di una sorta di disinteresse da parte del mondo politico nei confronti delle donne e del fatto che anche quando si candidano, le donne non vengono elette.

Tra le aventi meno di 35 anni non vi è nessuna che aderisce a quest’ultima affermazione dichiarandosi “molto d’accordo”, diversamente dalle rispondenti tra i 35 e i 50 anni (15,3%) e tra chi ha più di 50 anni (24,2%).

Alle intervistate è stata inoltre offerta la possibilità di indicare liberamente le principali ragioni che possono portare una donna a rinunciare ad un progetto di attività politica (fig. 3).

Fig. 3 – Motivazioni dell’abbandono della attività politica da parte delle donne

La motivazione maggiormente segnalata riguarda la difficoltà di conciliare i tempi della politica con quelli della famiglia e in molti casi anche del lavoro: per le donne che hanno responsabilità familiari e lavorative, quella politica diventa infatti la terza presenza e non sempre è facile o possibile trovare un equilibrio, sebbene precario, tra queste tre dimensioni.

La seconda ragione individuata è legata alla carenza di autostima che sembra caratterizzare le donne e che le porta a sminuire le proprie capacità e competenze. Si sottolinea poi una generale mancanza di sostegno da parte dei vari contesti di riferimento (i partiti, le famiglie, la cittadinanza), ma anche una mancanza di solidarietà tra le stesse donne.

Lo stesso peso viene attribuito al problema della discriminazione da parte degli uomini, che rappresenta la ragione principale di rinuncia per una donna all’attività politica per circa il 9% delle rispondenti. Viene infine segnalata la scarsa identificazione delle donne nei modelli politici dominanti, prevalentemente maschili e pochissime persone indicano il minor grado di formazione politica delle donne.

Concentrando l’attenzione sulle risposte provenienti da coloro che dichiarano di aver rinunciato ad un progetto di partecipazione politica (un terzo delle rispondenti), si osserva che le prime due indicazioni vengono confermate: resta infatti prioritario il problema della conciliazione dei tempi, seguito dal problema della scarsa fiducia nelle proprie capacità. Il terzo fattore critico è invece rappresentato dal non riconoscersi nel modello culturale dominante nel mondo della politica.

  1. Quali azioni per incentivare la partecipazione delle donne
    Una volta individuati i principali fattori che sembrano ostacolare l’accesso delle donne al mondo della politica, sono state proposte alle rispondenti una serie di possibili soluzioni e/o iniziative per incentivare il coinvolgimento e la partecipazione politica delle donne, chiedendo loro di individuare delle priorità (fig. 4). L’opzione che raccoglie la maggior parte dei consensi (sia complessivamente che come prima scelta) è quella relativa all’esigenza di offrire percorsi di formazione politica (sia in termini di acquisizione di conoscenze che di sviluppo di competenze). Segue (per numero complessivo di scelte) l’esigenza di creare reti locali di sostegno per le donne, anche se l’azione che raccoglie la seconda maggior quota di prime scelte riguarda il rafforzamento dell’autostima e della sicurezza delle donne, che risponde all’esigenza emersa in precedenza, laddove una consistente quota di rispondenti riteneva che le donne pensano di non essere portate per la politica (il 56,9% si era dichiarata “molto” o “abbastanza d’accordo” con questa affermazione). Minori preferenze raccolgono soluzioni mirate a sensibilizzare cittadinanza e partiti.
  2. E’ interessante sottolineare che tra un’edizione e l’altra è cresciuta in maniera considerevole la percentuale di persone che ritengono l’introduzione delle quote una possibile azione per sostenere le donne in politica (quasi il 40% nel 2005, a fronte del 26% nel 2004) .
    Fig. 4 – Azioni ritenute utili per sostenere la presenza delle donne in politica

A sottolineare la rilevanza di una formazione di tipo tecnico sono soprattutto le rispondenti più giovani, nella cui esperienza il percorso formativo assume una rilevanza più significativa rispetto alle generazioni precedenti, anche in relazione alle aspettative di carattere professionale. Sono invece le donne meno giovani a segnalare maggiormente l’esigenza di un intervento formativo finalizzato a rafforzare l’autostima e la sicurezza delle donne, ma anche l’opportunità di azioni di sensibilizzazione o di sostegno a favore della componente femminile.
Di fronte a questi dati vale tuttavia forse la pena di ricordare come varie ricerche abbiano dimostrato che le donne che oggi accedono alla politica (ma più in generale al mondo delle professioni) siano mediamente più preparate e formate rispetto alla componente maschile e come questo, pur rappresentando una condizione necessaria, non rappresenti tuttavia una condizione sufficiente per riconoscere e non mettere in discussione le proprie competenze e per farsi strada e ottenere gli adeguati riconoscimenti .

  1. Proposte di approfondimento

L’ultima parte del questionario si concentrava sulle indicazioni rispetto ad eventuali ulteriori momenti formativi, proponendo alle rispondenti di indicare quale argomento meritasse un maggior approfondimento, potendo scegliere tra il tema dell’autostima, quello dell’amministrazione dell’ente pubblico e la questione del rapporto tra genere e potere (fig. 5). Alle partecipanti al ciclo di incontri è stato inoltre chiesto di segnalare eventuali altre tematiche di interesse (tabella 9). Se nel 2004 era prevalso l’interesse per l’amministrare, nel 2005 il tema più indicato per ulteriori approfondimenti è stato quello relativo all’autostima (45,3) seguito da quello concernente all’amministrare (40,3). Questa inversione di tendenze può essere probabilmente ricondotta al fatto che il tema dell’autostima, diversamente da quanto accaduto nel 2004, non è stato oggetto di discussione nel ciclo di incontri del 2005, e che quindi le partecipanti hanno espresso la necessità di riprenderlo in considerazione .

Figura 5 – Indicazioni per eventuali approfondimenti dei temi trattati: seconda edizione

Fig. 6 – Indicazioni per eventuali approfondimenti dei temi trattati: prima edizione

Sembra dunque che la richiesta prioritaria sia quella di acquisire una maggiore autostima, in modo da possedere una maggiore sicurezza per la partecipazione all’attività politica: viene nuovamente confermata l’esigenza di rafforzare la fiducia nelle proprie capacità e di convincersi di avere le competenze adeguate per entrare con successo nel mondo della politica. Già nelle precedenti domande, alla richiesta di indicare le azioni ritenute maggiormente utili per sostenere la presenza delle donne in politica, le intervistate avevano espresso come seconda scelta (di poco superata dalla necessità di formazione) il rafforzamento dell’autostima.
All’invito a proporre eventuali altre tematiche da approfondire, le persone che hanno risposto (solo il 33% del totale) hanno reagito suggerendo una molteplicità di percorsi. Nella tabella 6 vengono individuate alcune categorie di sintesi delle diverse indicazioni raccolte (presentate per esteso nell’appendice 1).

Tabella 6 – Indicazioni di possibili tematiche da approfondire (%)
%
2004 2005 Dato complessivo

Le donne e la politica 34,8 31,5 33,3
Amministrare 26,1 34,2 29,8
Autostima e comunicazione 15,2 13,3 14,3
Costruzione di reti 8,7 10,6 9,5
Nuove generazioni e politica non presente 5,2 2,4
Altro 15,2 5,2 10,7
Totale 100 100 100

In primo luogo emergono le richieste di approfondimento rispetto al tema della presenza delle donne in politica, che vanno dalla riflessione sull’apporto specifico che la donna può dare alla politica, alla considerazione dei possibili interventi mirati a favorire l’equità tra donne e uomini nei contesti politico-istituzionali, ad una analisi più generale dei modelli culturali di genere nella politica, ma anche nella società. Seguono le proposte di approfondimento di questioni relative all’attività dell’amministrare, come il funzionamento dell’amministrazione pubblica, la rappresentanza partitica e il diritto pubblico in generale (istituzioni nazionali e locali). Occorre tuttavia evidenziare il fatto che nell’edizione del 2005 si è riscontrato un maggior interesse rispetto ai temi dell’amministrazione in confronto a quelli riguardanti il rapporto tra donne e politica, probabilmente maggiormente approfonditi nel corso dell’iniziativa. Inoltre, seppure in misura più contenuta, vengono segnalate la tematica dell’autostima – nello specifico espressa dal desiderio di imparare a parlare in pubblico e di vincere le proprie paure – e del networking, ovvero dell’opportunità di costruire reti tra donne o di sostegno alle donne. Nell’edizione del 2005 emerge inoltre la necessità di approfondimenti formativi che mettano al centro della discussione il rapporto tra politica e nuove generazioni (5,2%), che parte probabilmente dal desiderio di ricostruire un interesse e un coinvolgimento dei giovani al discorso politico, che contribuisca all’individuazione di nuove forme e modalità del fare politica e della partecipazione democratica.

Appendice 1 – Tematiche proposte per possibili approfondimenti

Le donne e la politica
Come conciliare lavoro e politica
Come fare a far votare le donne
Come coinvolgere le donne in politica
Complementarietà con il genere maschile in politica
Donne e politica nel passato
Donne e politica nel passato e prospettive per il futuro
Emancipazione delle donne in politica e in generale e delega del lavoro di cura
Importanza della collaborazione tra uomo e donne in politica
Modo femminile di pensare i rapporti sociali in politica
Rapporto tra donne e politica
Il ruolo delle donne oggi in politica
Valori e potere in politica: come coinvolgere le donne
Come convincere il territorio del valore della donna in politica, aiutare le donne
Come coordinare impegni lavorativi e familiari, come amministrare, crescita e sviluppo
Come possono entrare forze nuove in politica: la politica femminile come professione
Confronto tra le realtà in cui la presenza femminile è alta e quelle in cui è bassa: tesi equità
Cos’è veramente la vita politica? cos’è per la donna?
Cosa noi donne possiamo portare alla politica visto che non dobbiamo né vogliamo emulare gli uomini
Donne e lavoro
Laboratori creativi e supporto alle donne già in politica
L’educazione dei bambini e i meccanismi inconsci che ripetono le dinamiche del sistema sociale
Promuovere la necessità di essere attive
Psicologia maschile/femminile – informazione politica/ informazione & politica
Rafforzare l’idea di uguaglianza e pari opportunità
Rendere visibile l’importanza del ruolo della donna
Sentire l’esperienza di una donna in politica
Studio della società che cambia in favore della presenza delle donne in politica, corsi di formazione
Studio di meccanismo per costringere i partiti a introdurre le donne nelle liste e a sostenerle

Amministrazione e normative
Aggiornamento sulle normative provinciali e regionali
Amministrazione locale e partecipazione
Come operare per essere buone amministratrici
Comprensione del bilancio
Conoscere gli organismi istituzionali e il bilancio
Funzionamento della gestione amministrativa
Gestione dell’amministrazione
Corsi sulla legislazione specifica del contesto locale
La riforma istituzionale
Organizzazione comunale per le donne
Organizzazione interna al comune
Strategie di governance a livello locale
Corsi sul tema amministrativo
Approfondire i tre temi svolti con particolare attenzione alla formazione in materia istituzionale
Aspetti giuridici ed economici dell’amministrare
Burocrazia: come funziona, servizi al cittadino e alle imprese, formazione continua
Comunità e bene comune, storia/economia internazionale
Conoscenze tecniche sull’amministrazione
Corsi di legislazione – sull’ordinamento dei Comuni – sulla gestione provinciale e sulle competenze
Formazione politica
Formazione politica, rete territoriale possibile per unificare donne e politica, responsabilità politica
Imparare a conoscere i meccanismi della politica
Legislazione nei principali ambiti dell’amministrare, urbanistica, industria, commercio, cultura ecc.
Nozioni legislative
Tematiche amministrative in politica, cos’è un’interrogazione o una mozione, saper intervenire

Autostima e comunicazione
Come prepararsi a parlare di fronte a un pubblico
Comunicazione in contesti istituzionali
Educazione al confronto politico
Modelli comunicativi in politica
Comunicazione nelle politiche pubbliche
Autostima
Incontro alla pari tra uomini e donne, capacità di parlare in pubblico, vincere le paure
Parlare in pubblico
Rafforzare l’autostima e la partecipazione
Saper parlare, riuscire a farsi capire
Strategie comunicative e di mediazione
Tecniche di comunicazione, ruolo della donna nelle istituzioni

Costruzione di reti
Come creare gruppi di supporto alle donne
Modelli partecipativi e reti tra donne
Strategie relazionali e di sostegno nel gruppo amministrativo
Rete di sostegno e tempi politici
Fare seminari o piccoli gruppi con confronti tra donne amministratrici, incontri con i partiti
Forme della partecipazione democratica, costruzione di “reti”, forme alternative di fare politica
Incontrare le donne di vari partiti su problemi e temi sociali insieme
Interventi politici fatti attraverso i comitati, i gruppi di pressione ecc.

Nuove generazioni e politica

Altro
Classi deboli ed emarginazione
Inquinamento, viabilità, vivibilità
Approfondimento culturale generale
Il campo sociale
La politica come arte del compromesso?
Lavoro, razzismo, politica
L’utopia di credere nel benessere collettivo e nella sua possibilità di essere perseguito
Mobbing
Nuovi modi di fare politica

Appendice 2 – Risultati dei questionari somministrati disaggregati per anno di edizione

Tab.1. Distribuzione per età nelle due edizioni

Tab. 2. Distribuzione per posizione professionale nelle due edizioni

Tab. 3. Distribuzione per posizione professionale nelle due edizioni

Tab. 4. Interesse e partecipazione ad attività politiche (%)
Spesso Qualche volta Raramente Mai
2004 2005 2004 2005 2004 2005 2004 2005
Discutere di politica con familiari /amici 64,0 63,8 30,7 29,5 3,5 4,7 0,0 2,0
Leggere articoli/giornali di carattere politico 66,7 54,4 25,4 36,7 2,6 7,5 1,8 1,4
Seguire alla tv trasmissioni di carattere politico 40,4 40,8 49,1 44,9 9,6 10,9 0,9 3,4
Partecipare a manifestazioni di carattere politico
16,7
13,1 28,9 33,1 36,0 31,0 16,7 22,8
Partecipare attivamente all’attività di partiti/sindacati/movimenti politici/associazioni 26,1 26,6 26,1 22,4 23,4 25,9 24,3 25,1

Tab. 5. Perché una maggiore presenza delle donne in politica porterebbe dei miglioramenti (%)

Tab. 6 – Grado di accordo con alcune affermazioni diffuse sul tema ‘donne e politica’ (%)

Molto d’accordo Abbastanza d’accordo    Poco d’accordo  Per niente d’accordo
2004    2005    2004    2005    2004    2005    2004    2005

Ai partiti non interessa coinvolgere più donne 28,2 17,9 47,3 57,1 15,2 18,6 9,8 6,4
Per una donna in gamba non esistono particolari difficoltà a entrare nel mondo politico 25,5 29,6 28,6 31,0 37,5 32,4 8,9 7,0
Le donne non condividono il modello di politica praticato dagli uomini 24,5 16,3 36,8 50,4 28,8 26,2 9,9 7,1
L’attuale mondo politico è ostile alle donne 23,6 14,3 45,1 52,9 23,9 27,9 8,0 5,0
I tempi della politica non sono compatibili con quelli delle donne 21,8 7,9 36,9 42,9 22,5 22,9 18,9 26,4
Anche se le donne si candidano, poi non vengono elette 17,3 12,8 47,3 51,1 28,6 25,5 7,1 10,6
Le donne pensano di non essere portate per la politica 12,7 9,9 47,7 44,0 24,3 27,7 15,3 18,4
Alle donne non interessa la politica 1,8 2,1 37,5 30,1 36,6 40,6 24,1 27,3
Le donne non sono all’altezza dei compiti che l’impegno politico richiede 0,9 0,7 1,8 1,4 18,6 19,0 78,8 78,9

Tab. 7. – Azioni ritenute utili per sostenere la presenza delle donne in politica
Prima
scelta Seconda scelta Terza
Scelta Non
scelto
2004 2005 2004 2005 2004 2005 2004 2005
Fissare una quota minima di candidature per il sesso meno rappresentato 11,8 16,5 5,3 7,9 9,2 13,7 73,7 61,9
Sensibilizzare la cittadinanza 2,7 9,4 9,3 8 20 11,6 68 71
Sollecitare i partiti per favorire le candidature di donne 4 3,6 6,7 13,7 21,3 10,8 68 71,9
Rafforzare l’autostima e la sicurezza delle donne 25 27,3 25 20,9 7,9 7,9 40,8 43,9
Creare reti locali di sostegno per le donne 15,8 12,9 28,9 23 23,7 24,5 31,6 39,6
Fare formazione politica (conoscenza, competenze) 34,7 30,2 21,3 20,1 13,3 11,6 30,7 38,1

Tab. 8. – Indicazioni per eventuali approfondimenti dei temi trattati
Più importante Mediamente importante Meno importante Non
scelto
2004 2005 2004 2005 2004 2005 2004 2005
Autostima: convincersi di essere capaci 28,7 45,3 20 18 16,5 23 34,8 13,7
Che “genere” di potere 16,5 12,9 20,9 33,8 30,4 34,5 32,2 18,8
Amministrare: cos’è 32,2 40,3 23,5 28,1 20,9 18,7 23,4 12,9

Appendice 3 – Il questionario

Provincia Autonoma di Trento
Assessorato alle pari opportunità

QUESTIONARIO

“Donne in politica: l’importanza e il dovere di esserci”
ottobre-novembre 2004

Data:
Luogo dell’incontro:

  1. Facendo riferimento al suo interesse per la politica, indichi, per cortesia, con quale frequenza compie le seguenti attività:
    Mai Raramente Qualche volta Spesso
    Discutere di politica con familiari /amici •1 •2 •3 •4
    Leggere articoli/giornali di carattere politico •1 •2 •3 •4
    Seguire alla tv trasmissioni di carattere politico •1 •2 •3 •4
    Partecipare a manifestazioni di carattere politico •1 •2 •3 •4
    Partecipare attivamente all’attività di partiti/ •1 •2 •3 •4
    sindacati/movimenti politici/associazioni/ …
  2. Secondo lei, il numero di donne attualmente in politica dovrebbe essere (1 sola risposta):
    •1 va bene così
    •2 più basso
    •3 più elevato
    •4 non so/ non ci ho mai pensato
  3. Secondo lei, una maggior presenza femminile nei luoghi decisionali potrebbe comportare dei cambiamenti nella qualità delle decisioni politiche? (1 sola risposta)
    •1 no, non cambierebbe nulla  vai alla domanda 3.1
    •2 ci sarebbero dei miglioramenti  vai alla domanda 3.2
    •3 ci sarebbero dei peggioramenti  vai alla domanda 3.3
    •4 non so/ non ci ho mai pensato  vai alla domanda 4

3.1 No, non cambierebbe nulla. Perché? (1 sola risposta)
•1 non c’è alcuna differenza tra le decisioni prese da uomini e da donne
•2 anche se ci fossero più donne, a loro sarebbero destinati i posti privi di reale potere
•3 anche se ci fossero più donne, non avrebbero l’autorevolezza di imporre il loro punto di vista
•4 altro: ____________________________

3.2 Ci sarebbero dei miglioramenti. Perché? (1 sola risposta)
•1 le donne sono portatrici di nuovi punti di vista
•2 le donne hanno una maggiore sensibilità di fronte a certi problemi
•3 le donne hanno più capacità degli uomini
•4 altro: _________________________

3.3 Ci sarebbero dei peggioramenti. Perché? (1 sola risposta)
•1 le donne sono meno esperte degli uomini a gestire il potere
•2 le donne hanno meno capacità degli uomini
•3 le donne dedicherebbero meno tempo degli uomini agli impegni politici
•4 altro: ____________________________

  1. Secondo lei, qual è, in generale, l’atteggiamento dei cittadini nei confronti delle donne che partecipano alla vita politica? (1 risposta per ogni coppia di affermazioni)
    •1 i cittadini hanno fiducia oppure •2 i cittadini non hanno fiducia

•1 i cittadini le sostengono oppure •2 i cittadini non le sostengono

•1 i cittadini le ritengono capaci oppure •2 i cittadini non le ritengono capaci

  1. Di seguito vengono riportate alcune affermazioni sul tema ‘donne e politica’. Per ciascuna di esse potrebbe indicare il suo grado di accordo/disaccordo?
    Per niente d’accordo Poco d’accordo Abbastanza d’accordo Molto d’accordo
    Alle donne non interessa la politica •1 •2 •3 •4
    Le donne pensano di non essere portate
    per la politica •1 •2 •3 •4
    Le donne non sono all’altezza dei compiti
    che l’impegno politico richiede •1 •2 •3 •4
    I tempi della politica non sono compatibili
    con quelli delle donne •1 •2 •3 •4
    Anche se le donne si candidano, poi non
    vengono elette •1 •2 •3 •4
    Ai partiti non interessa coinvolgere più donne •1 •2 •3 •4
    L’attuale mondo politico è ostile alle donne •1 •2 •3 •4
    Le donne non condividono il modello di politica
    praticato dagli uomini •1 •2 •3 •4
    Per una donna in gamba non esistono particolari
    difficoltà a entrare nel mondo politico •1 •2 •3 •4
  2. Secondo lei, che cosa si dovrebbe fare per sostenere la partecipazione delle donne in politica? (al massimo 3 risposte in ordine di importanza: 1= più importante, 2=mediamente importante, 3=meno importante)
    fissare per legge una quota minima di candidature per il sesso meno rappresentato fare formazione politica (conoscenze, competenze)
    rafforzare l’autostima e la sicurezza delle donne (empowerment) sensibilizzare la cittadinanza
    creare reti locali che sostengano le donne che vogliono partecipare alla vita politica sollecitare i partiti al fine di favorire le candidature delle donne
    altro: __________________________________
  3. Secondo lei, una donna che vuole entrare in politica ma poi rinuncia a questo progetto, per quali ragioni giunge a tale decisione? Indichi, per cortesia, le tre ragioni che lei ritiene più verosimili.
    a. _____________________________________________________________________
    b. _____________________________________________________________________
    c. _____________________________________________________________________

7.1 A lei è mai successo? (solo per le donne)
•1 Sì
•2 No

  1. Secondo lei, quali sono i temi degli incontri per cui sarebbe interessante un approfondimento? (al massimo 3 risposte in ordine di importanza: 1= più importante, 2=mediamente importante, 3=meno importante)
     Autostima: convincersi di essere capaci  Amministrare: cos’è
    _ Che “genere” di potere
  2. Quali altre tematiche le interesserebbe approfondire?





Dati individuali

  1. Sesso •1 M •2 F
  2. Età _
  3. Titolo di studio
    •1 nessun titolo/ licenza elementare/ licenza di scuola media inferiore
    •2 qualifica professionale/ diploma di scuola media superiore
    •3 laurea/ diploma universitario
    •4 dottorato di ricerca/ specializzazione post-laurea
  4. Condizione occupazionale
    •1 Occupato/a  vai alla domanda 13.1
    •2 In cerca di occupazione
    •3 Pensionato/a
    •4 Casalinga
    •5 Studente
    •6 Altra condizione

13.1 In quale posizione occupazionale si trova? (solo per chi è occupato)
•1 Dipendente  vai alla domanda 13.2
•2 Imprenditore/trice o libero/a professionista
•3 Lavoratore/trice autonomo/a
•4 Altro

13.2 Lei è alle dipendenze come… (solo per chi è alle dipendenze)
•1 Dirigente/direttivo/quadro
•2 Impiegato/a
•3 Operaio/a
•4 Altro ________

Grazie della collaborazione.
Vi preghiamo di restituire il questionario compilato entro il terzo incontro o, in alternativa, di spedirlo a:

Unità organizzativa pari opportunità
Via XXIV Maggio 2 – 38100 Trento.
Per informazioni
tel. 0461 496256

COLLABORANO ALLA DIFFUSIONE DEL QUESTIONARIO:
la Commissione Provinciale pari opportunità
l’Associazione A.d.ele.

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