Di Circolo IlCaravaggio
Il “coraggio delle donne” oggi si chiama
Sono nata in Albania. Sono diventata donna, moglie, mamma, imprenditrice a Bergamo e questa città è anche casa mia. Avevo 19 anni la prima volta che andai in Città Alta. Dalle mura venete scoprii una vista meravigliosa e lì sognai e sperai che questa nuova città mi volesse un po’ di bene anche se non ero figlia sua.
I primi anni lottai molto per integrarmi in una società che spesso si rivelava molto restia nell’accettare una giovane straniera. Il mio accento tipico albanese e i miei lineamenti erano il mio marchio di giovane donna dell’est associata ad un’immagine di immoralità che moltissimi media vendevano quotidianamente. I NO che ricevevo in quegli anni, per un tetto, un lavoro, un aiuto, erano davvero tanti!
Una sera fui triste più del solito, avevo 23 anni e dopo una notte insonne, giurai che nessuno mai più mi avrebbe fatto sentire straniera in una città che avevo amato sin dal primo giorno. Da allora fui molto positiva.
A 26 anni mi sposai con Olger, albanese anche lui e con un vissuto simile al mio. Pochi mesi dopo aprimmo una piccola impresa di pulizie che aveva 2 titolari e 2 operai: solo noi due.
Insieme scoprimmo che affrontare i pregiudizi e i NO in due, era più facile.
Per amore dei nostri figli cercammo di fare di più e meglio, per costruire una strada più sicura per il loro futuro. Così negli anni le imprese divennero 3, gli operai 30 e con loro aumentarono anche gli amici italiani che ci vollero bene, che credettero in noi, che ci aiutarono a diventare persone migliori ed imprenditori bravi. Persone che fanno parte della nostra vita anche oggi e che sono, per noi, il vero volto di questo paese.
Sonila è stata fotografata da Marco Celestina