Un legame fatto di una lunga storia di cultura e scambi che continua ancora oggi
Filiere sostenibili, conversione ecologica, economia solidale, turismo leggero, accoglienza e cooperazione internazionale in Albania. Sono questi i temi con cui COSPE sarà presente alla ottava edizione della “Notte Verde- agriCulture, utopie e comunità” che di terrà a si svolgerà a Castiglione d’Otranto dal 28 al 31 agosto.
Il presidente di Cospe, Giorgio Menchini, sottolinea che «Dentro questa iniziativa porteremo in particolare la nostra lunga esperienza di lavoro nel nord dell’Albania, dove siamo presenti fin dagli anni ’90 con progetti legati prima ai diritti delle donne (con la realizzazione del Centro donne di Scutari, “Passi leggeri”) e poi indirizzati al sostegno e alla valorizzazione dei prodotti e delle risorse ambientali nelle zone della Zadrima, Scutari e Lezha, luoghi di tradizioni agricole e di forte vocazione turistica».
Tullia e Gino di Casa delle Agriculture, l’associazione che organizza la Notte Verde, ricordano che «Quello tra il Salento e l’Albania è un legame autentico capace di percorrere molte strade della storia e di diventare emblema di un nuovo riscatto della ruralità. Dimostra come dalle terre marginali, quelle segnate dall’emorragia dell’emigrazione, si possa ripartire stavolta per restare, generando nuova economia, radicale nelle scelte, negli approcci e nel rifiuto di compromessi«.
Attualmente COSPE è impegnato nel progetto “Alleanza per lo sviluppo e la valorizzazione dell’agricoltura familiare nel Nord Albania” che ha come scopo proprio quello di «aumentare la sovranità alimentare e sostenere uno sviluppo socio-economico locale di tipo sostenibile attraverso la promozione dell’agricoltura familiare e del turismo rurale» e questo progetto il 29 agosto sarà al centro dell’incontro “Conversione ecologica lungo la rotta adriatica: le buone pratiche del progetto Alleanza per lo sviluppo e la valorizzazione dell’agricoltura familiare nel Nord Albania”, moderato da Virginia Meo di OltreMercatoSalento e che vedrà la partecipazione di Menchini, Tiziano Quaini, coordinatore Associazione Veneta Produttori Biologici e Biodinamici (AveProBI); Marijan Toma, agricoltore albanese..
Ma COSPE ci sarà anche il 30 agosto per promuovere, con la rete Itacà Salento: una giornata della “memoria condivisa” nei luoghi dello scambio secolare fra l’Albania e il Salento, da Melpignano a Gagliano del Capo, che raccontano di santi condivisi e di rifugiati illustri, e di un destino di vicinanza e affinità che si fa incontro e che si proietta dal passato al futuro senza soluzioni di continuità. Ristabilendo così una vicinanza che è nella geografia e nella storia: in quell’essere innanzitutto paesi mediterranei, diversi e simili, abituati allo scambio, con un patrimonio comune di racconti e memorie. Di nuovo insieme oggi, ad affrontare sfide cui è legato il nostro comune futuro. Al centro di tutto – memoria e sfide, passato e futuro – il cibo: declinazione in chiave locale di una grande varietà di cultivar e sapori mediterranei.
Il 31agosto si parlerà de “Il turismo leggero, che protegge l’ambiente e favorisce l’incontro fra persone e culture: esperienze tra Albania e Salento”, un dialogo con Rozeta Gradeci, coordinatrice del progetto “Alleanza per lo sviluppo e la valorizzazione dell’agricoltura familiare nel Nord Albania”, Mimoza Pjetraj, imprenditrice albanese, Antonio Biasco, Associazione Culturale “Ponti non muri” di Gagliano del Capo. Coordina: Luciana Lettere, Coordinatrice del Festival Itacà Salento.
“Sostenibilità, accessibilità e responsabilità: l’altro modo di fruire il territorio” è anche il filo conduttore de La via del turismo sostenibile e responsabile, che il 31 agosto riunisce le esperienze della rete Itacà Salento, oltre che di Cospe, Parco dei Paduli, Info Point Andrano, La Scatola di Latta, Salento Esperienziale, Visioni Rurali, Avanguardie, 18 Meridiano, Porto Museo di Tricase e tanti altri. Mimoza Pjetraj, inoltre, sarà l’ospite d’onore della Corte degli intrecci: nelle aree rurali del nord Albania, ha saputo recuperare la tradizione della tessitura della seta e rilanciarla per farne economia.
Menchini conclude: «A Castiglione d’Otranto si incontra ancora una volta l’Italia che non si arrende al pessimismo e alla passività e che sta costruendo con tenacia il cambiamento dal basso e dalle periferie per una settimana densa di iniziative e di eventi sui temi della conversione ecologica, dell’economia solidale, dell’incontro e dell’accoglienza. Noi ci saremo con i nostri temi, i nostri progetti, i nostri partner albanesi perché della Notte Verde condividiamo lo spirito e la filosofia: COSPE infatti nei suoi progetti, in Italia e nel mondo, mette al centro l’agricoltura contadina e familiare, per restituire alla terra e a chi la lavora e la custodisce quella centralità culturale, economica, sociale che ha perduto nelle nostre società. Per tornare a presidiare i territori con pratiche agro-ecologiche in grado di contrastare i cambiamenti climatici, filo conduttore dell’edizione di quest’anno»./GreenPort