“Le tasse ora le abbasserò io”, dice Conte dall’Albania
di Giovanni Lamberti, Coriere Nazionale.net
Tanti i temi toccati dal premier durante la sua visita a Tirana: dalla Turchia all’evasione fiscale, dalla manovra economica alle elezioni in Umbria. Senza dimenticare la disputa televisiva tra Renzi e Salvini
Il premier Giuseppe Conte, oggi a Tirana, in Albania, per una visita di Stato, si sofferma su concetti espressi in passato come nuovo umanesimo, responsabilità e vicinanza ai diritti individuali. “Il mio è un governo del ‘pro’, gli ‘anti’ li lasciamo fare a coloro che pensano solo al proprio interesse di partito e non all’interesse generale. Quando parlo di un ‘nuovo umanesimo’ mi riferisco a una politica che ponga al centro la persona e la difesa del pianeta. La questione ambientale, ad esempio, – aggiunge Conte – una sfida decisiva per le prossime generazioni. In passato è stato fatto poco su questo argomento, noi stiamo cercando di diffondere una rinnovata sensibilità ecologica che faccia da traino in Europa e nella comunità internazionale”. Ma i temi toccati sono tanti.
L’offensiva turca
“L’ho detto e lo ripeto con forza, sulla Turchia l’Italia sarà capofila di una decisione forte da parte dell’Ue, ma per essere efficace e portare a un risultato concreto questa deve essere unitaria. È questo ciò che dirò al prossimo Consiglio. Il blocco dell’export di armi verso la Turchia è una iniziativa doverosa, ma non sarà la sola”. Il premier si è soffermato sull’offensiva turca in Siria. “Non è accettabile che l’Ue, che finanzia ampiamente la Turchia, accetti le minacce di Ankara sui rifugiati siriani. Questa offensiva militare unilaterale da parte turca oltre a creare sofferenze alla popolazione può portare alla destabilizzazione della Regione, e rischia di essere controproducente rispetto all’attività di contrasto alla minaccia terroristica”.
@GiuseppeConteIT
L’Italia sostiene con forza l’apertura dei negoziati di adesione all’UE dell’Albania e manterrà tale posizione in @EUCouncil. L’ho detto oggi al Primo Ministro @ediramaal e al Presidente @ilirmetazyrtar. L’Europa non sarà realmente unita senza l’ingresso dei Paesi dei Balcani
Il sostegno all’Albania
“Ho confermato che l’Italia sostiene i negoziati di adesione alla Ue, e personalmente, nel Consiglio d’Europa che si terrà giovedì, io difenderò personalmente questa posizione con la massima convinzione”. Questa la presa di posizione del premier italiano durante la conferenza stampa con il primo ministro d’Albania, Edi Rama. “Giovedì e venerdì ci sarà un Consiglio Ue – ha detto Conte – e in quella sede noi faremo di tutto per raggiungere questo risultato, cioè l’avvio formale del negoziato: ci sembra la strada migliore per offrire una prospettiva completa all’Albania. C’è un percorso impegnativo, è una grande sfida per il popolo albanese e le sue istituzioni, ma bisogna dare anche un segnale concreto che questo percorso si possa sbloccare. Ci sono evidenti difficoltà ma non ci rassegnamo”.
Le elezioni in Umbria
A chi gli chiede se l’eventuale vittoria di Salvini in Umbria possa avere un impatto sulla stabilità del governo, Conte risponde in maniera netta: “Non vedo perché un’elezione regionale possa minare la stabilità del Governo, che lavora per il bene degli italiani, degli umbri come dei siciliani o dei friulani. Il senatore Salvini continua con questa narrazione, ma sa anche lui che non è così. Mi permetta di esprimere piu’ di qualche perplessità su questo corso salviniano della Lega, basato sulla propaganda e sulla spasmodica ricerca di slogan e consensi. Auguro buon voto agli umbri ma con i “like” non si governa e non si va lontano”.
La risposta a Salvini
Per il leader leghista, però, questo è il governo delle tasse, guidato da un premier abusivo. Un’accusa che Conte rigetta: “Ho una maggioranza parlamentare che lavora sodo e mi sostiene, altro che ‘abusivo’! La mia bussola è migliorare la vita e difendere gli interessi degli italiani, per questo sono sempre a posto con la mia coscienza. Non so se Salvini può affermare altrettanto. In verità il leader della Lega sta compiendo in questo periodo numerosi falli di frustrazione e appare molto contraddittorio. Se la sua è una manifestazione contro le tasse, allora gli suggerisco di festeggiare sabato perché le tasse non aumenteranno. Anzi puntiamo a una sensibile riduzione della pressione fiscale aggredendo l’evasione e aumentando i soldi in busta paga ai lavoratori. Interverremo anche per l’abolizione dei super ticket. Siamo riusciti a sterilizzare l’aumento dell’Iva nonostante le sue scelte irresponsabili. Salvini ha fatto i conti solo con le sue convenienze politiche, ma ha dimenticato gli italiani. Poteva fare la flat tax, ma ha scelto di fuggire dalle sue responsabilità. Le tasse ora le abbasserò io”.
La manovra e la lotta all’evasione fiscale
“Non vedo rischi per la stabilità del governo. Ma al contempo non permetterò che questa manovra sia terreno di scontro tra le forze politiche, questa manovra non è un campo dove piazzare la bandierina del proprio partito”. Lo dice il premier Giuseppe Conte a chi gli chiede se Matteo Renzi e Matteo Salvini nel giorno del confronto tv possano destabilizzare il governo. “Questa manovra è solo e soltanto del e per il Paese. Chi pensa di mettere le mani su questa manovra per farne la propria campagna elettorale, si sbaglia. Per me oggi è il giorno in cui dobbiamo definire gli ultimi dettagli di questa manovra economica, che è la manovra della svolta per i lavoratori e le famiglie italiane e nella lotta al contrasto all’evasione fiscale. Io quotidianamente mi confronto con i miei ministri per trovare soluzioni per i cittadini, questo è il tarlo che non mi fa dormire la notte”
Poi risponde alle critiche di Renzi sull’abbassamento della soglia del contante a 1000 euro. “Ora e’ il momento di schierarsi dalla parte degli onesti. Mi rifiuto di pensare che Italia Viva voglia sottrarsi di fronte a questa battaglia storica contro l’evasione fiscale. Non dobbiamo guardare alla singola misura, come l’abbassamento delle soglie per l’uso del contante che è un tassello importante, ma dobbiamo costruire un grande progetto riformatore per premiare l’onestà. Se tutti pagano le tasse, tutti possiamo pagarne meno”.
“Non sarò appagato finché non ci sarà un sensibile decremento dell’economia sommersa. Questa lotta deve essere efficace e non declamata. Non accetto che tanti italiani onesti paghino le tasse per chi non evade. Gli italiani devono sapere che se non funzionano” le misure del governo sulla lotta all’evasione fiscale “le incrementeremo”. Per concludere: “Finché io sarò al governo, non posso accettare che tanti italiani onesti debbano pagare le tasse per coloro che non le pagano. È la più grande iniquità sociale”./CoriereNazionale.net