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Kosovo: ok alla formazione del nuovo governo

La Corte Costituzionale del Kosovo ha decretato, nella serata di giovedì 28 maggio, che un nuovo governo potrà essere formato anche senza andare a elezioni anticipate. 

È quanto rivelato dal New York Timess, il quale ha altresì annunciato che il verdetto emesso dalla Corte Costituzionale ha causato forti critiche da parte del premier sfiduciato, Albin Kurti, il quale ha invitato i cittadini a protestare per le strade delle città del Paese. Nello specifico, Kurti sostiene che il cambio di governo sia sponsorizzato dal presidente, Hashim Thaci, accusato dal premier sfiduciato di aver concordato uno scambio territoriale con la Serbia. Thaci, da parte sua, ha più volte smentito le accuse. 

In particolare, la Corte Costituzionale ha decretato che il più grande partito politico del Paese non ha l’esclusività di proporre un nuovo governo in caso di sfiducia.  

Tale compito è ora stato affidato al candidato premier del secondo partito del Kosovo, LDK, Avdullah Hoti, ex vicepremier e ministro delle finanze. Da parte sua, Hoti ha già annunciato la propria intenzione di riprendere il negoziato con la Serbia e normalizzare i rapporti bilaterali grazie alla mediazione dell’Unione Europea e degli Stati Uniti. 

L’LDK ha ricevuto da Thaci l’incarico di formare un nuovo governo già lo scorso 23 aprile. Non appena incaricata, la formazione politica, il secondo partito del Paese, aveva già scelto il nome da proporre al capo di Stato per la guida dell’esecutivo, l’ex vicepremier Avdullah Hoti.    

La possibilità che l’LDK ricevesse l’incarico insieme agli altri tre partiti e alle minoranze era già stata ipotizzata dagli esperti dopo che, lo scorso 14 aprile, il consiglio generale dell’LDK aveva approvato la proposta in merito al tentativo di formare un patto di governo con l’Alleanza per il Futuro del Kosovo, l’AAK, la NISMA e l’Alleanza per il Nuovo Kosovo, l’AKR.    In tale contesto, dopo che Thaci aveva incontrato tutte le parti politiche e dichiarato, il 22 aprile, di voler affidare l’incarico di governo a qualunque partito o coalizione in possesso della maggioranza al Parlamento, il leader del secondo partito del Paese, LDK, Isa Mustafa, aveva dichiarato di essere pronto a farlo, così da affrontare sia l’attuale emergenza sia il dialogo con la Serbia, principale causa di sfiducia per l’ex premier, Albin Kurti.    

Il vertice con le formazioni politiche presenti in Parlamento era stato organizzato dopo uno scambio di lettere tra Thaci e Kurti, al quale il capo di Stato aveva richiesto, il 2 aprile, un nuovo nome a cui affidare il ruolo di premier. Tuttavia, il primo ministro sfiduciato non aveva risposto alla richiesta del capo di Stato e, il 17 aprile, aveva specificato di voler eseguire quanto chiesto da Thaci, ma prima voleva capire le intenzioni del Presidente. In aggiunta, Kurti chiedeva di andare a nuove elezioni non appena terminata l’emergenza da coronavirus in atto. Per porre fine a tale stallo, il 22 aprile il Capo di Stato aveva nuovamente scritto a Kurti, ufficializzando l’incontro con le altre formazioni politiche per discutere dei passaggi successivi.    

In risposta, Kurti aveva ricordato che il presidente non è in possesso dei poteri per decidere la modalità con cui formare il nuovo esecutivo, aggiungendo anche che la procedura avviata da Thaci non rispetta la Costituzione del Kosovo, come confermato anche dal ministro della Giustizia, Albulena Haxhiu.     

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Jasmine Ceremigna 

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