Eurovision 2022, Albania: presentati i brani del Festivali i Kënges
DI ANTONIO ADESSI · FestivalNews.com
Dopo la lista completa rivelata a inizio novembre, poco fa sono stati rivelati tutti i 20 brani che competeranno alla sessantesima edizione del Festivali i Kënges, il cui vincitore rappresenterà l’Albania all’Eurovision 2022 a Torino.
Tutte le canzoni sono disponibili sul canale ufficiale dell’emittente albanese RTSH, che ha presentato un video visuale con l’aggiunta del testo in sovrimpressione. Curioso a notarsi, ad eccezione di una canzone tutti i brani presentati hanno durata inferiore ai 3 minuti 20, ragion per cui il vincitore o la vincitrice del celebre concorso albanese non dovrà faticare molto ad adattare il proprio brano ai 3 minuti necessari per l’Eurovision 2022.
Alban Ramosaj – Theje (Schiaccia)
Il nome più pesante di quest’edizione del Festivali i Kënges presenta un brano degno della pesantezza del nome. Un brano ethno-pop con la voce graffiante di Alban che riecheggia in tutto il brano. Il brano per certi versi ricorda quello con cui ha vinto l’ultima edizione del Kenga Magjike, Thikat e Mia.
Denis Skura – Pse Nuk Flet Mama? (Perchè non parli, mamma?)
Esordiente al festival, il tenore di fama internazionale si presenta con un brano operatic pop, con tanto patriottismo. Un brano retrodatato che potrebbe piacere ad un pubblico più nazionalpopolare.
Eldis Arnjeti – Refuzoj (Il Rifiuto)
Eldis è uno delle sei “nuove proposte” che prenderà parte al Festival albanese, e si presenta con una ballad rock con un’interessante bridge in chitarra elettrica che avrà ragione di splendere con un’orchestra dal vivo. Il brano in sè ricorda molti brani melodici portati in sessant’anni di tradizione di Festivali i Kënges, una sorta di usato garantito.
Stefi & Endri – Triumfi i Jëtes (Il trionfo della vita)
I Fratelli Prifti si presentano con un brano che ricorda parecchio molti altri della loro carriera venticinquennale. Un brano con venature symphonic rock che tuttavia risulta essere nel complesso molto antico e fuori dal tempo.
Ester Zahiri – Hiena (Iena)
La seconda newcomer presentata è Ester Zahiri, poco più che ventenne alla prima grande esperienza musicale. Lo fa con un brano ethno pop con tracce R’nB scritto da Kledi Bahiti, che negli anni ha piazzato diverse hit in Albania. Che possa essere questa la carta vincente per vincere il Festivali i Kënges ed approdare all’Eurovision 2022?
Evi Reçi – Me Duaj (Amami)
Folk allo stato puro per la presentatrice televisiva giunta alla sua seconda partecipazione, un brano che risulta essere un continuo crescendo per una classica canzone d’amore, come suggerisce il titolo stesso. Probabilmente non sarà lei la vincitrice del Festivali i Kënges, ma resterà certamente nei cuori dei telespettatori.
Gjergj Kacinari – Në ëndërr mbete ti (Rimani nel sogno)
Dopo la mancata vittoria l’anno scorso, Kacinari che quest’anno si presenta con il suo nome completo propone un brano pop sinfonico, con un ritmo orecchiabile e riconoscibile, che si presterebbe eventualmente anche ad una rivisitazione in inglese, qualora Kacinari decidesse di cambiarla
Janex – Deluzional (Delirante)
Elettropop di qualità per la newyorkese Janex (nome d’arte di Xhejn Kumrija), che si distacca nettamente ed emerge rispetto a molti altri concorrenti. Si presenta con un brano completamente scritto da lei, che promette scintille sul palco di Tirana. Resterà da capire se le giurie saranno avvezze ad un brano così moderno e dai toni così cupi.
Kastro Zizo – Kujë (Dove sei)
Giunto al suo terzo festival, Kastro Zizo si presenta con un brano non immediato, un unico lungo monologo che sembra provenire da un musical avente come soggetto un villain della Disney. La batteria ed il sintetizzatore sono i protagonisti assoluti della canzone, oltre al coro ed alla voce raschiante di Kastro Zizo. Non gioca per vincere, piuttosto per lanciare un messaggio
Kesjti Rrusta – Vallëzoj me ty (Ballo con te)
Terza esordiente su sei, Kesjti sarà probabilmente una delle outsider di questa edizione. Si presenta con un brano pop EDM orecchiabile e di facile ascolto, che può avere un buon successo al di fuori della manifestazione, e che non dispiacerebbe avere come succeditrice di Anxhela Peristeri all’Eurovision 2022. Il tempo di un ascolto e subito entra in testa, una bella scommessa per una stella nascente della musica albanese.
Kelly – Meteor (Meteora)
Accompagnato alla chitarra, Kelly si presenta per la quinta volta al Festivali i Kënges, con un pezzo molto classico ma tutto sommato gradevole. Si creerà sicuramente una bella atmosfera a Tirana, è uno di quei brani da cantare in spiaggia davanti al falò con la chitarra.
Mirud – Për dreq (Al diavolo)
Vi eravate abituati al Mirud di Nese Vides? Con questo brano conoscerete un nuovo lato dell’eccentrico cantautore che si presenta al Festival per la seconda volta. Il brano contiene parecchi richiami al synth-pop con richiami ethno pop, con percussioni riecheggianti in un crescendo continuo ed inesorabile, che presentano un’altra faccia di Mirud, più arrabbiata e più perentoria.
Olimpia Smajlaj – Dua (Amore)
Charleston scoppiettante e riff di chitarra per Olimpia Smajlaj, la quarta esordiente presentata in questo articolo. Un brano proveniente direttamente dagli anni ’60 che entra subito in testa. Resta da capire la resa dal vivo, probabilmente non lotta per vincere ma presentarsi con un brano del genere è senza dubbio un validissimo step di inizio per la carriera di una giovanissima ragazza.
Rezarta Smaja – E Jemja nuse (Sono una sposa)
Uno dei volti più noti del Festival negli ultimi anni, anche Rezarta Smaja va sull’usato sicuro con una ballad uptempo che cresce con il tempo e dà prova delle doti vocali della 37enne di Scutari.
Ronela Hajati – Sekret (Segreto)
Ronela Hajati con Sekret entra di diritto tra i favoriti alla vittoria finale. Un brano etnico uptempo con un ritmo ben definito dalle sonorità tribali, insieme al brano di Ramosaj, Shega e Janex è il brano più moderno di questa edizione. Autentico e incisivo, chissà che non sarà lei a spuntarla ed a rappresentare il paese delle Aquile all’Eurovision 2022 a Torino.
Sajmir Cili – Nën maskë (Sotto la maschera)
Un brano in perfetto stile Festivali i Kënges è quello presentato da Sajmir Cili, padre della giovane rappresentante al Junior Eurovision 2019. Non giocherà sicuramente per la vittoria, ma ritornare al Festival dopo 14 anni sarà il miglior premio che il cantautore possa ottenere.
SHEGA – Një (Uno)
Esordienti al Festival, ma già entrati nel cuore di molti eurofan italiani. Gli SHEGA infatti sono la prima band italiana a partecipare al Festivali i Kënges, dove canteranno un brano in arbëreshë, un arbëreshë colloquiale, di facile ascolto e delicata come brezza di campagna. Nell’intervista esclusiva (che potete recuperare qui) Giorgio Fusco parla del brano come una canzone d’amore, di comunità che si fa unico essere, in perfetta sincronia con il nome della band (che è la traduzione di melagrana dall’arbëreshë).
Mi è sinceramente difficile essere oggettivo, dato l’affetto che ho subito nutrito per questa band così originale ed autentica, ma non si può negare che questo brano si distacchi dal classico brano melodico del Festivali i Kënges proponendo una storia nuova, una storia di quattro ragazzi che portano avanti una tradizione secolare nella musica moderna.
Urban Band – Padretjësi (Ingiustizia)
Lo si può chiamare probabilmente “effetto Måneskin”, ma quest’anno in diverse finali nazionali emergono band rock che hanno intenzione di dare il tutto per tutto sul palco di Torino. E qui calza a pennello l’Urban Band, un gruppo rock albanese il cui frontman aveva già preso parte al FiK 2015 vinto poi da Eneda Tarifa. È un brano rock senza fronzoli, che rischia di essere un po’ generico ma che con l’orchestra e gli strumenti dal vivo avrà la sua ragion d’essere.
Viola Xhemali – Eja si erë (Vieni come un profumo)
Quinta esordiente assoluta, Viola Xhemali si presenta con un brano jazz-pop orecchiabile e moderno, un soave invito a lasciarsi andare come un profumo esotico.
Xhuli Pjetraj – Baladë (Ballata)
Ultima esordiente ed ultima in ordine alfabetico, Xhuli Pjetraj si presenta con una classica ballata etnica come biglietto da visita nel mondo della musica pop albanese. Chissà che non la si rivedrà proprio a Torino all’Eurovision 2022!
L’Albania all’Eurovision Song Contest
L’Eurovision 2022 segna la diciottesima partecipazione dell’Albania (escludendo per ovvi motivi quella del 2020, di fatto mai avvenuta a causa della cancellazione dell’Eurovision Song Contest), e per ognuna di queste il rappresentante è stato selezionato tramite il Festivali i Këngës, ad eccezione del 2015 in cui Elhaida Dani vinse con un altro brano che la casa discografica in seguito rifiutò di mandare a Vienna a causa di problematiche interne.
Nessuna vittoria ancora è stata raggiunta dal paese delle Aquile, che ad oggi conta due top 10 nel 2004 con Anjeza Shahini e nel 2012 con la sopracitata Rona Nishliu e un totale di dieci finali centrate (alla quale si aggiunge la finale raggiunta di diritto nel 2005 per essere arrivata in top 10 l’anno prima). All’Eurovision 2021 l’Albania ha ottenuto il peggior risultato in finale di sempre, arrivando al ventunesimo posto con Anxhela Peristeri e la sua Karma.https://www.youtube.com/embed/Q4D_RfEFwd4?version=3&rel=1&showsearch=0&showinfo=1&iv_load_policy=1&fs=1&hl=it-IT&autohide=2&wmode=transparent
Chi sarà il suo successore all’Eurovision 2022 a Torino? Lo scopriremo il prossimo 29 Dicembre!