Home Approccio Italo Albanese Adelina, ecco come i media lo hanno sepolta anche da viva

Adelina, ecco come i media lo hanno sepolta anche da viva

Nga Doriana Metollari

Ho conosciuto Adelina Sejdini quando stavo in Italia più a meno 15 anni fa. Aveva fatto una grande denuncia per un clan di traffico di droga e prostituzione, liberando tutte le ragazze e facendo arrestare i membri dell’organizzazione criminale, più o meno 40 persone sono finite in prigione. A quel epoca lavoravo per un mio giornale online, e avevo sentito parlare, poiché controllavo tutti i giorni le cronache.

Se digitate su google il nome di Adelina Sejdini potete leggere anche la sua storia. Non lo voglio riscrivere perché ripeterei le stesse parole, e non è questo il mio scopo. Triste, crudele storia come di tante altre ragazze albanesi, abituate a pensare alla superiorità del sesso maschile. Cresciuta con una certa mentalità in un villaggio credo molto al nord dell’Albania, Adelina fu caciata via da casa degli genitori, per “una questione d’onore” più o meno. Una cretinata lo chiama io, ma purtroppo se ne vedono tante cretinate da quelle parti, e da queste parti.

Non voglio parlare ora della mentalità di questa’ società perché so che mi arrabbierei molto, e poi voglio scrivere di come lo hanno vista Adelia come personaggio, più di quello che Adelina Sejdini aveva fatto.

Si in Italia faceva la prostituta ma non per la sua celta, era costretta dal clan. Mi rattristisce il cuore se penso a questa crudele realtà sua, ma non lo mai vista come prostituta, anzi, lo sempre vista come una ragazza coraggiosa, sfortunata, ma molto determinata a cambiare la sua vita. A qual epoca era diventata quasi, no era diventato un personaggio importante nei media.

Lo intervistata anche io. Non lo mai incontrata, ma mi racconto che aveva una relazione e sperava che la sua vita andasse a buon fine. Aiutava le altre ragazze, a uscire dal racket della prostituzione e della schiavitù umana. Un degrado umano senza fine che ti fa perdere ogni considerazione che hai per te stessa. Non sei più un essere umano, sei una corpo e basta. Ora sinceramente se le ragazze vogliono approfittare del loro corpo è sempre una libera scelta, ma essere usate, sfruttate, schiavizzate è una cosa tremenda dire poco. Adelina ce la fecce.

I media italiani si erano molto concentrate sulla sua storia, e ovviamente a scoprire tutti i particolari, ma tutto questo non aveva risolto la sua dramma. Lei continuo ad non avere un posto in quella società malgrado i suoi sforzi per averne una. Lo chiamavano “ex prostituta”, anche se ne era uscita, e credo proprio non ne aveva nessuna voglia che qualcuno lo ricordasse quel orrendo buoi nella sua vita. Anche adesso che è morta, suicidata il titoli di tanti giornali era “Adelina, ex prostituta…” insomma un po’ di attenzione, porca miseria, o lo fanno intensionalmente, per pura cattiveria e racismo. Scusa ma io la vedo cosi. La vita di prima era come un ombra per lei. Tutti puntavano il dito su quella piaga. Come faceva a costruire una vita nuova se tutti quanti gli ricordavano quella vecchia?

Certe storie bisogna saper trattarli, se no diventeranno ne più ne meno, che solo oggetto di curiosità e di frustrazione. Diciamoci la verità non tutti i giornalisti sanno trattare queste storie. Un conto è una cronaca ogni tanti, e un altro conte è saper vederla nel modo giusto. Un po’ di più attenzione e sensibilità.

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