Di Rutigliano Fabrizio
Con l’inizio del 2022 l’Albania per la prima volta entra a far parte nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Questa è una grande opportunità per il paese balcanico dove per una durata di due anni esso potrà esprimere il proprio voto in scenari di crisi internazionali.
Infatti, varie e disparate sono le questioni su cui il Consiglio di Sicurezza dovrebbe o potrebbe esprimersi nei prossimi mesi, dalla questione etiope e libica a quella ucraina.
Insomma, un posto di rilevante importanza per il “Paese delle Aquile”.
Ma a queste luci non mancano ombre nel paese.
Alla luminosa notizia di membro del Consiglio di Sicurezza si affianca una notizia che porta tante ombre che sembra di riportare il moderno paese indietro di venti anni.
Si tratta dell’assalto da parte dei sostenitori di Berisha alla sede del Partito Democratico oggi guidato da Basha.
Il tutto è avvenuto qualche giorno fa nella capitale.
Uno scontro che vede l’opposizione albanese frantumata tra i vecchi nostalgici “berishiani” guidati dall’ ex leader ormai anziano e da un gruppetto di politici a lui vicino pronti a riprendere la guida del comando del partito contro l’attuale leader Basha e i suoi reggenti.
Insomma, l’Albania rimane nonostante tutti i progressi e sviluppi un paese di “luci” e “ombre”, dove al dialogo si preferisce ancora usare la forza.
