Qualche giorno fa abbiamo avuto ospite nello studio della trasmissione “Senza Filtri” su NTV.AL l’avvocato albanese Fabiola Ismaili, che da anni lavora in Italia, dove ha anche costituito una società di consulenza per gli investimenti “Balcando – FI Solutions s.r.ls.”.
Il dialogo si è concentrato sui rapporti tra economici, sociali, culturali tra Italia e Albania, rapporti che risalgono a quel lontano 1991, quando migliaia dei nostri concittadini si sono riversati nelle Ambasciate e sulle coste italiane per cercare un mondo migliore di quella che avevano vissuto per più di 40 anni. Proprio negli scorsi giorni è stato ricordato a Bari lo sbarco della Nave Vlorache “vide” le coste baresi la mattina del 8 agosto 1991.
Ma i rapporti tra l’Albania e l’Italia da quel momento si sono molto evoluti, sia nei contenuti che nei numeri e volumi.
Una delle questioni trattate durante il collegamento è stata l’iniziativa imprenditoriale degli albanesi che vivono e lavorano da 30 anni in Italia. Durante la pandemia gli imprenditori di origine straniera sono stati i più resilienti e proattivi nel creare nuove imprese o ingrandire quelle esistenti.
Secondo i dati pubblicati alla fine del mese di marzo 2022 le società con partecipazione straniera in Italia erano quasi il 10% del totale delle aziende, e gli albanesi si classificavano al terzo posto con più di 30.000 imprese. La maggiore concentrazione delle imprese si registra nell’edilizia, nella ristorazione e nei servizi alla persona.
Un dato che ci rincuora e che ci fa ben sperare per il futuro è la presenza femminile nel ruolo di imprenditrici che conta circa 8.000 donne di origine albanesi, le quali hanno costituito e gestiscono delle attività imprenditoriali in Italia.
Un altro tema trattato con la Ismaili è stato la presenza e il contributo dell’Italia nell’economia albanese. Si è molto discusso negli ultimi giorni di un presunto sorpasso da parte della Turchia nei rapporti economici con il nostro paese ai danni dell’Italia, ma la risposta dell’Ambasciatore italiano a Tirana, Dott. Fabrizio Bucci, non ha lasciato spazio a contrarie interpretazioni. Infatti, come sottolinea l’Ambasciatore nella sua lettera, l’Italia continua ad essere al primo posto nei rapporti economici con l’Albania e il primo partner commerciale per quest’ultima.
L’Italia fornisce il 31,4% del volume di scambio totale tra l’Albania e l’estero e, dagli ultimi dati pubblicati, 2.553 aziende albanesi hanno partecipazione italiana. Le aziende di partecipazione italiana danno lavoro a più della meta della forza lavoro albanese e questo è un fattore molto importante per la crescita del nostro territorio.
Gli imprenditori italiani “raggiungono” l’Albania attirati da una più bassa tassazione, dalla semplificazione dei servizi e della PA, nonché da una presenza di giovani che hanno voglia di crescere e migliorare.
Il risultato e il dato incontrovertibile è la forte correlazione tra i due paesi, che si concretizza sia sul territorio italiano, che su quello albanese. L’Italia e l’Albania hanno ancora tratta strada da fare e le tante aziende e liberi professionisti che si impegnano tutti i giorni per rendere strutturati e strutturali questi rapporti sono la migliore espressione di questi legami.