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“L’arte è una sinfonia di emozioni, colori e sentimenti, è una continuazione ininterrotta della vita”….

Klodi Kadillari, psicologa-regista-attrice- sceneneggiatrice.

I suoi temi nella protezione e nel sostegno delle donne discriminate. Vincitrice di numerosi premi internazionali come attrice.

La sua opinione è che l’arte sia una forma complessa tra corpo ed anima, desiderio e passione reale ed irreale, possibilità e impossibilità di autorealizzazione e non autorealizzazione del presente del proprio essere in momenti, situazioni e luoghi diversi.

Tra arte e psicologia c’è una forte connessione tra le due forze dell’essere e della passione, vivere pensando e vivere per l’auto realizzazione, due forme che camminano ed agiscono in modo lineare, parlano costantemente al proprio ego, comunicano costantemente con il proprio ‘Sé’ ‘.

La psicologia, secondo me, è “la psiche di ognuno di noi che crea e costruisce l’uomo nuovo”. È una conoscenza di se stessi e della coscienza di ciò che si crea dentro ognuno, all’interno della propria personalità. È la voce che ognuno rivolge ogni giorno al proprio essere, è il rapporto tra l’essere umano e la “Voce dell’io” che crea questa forma di connessione inscindibile, è la coscienza che vive dentro ognuno di noi e guida, è la nostra guida ciò che dirige il desiderio ed il razionale nel percorso della vita, è ciò che Freud chiama “io e desiderio”, è ciò che aderisce alla gerarchia delle regole e delle forme di vita basate sul proprio pensiero.

Essere presenti con il proprio essere nella vita reale è una sorta di sinossi della forma lineare ed estetica della forma, è una forma estetica della bellezza, che si vive, è una vibrazione di ogni tipo di emozione che si l’essere umano prova vivendo, respirare ed unire la forma al contenuto. L’arte e l’essere in sintonia con il proprio “io” è e sarà il commonwealth della vita di ognuno, vita e del proprio percorso nell’aspetto umano ed artistico. Basta obbedire a quella che spesso chiamo la “voce interiore” e la strada per il successo e la realizzazione sarà vicina, non posso dire di certo, ” una strada senza curve e tornanti “, ma una strada che porta a ciò che la voce interiore chiama, perché ci si realizzi da soli…. e senza compromessi con nessuno.
Come artista, ho cercato questa strada e sto camminando verso di essa a piccoli ed a volte grandi passi, a volte cado e mi rialzo subito perché non ho tempo stare giù perché non posso sottomettermi ai capricci dei tempi che ti colpiscono e non ti danno il tempo di recuperare l’energia del seguire la strada e della ricerca della passione.

Certo, non è facile percorrere la propria strada e soprattutto quando si è soli, di fronte ad un esercito preparato in tutte le forme, ma ho una sicurezza ed è dentro di noi, dentro ognuno di noi: “Che mai te stesso ti abbandoni! Che mai una voce dentro di noi ci abbandoni, è la nostra voce, forte e nostra protettrice per continuare anche quando ci troviamo di fronte ad un esercito nemico e temibile” ci vuole solo un po’ di pazienza e calma per passare qualche minuto e parlare con noi stessi.

Bisogna dedicare solo pochi minuti al giorno a ciò che è nascosto dentro di noi, la “Voce dell’Ego”, e le difficoltà vengono superate perché desiderio e razionalità si incontrano in un punto che viene chiamato autorealizzazione. Quello che mi sono chiesta in questo viaggio è:” Non abbandonarmi mai quando sono davanti a tappe artistiche importanti, non abbandonarmi portandomi via da me stesso, per me me stesso è il cibo e l’ossigeno senza i quali non posso vivere, è la parte più bella del mio essere”.

Chiedo a me stessa e a Dio di non abbandonare mai l’onestà, di parlare apertamente alla realtà, di sentire il dolore e di sentire la gioia negli occhi del pubblico negli applausi sinceri, di parlare al dolore senza riconoscere colori o differenze razziali perché il dolore e la gioia sono due emozioni che non riconoscono differenze di cultura, di religione o di razza. Mi chiedo di non cedere a forze esterne che per il momento offrono un piacere che dura poco perché i piaceri che non si ottengono con la fatica e sacrificio sono come ingannare noi stessi facendoci credere di provare lo stesso piacere che sperimenta qualcun altro o per così dire è come se ti offrissero di indossare una corona di un’altra bellezza sulla tua testa che non è la bellezza della tua immagine.

Le limitate circostanze socio-culturali ci hanno portato anche difficoltà di pensiero e di ragionamento in quanto siamo stati chiusi e proveniamo da una società autoritaria e sorvegliata, ma questo non significa che ora quando ci troviamo di fronte a culture diverse siamo e ci sentiamo inferiori ma al contrario, ora dobbiamo lottare e beneficiare della cooperazione interculturale tra i paesi, beneficiare dei dibattiti (assenti in Albania) e beneficiare delle critiche per migliorare e integrarsi ai massimi livelli per realizzarsi.

Voglio sottolineare che – gli artisti devono avere un buon orecchio per ascoltare prima di rispondere in modo euforico o istintivo…questo è molto importante poiché il consiglio viene ricevuto, elaborato dentro di noi e poi arriva la riflessione o il giudizio, non dobbiamo mai essere euforici nel dare il parere perché incide negativamente.

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