Secondo una leggenda, il primo omino di pan di zenzero sarebbe apparso alla corte inglese della regina Elisabetta I. Di indole scherzosa, la grande monarca si narra facesse spesso dono ai propri cortigiani di focacce che ne riproducevano le fattezze.
Un notevole impulso alla loro diffusione venne nell’Ottocento dalle fiabe dei fratelli Grimm e in particolare da quella di Hansel e Gretel, con la sua famosa casetta di marzapane. Le vetrine di fornai e panettieri iniziarono, infatti, a riempirsi di casette decorate con glassa e foglie d’oro, omini sorridenti e croccanti animali, tutti inseriti all’interno di complesse scenette natalizie.
Il business del pan di zenzero divenne talmente importante nella regione, che solo una determinata corporazione di fornai specializzati era autorizzata a dare vita a tali creazioni. Il divieto cadeva soltanto due volte all’anno, in occasione del Natale e della Pasqua.
Con il passare del tempo gli omini di pan di zenzero, da semplici prodotti dolciari, iniziarono ad essere utilizzati anche come decorazioni per l’albero di natale.
Dall’Europa la tradizione fu esportata in America, dove una nota rivista per ragazzi, il St. Nicholas Magazine, pubblicata tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, contribuì ad ampliare notevolmente il mito dell’omino di pan zenzero, grazie ad una semplice storiella a puntate indirizzata ai bambini. Si trattava di una sorta di filastrocca, caratterizzata da versi in rima e da strofe in continua ripetizione, che narrava della frenetica fuga di un omino di pan di zenzero dalle fauci di una serie di affamati individui che lo inseguivano.
Ma pur essendo un dolce tipico di tradizione anglosassone, l’omino di pan zenzero ha acquistato negli ultimi anni sempre più fama anche dalle nostre parti, in particolare grazie alla saga cinematografica di Shrek, entrando nell’immaginario comune come il biscotto di Natale per eccellenza. ❤️