Di Cristina Lovat
Fra le numerosissime proposte di questa SETTIMANA DELLA CULTURA ITALIANA, c’è stato un delizioso concerto offerto dall’ Istituto Italiano di Cultura a Tirana, nell’ambito del Festival chitarristico promosso dal Maestro Denis Bizhga
Il chitarrista, musicologo e ricercatore Marco Battaglia si è esibito in un repertorio di musica romantica per chitarra, con uno strumento che già di per sé valeva la serata: una chitarra del 1811, appartenuta a Giuseppe Mazzini.
Ci sono tre chitarre che sono ritenute essere state sue: due in musei di Genova e di Pisa e la terza è proprio quella del Maestro Battaglia che, con giustificato orgoglio, l’ha mostrata al pubblico e soprattutto l’ha fatta ascoltare.
Ignoravo che Mazzini fosse un appassionato chitarrista sempre alla ricerca di spartiti e composizioni che, per lettera, chiedeva a sua madre di spedire nei luoghi del suo esilio.
Mi ha poi sorpreso scoprire che addirittura Mazzini sia stato un agente musicale, promotore di concerti grazie ai quali sosteneva la scuola per bambini italiani da lui aperta a Londra.
Questo e molto altro ci è stato raccontato dal Maestro Battaglia, che ha costruito la sua esibizione intervallando l’esecuzione virtuosistica di pezzi per chitarra, di Paganini, Giuliani, Moretti, con un racconto interessante, estremamente godibile pur senza mai perdere di spessore storico.
Battaglia si esibirà a Romano di Lombardia al Teatro Rubini l’11 novembre e Nicola ed io ci siamo già segnati la data.
A tutte le amiche e agli amici bergamaschi lo raccomandiamo davvero!
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