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Prefazione e Postfazione per la versione russa del romanzo di M. T. Liuzzo “E adesso parlo!..”

Di Olga Ravchenko, Emma Pribylskaja

LEALE A TUTTI TRADITTA PER TUTTI

La bocca che non parla
non indovina e non sbaglia …

Troppo è la morte.

Non dirmi che amavo il vento.
MTLiuzzo

Sulla nostra protagonista si potrebbe dire citando le parole del poeta classico russo Alexandr Pushkin, autore del poema “Eugheny Oneghin”:

Selvaggia, triste, silenziosa,
Come la cerva del bosco timorosa,
Nella sua famiglia originaria
Sembrava una ragazza aliena.

Tuttavia, la causa della tristezza, del silenzio e dell’alienazione di Mary, protagonist del romanzo di MTLiuzzo, è un po’ diversa …
Sembrerebbe strano, ma nel mondo moderno il tema della violenza domestica, dell’escapismo, dell’autismo, degli orfani sociali, dei suicidi dei bambini e gli adolescenti sullo sfondo del perbenismo totale sta diventando sempre più rilevante.
“Nessun adulto era presente nei sogni e nei bisogni di una ragazza adolescente, lasciata per essere mangiata per lindifferenza, degrado mentale e sempre per gliorrori dell’infanzia non vissuta, che spesso germogliano – senza guerre, malattie e fame”, condivide le osservazioni l’autrice del romanzo-parabola “E adesso parlo!..” la ciu protagonista per quasi tutta la vita è esposta a un totale terrore domestico sullo sfondo di indifferenza del vasto numero di parenti e vicini di casa. I fedeli compagni di Mary sono la morte, il dolore / la pena e la solitudine.
“Vicina di casa di fronte” nata in splendida zona, apparentemente ha avuto la possibilità di diventare se non una principessa o baronessa, ma il giorno della sua nascita la sua mamma ha dimenticato di metterle camicia felice, e questo subito ne hanno approfittato le malvagi parche, che cercano di inserirsi nella trama della narrazione, che ci dà il diritto di fare riferimento alla storia di Kullerwo del poema epico “Kalewala” :

Non lasciate, che va a venire, che i figli si lasciano a educare alle persone stupide, spericolate, non lasciate che gli estranei li facevano dondolo!

Se i bambini si badano male e si dondolano spericolatamente, allora quei bambini non diventino intelligenti.

Non raggiungano la saggezza diventando adulti,
Anche se diventino più forti e aventi un corpo potente
Invecchiando con gli anni.

Tuttavia, non c’era una faida di sangue / vendetta tra il padre di Mary e i suoi fratelli, come è successo a Killerwo, e la ragazza, Mary, cresce sotto l’occhio che mai dorme di sua madre.

A differenza di Kullerwo, la protagonista vive come se fosse nella sua famiglia, ma poche persone hanno allattato la ragazza e in realtà non aveva una culla, ugual che l’infanzia, la gioventù.

Guardando al futuro, consoliamo il lettore: “Come un’ondata viene il desiderio di esprimere parole di gratitudine a Raf, artista che ha dato a Mary la forza di scrivere questo romanzo; raccontare al mondo la sua storia unica, suscitando compassione e risposta nei cuori delle persone, seguendo il consiglio ricevuto a suo tempo da un Angelo Bianco: ritrarre artisticamente questo nuovo imbuto della forte fede di Mary che ha superato una mile delle morti, non è rimasta sull`orlo della vita – violentata, mai vivente”.

Inoltre che il romanzo è la parabola, la stessa copertina del libro nella versione russa avverte il lettore: le coincidenze sono casuali, e ancora ci riferiamo di nuovo al poeta Aleksandr Pushkin:

Sono sempre felice di notare la differenza
Tra me e Oneghin,
Per il lettore beffardo
O qualche editore
Intricatore calunnio,
Per piacere confrontando me
Con il mio personaggio,
Non ripetere poi,
Che ho presentato il mio ritratto,
Come Byron, poeta d`orgoglio,
Come se non fosse possibile
Scrivere il poema su un altro,
E non su se stesso.

La nostra protagonista è costretta a ricorrere all’escapismo – mentalmente e fisicamente: non ha diritto della scelta.

Ma lei ha il diritto di scegliere il proprio modello del mondo secondo il principio di Raggione-Amore-Fede. (R.A.F.), mostrando un esempio di partenza dalla realtà di oggi per essere salvata in nome del futuro. Di per sé, l’escapismo non è una malattia e non è inclusa in alcun manuale medico, anche se, essendo portato all’estremo da cause esterne, può diventare un desiderio ossessivo, e Mary ricorre alla terapia di illuminazione, fuggendo alla creatività:

“Quali momenti ha vissuto questo amore? Arcobaleno è diventato per loro giardini pensili di Semiramida; il sangue nelle loro vene scorreva per le acque del Tigre con delEfrato di terre Babilonia; erano all'interno e al di fuori dello spazio e del tempo, in modo che tra le braccia di Raf ogni respiro si trasformava in un frutto maturo sulla sua bocca, e si sentiva lo scioglimento della neve del desiderio, quando il suo kimono di seta in una vaga angoscia scivolava dal letto. I ciliege esplodevano con rami, che assomigliavano alle gemme infuocate di fuochi d'artificio.” E si apre un'altra allusione – stavolta con il protagonista della tragicommedia italiana “La vita è bella”, chi nel campo di concentramento ha insegnato il figlio il desiderio di sopravvivere a tutti i costi con meno perdite. Non è un caso che Mary usi le parole “campo di concentramento” e “olocausto” in relazione alle sue circostanze di vita. “Mary non bastava vivere per vivire: aveva bisogno di scrivere, lasciando un segno tangibile del suo passaggio: un messaggio, avvertire la gente, soprattutto quei lettori e gli spettatori, a rischio morale e mentale di degrado.” Così è nato il romanzo – l'enciclopedia dei mali. Linno all’estasi della Sposa di Cristo –all’amore ideale. Il lamento-litania a chi ama e non è stato amato abbastanza.

Postfazione

Cercando di approfondirsi / penetrare nella lettura, gli esteti possano lamentarsi della fantasmagoria nella linea d’amore e dell’oscurità-l’assurdità delle realtà. Un consiglio da un lettore persistente: guardate intorno e leggete pazientemente il romanzo.

La nuova era aerea, in cui siamo entrati ufficialmente nel dicembre 2020, non è né cattiva né buona, ma nuova, perché in questa hanno la priorità dei principi e valori diversi da prima. Quelli che sono caratteristici per l’era Dell’Acquario, salendo sulla soglia di cui o addirittura scavalcandola, ora viviamo.

La transizione è liscia, il confine è sfocato, ma i cambiamenti soni inevitabili.

Il nuovo tempo non è / non significa solo Libertà-Uguaglianza-Fratellanza, le università ed il mondo senza confini.

Cosa ne dite della peste nera, del grande reinsediamento dei popoli e dell’Orda Bianca Dorata che ha segnato la precedente era aerea?

E l’isolamento-la quarantena, i tentativi di spegnere Internet, la repressione della libertà di opinione e persino la protesta mentale, che ha già segnato l’era attuale? Il “1984” di G. Orwel?

E tuttavia, non importa cosa sarebbe governata – un paese o un’organizzazione criminale con il codice omertà, il verticale dei poteri / autorità – è già un atavismo: il futuro vuol dire / significa la struttura di gestione orizzontale. È così è stato scoperto che la mafia calabrese di ndrangeta è organizzata, in contrasto con la cosa nostra siciliana e la camorra napoletana organizzate verticalmente.

Nel libro di MTLiuzzo, poeticamente e prosaicamente, viene data l’esperienza di sopravvivenza rinchiusa, sotto l’oppressione del silenzio, basata solo sulla propria raggione, amore e fede. L`esperienza di auto-terapia con la creatività.


La ricetta è antica, attuale, tempestiva.
Emma Pribylskaja

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