Di Sonila Alushi
Era una giornata, quella di ieri, piena di eventi in tutta la città. Tante le occasioni di riflessione e di indignazione e tantissima la partecipazione.
All’indomani del femminicidio di Giulia Cecchettin, la Giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre, ha scosso particolarmente le coscienze. Scossa che mi auguro duri ogni giorno dell’anno perché possa cambiare la cultura maschilista e patriarcale che c’è dietro a questa violenza.
La nostra presentazione, programmata mesi fa, per un fine Novembre all’insegna delle feste nazionali albanesi e della promozione della cultura albanese nel mondo, si è inserita con pudore suscitando comunque l’interesse di molto lettori.
Insieme al nostro ospite Besnik Mustafaj, scrittore, poeta, professore, politico, esperto conoscitore della storia e della cultura albanese, abbiamo parlato delle sue opere letterarie e, inevitabilmente, anche del patriarcato che ha regnato e ancora regna nella società albanese.
Da albanese, lo ringrazio molto per il suo contributo in un momento storico molto delicato per il mio paese d’origine. E da bergamasca, lo ringrazio di essere venuto a Bergamo a raccontarci delle sue opere di persona con i suoi modi semplici e diretti.
Ringrazio altrettanto il mio caro amico
Era una giornata, quella di ieri, piena di eventi in tutta la città. Tante le occasioni di riflessione e di indignazione e tantissima la partecipazione.
All’indomani del femminicidio di Giulia Cecchettin, la Giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre, ha scosso particolarmente le coscienze. Scossa che mi auguro duri ogni giorno dell’anno perché possa cambiare la cultura maschilista e patriarcale che c’è dietro a questa violenza.
La nostra presentazione, programmata mesi fa, per un fine Novembre all’insegna delle feste nazionali albanesi e della promozione della cultura albanese nel mondo, si è inserita con pudore suscitando comunque l’interesse di molto lettori.
Insieme al nostro ospite Besnik Mustafaj, scrittore, poeta, professore, politico, esperto conoscitore della storia e della cultura albanese, abbiamo parlato delle sue opere letterarie e, inevitabilmente, anche del patriarcato che ha regnato e ancora regna nella società albanese.
Da albanese, lo ringrazio molto per il suo contributo in un momento storico molto delicato per il mio paese d’origine. E da bergamasca, lo ringrazio di essere venuto a Bergamo a raccontarci delle sue opere di persona con i suoi modi semplici e diretti.
Ringrazio altrettanto il mio caro amico Nicola Eynard per la sua passione, l’onestà intellettuale, la sua vasta cultura e il suo affetto per il mio paese d’origine.
Grazie alla Libreria Incrocio Quarenghi, dolce casa dei libri che ci ospita sempre con generosità e particolare pazienza nonostante la nostra discreta disciplina.
Grazie ad Argosped Srl che ha reso possibile l’evento e al Consolato Generale della Repubblica d’Albania a Milano per il patrocinio. Konsullata e Përgjithshme e Republikës së Shqipërisë në Milano
E grazie soprattutto ad un pubblico temerario che è riuscito ancora ad esserci ascoltando e partecipando con interesse.
per la sua passione, l’onestà intellettuale, la sua vasta cultura e il suo affetto per il mio paese d’origine.
Grazie alla Libreria Incrocio Quarenghi, dolce casa dei libri che ci ospita sempre con generosità e particolare pazienza nonostante la nostra discreta disciplina.
Grazie ad Argosped Srl che ha reso possibile l’evento e al Consolato Generale della Repubblica d’Albania a Milano per il patrocinio. Konsullata e Përgjithshme e Republikës së Shqipërisë në Milano
E grazie soprattutto ad un pubblico temerario che è riuscito ancora ad esserci ascoltando e partecipando con interesse.
