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Analisi del libro APProposito d’amore di ANTONIO TORTOLANO!

Di Valbona Jakova

Se chiedessimo agli abitanti di tutta la terra che sono più di 8 miliardi, nazione per nazione, cos’è l’amore, otterremmo risposte diverse, dalle più disparate, sentiremmo varie definizioni che possono dare un’idea approssimativa ma che poi, alla fine, noteremmo che tutte corrispondono nel dire: è un concetto molto complesso e ampio, non esiste una vera e propria definizione che possa essere universale o imposta come tale. Esistono vari amori a cui possiamo dare nomi e definizioni diverse che vivono dentro di noi e ci distinguono per il loro modo di amare o per sentimentalismo, sono diversi gli uni dagli altri poiché non tutti amano con la stessa intensità, siamo diversi e tutto viene percepito secondo il nostro modo d’essere, le nostre caratteristiche, la nostra educazione, le nostre qualità personali, la nostra natura, i nostri gusti, le nostre credenze e la nostra religione.

Io, l’amore, lo penso come un cerchio pieno di raggi, a cui non manca nemmeno uno, dunque nella mia fantasia appare come una sfera luminosa, perfetta, di 360°; amore che si avvicina all’uomo imperfetto e lo incanta, gioca, gli regala gioia, tanta gioia da farlo stordire, a volte ubriacare a tal punto da non essere in grado di capire che, quando se ne va, dovrà fare i conti con un’improvvisa solitudine per la sua assenza. Cercherà di supplire questa mancanza per riprendersi da questa perdita. È un’esperienza che lascia tracce, il segno dell’amarezza della delusione, ma poi, a lungo andare, veniamo alla conclusione che la perdita dell’amore è insegnamento valido ed indispensabile di difesa per il nostro futuro.

Tutti i poeti, sin dai tempi antichi, hanno scritto poesie d’amore, con i loro versi hanno descritto uno stato d’animo felice o infelice. L’amore è il sentimento cardine, vitale e vivificatore di cui l’uomo non può fare a meno e di cui va sempre alla ricerca sia da sveglio, sia da sognatore.
Il tempo è determinante nel cambiamento della concezione dell’amore ed è causa di trasformazioni, varie deviazioni, modalità di interpretare l’amore stesso, giustificando aspetti nuovi.

Conosciamo alcune definizioni di amori, che riguardano il passato. Nell’amor cortese la donna è vista dall’amante come un essere sublime e irraggiungibile, degna di venerazione, in certi casi addirittura divina che ingentilisce l’animo. Eppure non si tratta di amore spirituale, platonico e spesso presenta note sensuali, ma che rimane poi un amore impossibile. Veniamo a Dante,

Dante e lo STIL NOVO
Questo amore fu definito da Dante Alighieri blasfemo e bruto.

Il dolce Stil Novo è una nuova tendenza poetica a Firenze, tipica amor cortese che sostituisce una visione più spiritualizzata della donna. La contraddizione tra amore e religione è risolta da Dante a favore della religione con il rifiuto di ogni ambigua contaminazione.

“Ama e fai ciò che vuoi” è una delle frasi più celebri di sant’Agostino, il quale pronunciò questa affermazione commentando, durante un’omelia, la I lettera di san Giovanni Apostolo (4,7-12). Quella in cui Dio viene definito come “Amore”: Ama e fai ciò che vuoi intende ama (ogni cosa, così come l’ha creata e voluta Dio).

Anche nella Bibbia troviamo una poesia d’amore di una intensità straordinaria che colpisce e stravolge: Il Canto dei cantici e leggo alcuni versi. Dunque l’amore prima della venuta di Cristo.

Le guardie che vanno attorno per la città mi hanno incontrata;
e ho chiesto loro: «Avete visto il mio amore?»
Di poco le avevo passate,
quando trovai il mio amore;
io l’ho preso, e non lo lascerò,
finché non l’abbia condotto in casa di mia madre,
nella camera di colei che mi ha concepita.

Si cita una casa, una camera, il posto straordinario dove viene concepito l’essere, la camera di sua madre e la ragazza, che vuole avere una posterità d’amore, vuole continuare nella stessa linea materna, ambisce per sé il luogo più rappresentativo del concepimento.

Qui troviamo gli amanti che si cercano, si parla di un grande amore, amore di altri tempi che con certezza posso dire che in tanti casi, esiste ancora oggi, anche se sono cambiati i tempi, ma secondo me l’uomo è sempre uomo e in quanto uomo, non può non amare.

Gli antichi Greci hanno individuato quattro forme primarie di amore: quello parentale-familiare, l’amicizia, il desiderio erotico ma anche romantico (eros), infine l’amore più prettamente spirituale (agape, il quale può giungere fino all’auto-annientamento o kenosis);

Se volessimo sapere che cos’è la scienza dell’innamoramento e chiedessimo a uno psicologo, neuropsichiatra, biologo, scienziato, la risposta, come oggetto della nostra indagine scientifica sarebbe: La chimica dell’Amore i neurotrasmettitori e gli ormoni dell’amore che si chiamano Testosterone, estrogeni, ossitocina, dopamina e vasopressina si propagano nel nostro corpo per corteggiare, competere, conquistare, proteggere.

In che modo la mente umana può dominare la tempesta degli ormoni?

La mente umana è una giungla tra rami di mille pensieri e zone con funzionamenti sconosciuti e ancora da scoprire. I pensieri nostri, sono pensieri di tutti i tempi o sono i tempi che generano modi e pensieri nuovi? E se sono nuovi, dove possiamo cercare con esattezza le varie differenze che le hanno generate: nel modernismo… nella tecnologia…nelle varie App?

Oggi viviamo nell’era di social media, nell’era digitale dove ogni informazione la possiamo trovare con un clic. Il libro di Antonio Tortolano tratta il tema dell’amore dei social a volte riportando discorsi seri, a volte ironici, a volte beffardi, a volte scherzando, altre volte cerca di mettere in evidenza la leggerezza comportamentale volontaria o involontaria che contiene il grande contenitore dell’amore che viene offerto con delle nuove modalità. Tutte queste maniere di approccio con l’amore le incarna il personaggio chiave di questo libro: Nando.

Forse il nome del personaggio, è stato scelto dall’autore, con un pizzico di ironia per giocare con i vari e tantissimi personaggi, prevalentemente donne che alla fin dei conti provengono dalle esperienze della vita odierna che troviamo facilmente intorno a noi, tra le nostre conoscenze, che come il telefono senza fili vengono raccontate attraverso la bocca dei nostri amici, delle nostre amicizie ecc. Il nome di Nando é un nome facilmente memorizzabile dai vari partner in cerca dell’amore, di quell’amore che possiamo con un clic trovare nella piazza dei vari incontri di social media come una finestra sul mondo, ma che in tanti casi, diventa ancora più grande, diventa una porta d’accesso su vari posti del mondo.

Nando è ancora giovane, quando un giorno, gioioso, esce di casa. Aveva un appuntamento, sogna la ragazza, cerca di immaginare il bel posto dove si devono vedere per la prima volta, nella sua mente appare una bellissima ragazza e così parte con il desiderio di trovare il più grande amore della sua vita. Vivace e fischiettando, finalmente è arrivato al posto indicato e incontra Mariagrazia, l’amore immaginario, a ridosso di un negozio di onoranze funebri e alcuni vistosi cassonetti dell’immondizia, ed è proprio questa improbabilità del punto d’incontro così opprimente, lugubre, funebre e sporco, che ti fa intuire da subito, come andrà a finire l’incontro. Per le vie della vita e nella piazza dei social, le ricerche di Nando e dei suoi amici continuano mai arrese, attraversano le varie TINDER, BADOO, BUMLE cercando l’amore sognato.

Passano da una esperienza all’altra facendo venire a galla tante informazioni che hanno a che fare con la trasformazione dei gusti d’amore dei tempi moderni che offrono più possibilità di viaggiare, e di conseguenza, più incontri occasionali di varie età di persone che amano a muoversi e incontrarsi.

Curioso è il desiderio di Nando che dopo aver interrotto il legame con Rosaria, una ragazza palermitana, proprio in quel periodo, inizia a interessarsi e provare piacere per donne molto più grandi di lui, di almeno vent’anni, ciò accade anche a tanti ventenni del suo tempo. Così incontra Loredana di 44 anni, con un passato familiare difficile alle spalle, ma lui in quella occasione voleva soprattutto recuperare gli anni dell’adolescenza.

Il libro di Tortolano direi ch’è unico nel suo genere, solo uno bravo scrittore come lui poteva fare un esperimento linguistico- letterario di questa specie.

Il pilastro portante della trama, lui che ha spalle forti e una mente brillante, NANDO, è l’asse avvolgente di tutte le piccole grandi storie, che gli girano attorno. Acconsente in questo modo lo spazio giusto a ogni esperienza d’amore e la giusta rilevanza ad ogni incontro. Le storie che si susseguono, riguardano l’universo donna, donna con nomi tipici, peculiari di ogni provincia d’Italia, donna con le diverse caratteristiche specifiche della propria provincia di provenienza. Donne dal mondo con i loro tratti distintivi sia per quanto riguarda la bellezza, sia per le loro propensioni che corrispondono ad un amplificare di certe favole cucite addosso che riguardano le caratteristiche del posto di provenienza, in senso largo. Dobbiamo poi, tenere in conto che, in un certo senso, diventano le caratteristiche dei tempi moderni e il vecchio detto: donne e buoi paesi tuoi, ormai, conta poco.

Nando, come il personaggio che incarna tutti i ragazzi del suo tempo, risulta un tutt’uno con tutti quelli che fanno diverse esperienze attraverso il social media.

L’autore ha cercato di assumere tutte queste sembianze maschili nel personaggio per rappresentare un modo nuovo d’approccio all’amore.

Non potendo essere realmente in tutti, ha escogitato una modalità nuova per comunicarci ciò che succede con i social, compresi i vari incidenti che comportano i rapporti donna-uomo. Il più grande maestro della scrittura è dentro di noi, reattivo alle nostre impressioni e condizioni interne ed esterne, e come tale, determina il tema che dobbiamo scegliere da trattare. Ed è proprio questo che dice l’autore alla fine del libro, che Nando ha sognato tutto, poiché nella vita ha avuto solo una donna!

Valbona Jakova

Antonio Tortolano (Cassino, 1980). Allievo di Maurizio Costanzo, è laureato in Scienze della Comunicazione all’Università La sapienza di Roma. Iscritto all’Albo dei Giornalisti dal 2002, collabora da diversi anni con il Messaggero. In televisione si occupa di scouting, casting e scrittura per produzioni Rai, Mediaset e Sky. Negli anni ha lavorato in programmi come Amici, Striscia La Notizia, Avanti un altro, X Factor, The Voice Senior, 100% Italia, The Voice Kids. Ha ideato e diretto diverse testate online (Lamiaradio, LoSpaccaTv, Megamusic, Calciolaziale) e scritto su Libero e Cosmopolitan. “APProposito d’amore” è il suo primo romanzo.

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