TRADUCE MARIA TERESA LIUZZO
(Direttore della rivista di Cultura Internazionale LE MUSE – ITALIA)
Quanto costa dire ”NO” ad una persona gentile.
E’ una parola breve che pesa come il piombo,
un messaggio che mortifica una persona mite.
E’ come conficcarle una lama nel cuore
un respiro che offende l’orgoglio di chiunque.
NO!
Voce superba, decisa, feroce, definitiva!
Nessun filo sospeso, nessun ripensamento.
Nessun accenno a un ”forse” o magari ”ci penserò”
oppure ”e se?”
Nessun ripensamento, nessuna pietà.
Sentenza breve e scattante come una freccia.
Nessuna difesa,
per un ”SI” che mette d’accordo,
nessuno della pletora interviene,
magari ti distruggerà chi è contrario per un suo tornaconto.
Per un ”NO” ti crei nemici, subisci umiliazioni
morali e fisiche.
Puoi essere multato, imprigionato, condannato,
e mandato in esilio come Dante,
soggetto alle peggiori torture e infine giustiziato.
Naturalmente il tuo ”NO” potrebbe essere ignorato.
Possono fare quello che vogliono
tranne a farti rinunciare alla libertà di pronunciare un ”NO”-
C’è un ”no” audace e sereno.
Non è quello che dici ma è come lo dici.
Anche quando è pericoloso pronunciarlo
e non hai un posto sicuro dove nasconderti
quando la folla inferocita urla: ”YESSSSSS!!!!!!
E pretende il tuo sangue!
Quel ”NO” rappresenta la dignità umana,
la tua dignità: l’unica ricchezza che abbiamo.
E. A.