Di Elisabetta Zamparuti
Un altro volto da inserire nella lista #UE per gravi violazioni compiute in #Iran è quello di Hossein #Ashtari, attualmente Capo della polizia #LEF. La Law Enforcement Force della Repubblica islamica dell’Iran, o NAJA, nel suo acronimo persiano, è coinvolta non solo nel mantenimento della sicurezza da un punto di vista fisico ma di quella “morale e sociale”. Ciò significa che la polizia mira a preservare e far rispettare l’ideologia islamista del regime.
In questo senso, i compiti del LEF spesso si sovrappongono al lavoro del Basij, la polizia religiosa ufficiale. Ashtari è tra quei funzionari che hanno avuto un ruolo cruciale nella conservazione del potere da parte di Khamenei, sopprimendo sistematicamente il dissenso attraverso la violenza e l’intimidazione. Sotto la guida di Ashtari, dalla fine del 2017, il LEF ha ucciso decine di persone e ne ha arrestate altre migliaia, sparando tra la folla e picchiando i manifestanti.
Le forze dell’ordine sono state dispiegate per strada per intimidire i cittadini ed evitare disordini. Il LEF gestisce anche centri di detenzione non ufficiali, dove gli ufficiali abusano dei detenuti fisicamente e psicologicamente.
Quando la rivolta è iniziata nel novembre del 2019, Ashtari è stato tra coloro che ha avuto una chiara responsabilità politica nella repressione e nella morte dei manifestanti. Li aveva ammoniti severamente quando ha detto che chi mette in discussione l’ordine o viola i diritti delle persone sarebbe stato trattato secondo la legge.
“Non permetteremo che la pace e la sicurezza – che prevalgono nel paese – siano interrotte”, aveva aggiunto. Ashtari ha affermato che la polizia “ha compiuto la sua missione con pazienza durante i giorni delle proteste”. Ha anche accusato i manifestanti di obbedire alle organizzazioni controrivoluzionarie.
Nel gennaio 2019, Ashtari ha dichiarato che le forze di polizia sotto il suo comando erano disposte a formare organizzazioni terroristiche per combattere contro l’Occidente. #Bisharaf