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Imprenditori sulla liberazioni del commercio d’energia: considerare le conseguenze negative dell’aumento prezzi sui mercati internazionali.

Le caratteristiche fisico-geografiche e il clima, attribuiscono all’Albania un grande potenziale per l’energia idroelettrica, solare ed eolica. Nonostante il grande potenziale dell’energia pulita, che deriva totalmente dalle fonti rinnovabili, attualmente il Paese non produce abbastanza per soddisfare il suo fabbisogno interno di energia, ed è costretto a importare dall’estero, subendo così le conseguenze negative dell’aumento dei prezzi sui mercati internazionali.

L’Albania è un paese che produce la sua energia da fonti completamente rinnovabili, attraverso le centrali idroelettriche. Ma la politica del governo albanese, da anni, è stata una politica particolarmente commerciale. Nella situazione che ci troviamo attualmente, quando il prezzo dell’energia all’importazione è aumentato in maniera significativa, si comprende che questa politica commerciale di emergenza non è redditizia. L’Albania ha un potenziale idroelettrico, che gli può permettere di aumentare la sua capacità di produzione interna del 33%. Con questo aumento della produzione idroelettrica interna, il paese potrebbe soddisfare la domanda energetica interna, senza dipendere dai prezzi delle importazioni e dalla crisi energetica.

Intanto, le imprese sono state informate che a partire da gennaio 2022, 7538 imprese entreranno a far parte del mercato liberalizzato dell’energia elettrica.

Le associazioni imprenditoriali albanesi e straniere dopo aver preso conoscenza dei cambiamenti, si oppongono a questa misura, poiché tale cambiamento comporterà: aumento significativo dei costi di produzione, costi di distribuzione, stoccaggio di merci e prodotti. Tutto ciò rifletterà inevitabilmente l’aumento dei prezzi dei prodotti nel mercato interno. L’aumento dei costi di produzione porterà inoltre a una minore produzione, a minori importazioni ed esportazioni, con conseguente una contrazione dell’economia, a cui seguirà una riduzione dell’occupazione e una riduzione dei contributi fiscali.

Le associazioni imprenditoriali, attraverso questa dichiarazione richiedono fortemente:

Non essendoci assolutamente tali condizioni per l’ingresso nel mercato di 7538 soggetti imprenditoriali, attualmente riforniti di energia dall’operatore pubblico, chiarire e garantire le condizioni per un mercato dell’energia stabile, imparziale, non arbitrario e democratico. Non si può entrare in un mercato senza prima conoscere le regole del funzionamento del mercato. Attualmente in Albania non esiste né un mercato liberalizzato né una borsa dell’energia, che è la condizione cruciale per l’esistenza stessa del mercato elettrico.
Non aumentare le tariffe per la distribuzione e la trasmissione dell’energia. La proposta di OST e OSHEE Sh.a. per l’aumento delle rispettive tariffe di distribuzione e trasmissione è infondato nei costi reali di questi due enti. Nelle attuali condizioni di crisi energetica, l’aumento di tali tariffe non si riflette in proporzione ai costi sostenuti dall’operatore di trasmissione e distribuzione. Citiamo la proposta del OST di aumento tariffario, che non giustifica la perdita economica ed i suoi costi.
Adottare le necessarie modifiche legislative per facilitare le procedure di auto produzione di energia elettrica da parte di piccole, medie imprese o clienti domestici senza limitarsi alla potenza installata di 500 kW da pannelli solari, ma includendo anche altre fonti rinnovabili come l’eolico o l’acqua.
Chiediamo che l’aumento del prezzo dell’energia sia trasparente e rifletta solo la parte della tariffa energetica importata.
Istituire urgentemente un tavolo tecnico di trattativa, con la presenza di rappresentanti del governo albanese e della Comunità Europea.
In mancanza di un dialogo per la costituzione del tavolo tecnico, le associazioni imprenditoriali che hanno predisposto tale comunicato, adotteranno ulteriori provvedimenti concordati, che verranno comunicati dopo il 24 dicembre.

Con la firma delle seguenti associazioni imprenditoriali :

Unione dei Produttori albanesi;
Unione dei Commercianti albanesi;
Confindustria Albania- Associazione degli Industriali Italiani in Albania;
Proeksport Albania;
Associazione Investitori Esteri (FIAA);
CCIA – Camera di Commercio Italiana in Albania;
Associazione albanese del Turismo – ATA;
Associazione dei Riciclatori;
Associazione albanese per le Energie Rinnovabili – AREA;
Associazione dei Produttori delle farine;
Camera di Commercio Francia-Albania.

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