Di Damiano Guagliardi
Ciao, amiche ed amici,
ho appena smesso di chattare con una persona speciale. Ovviamente non vi dirò chi è perché le persone care non si danno al pubblico dominio.
Invece bramo dal desidero di farvi sapere che nel lontano 1981, era il 26 aprile, a Macchia ci fu una grande manifestazione su Girolamo De Rada. Voglio dire che si tratta di 43 anni fa e, come già scritto, è tempo che la memoria diventi storia.
Quel giorno erano presenti i più grandi studiosi del Poeta di Macchia di tutta la storia della letteratura albanese.
Jup Kastrati, il più intenso studioso di Jeronim, Dhimitër Shuteriqi e Ali Xhiku. Veri mostri della letteratura.
Abbiamo scoperto la targa che mancava sul monumento del Poeta, abbiamo tenuto un convegno iper qualificato sui contenuti ed assistito ad una partecipazione popolare incredibile. In tanti erano arrivati da tutte le nostre comunità calabresi e moltissimi non sono riusciti ad entrare nella sala.
I professori hanno consegnato a me le loro relazioni, non ad altri. A me Damiano Guagliardi che certamente non brigava contro questo o quello e parlava di unità tra gli arbereshe, di rapporti maggiori con l’Albania, di lotta per la democrazia e il rispetto delle diversità culturali.
In quegli anni una banda di amici aveva dato vita al Centro di Documentazione e Ricerca Arbereshe e stava risvegliando la coscienza popolare di noi tutti.
Dicevamo che la nostra identità non era solo quella rappresentata dalla letteratura poetica. Dicevamo che nel nostro popolo c’era ben altro di identitario. Bisognava scoprire le nostre radici e diffonderle a tutti.
Con quel convegno, che seguiva un intenso 1980, si avviò l’avventura della Lega Italiana della Minoranza Albanese che sarà fondata qualche mese dopo e nel successivo agosto organizzerà la IV settimana di cultura albanese, mentre a S. Demetrio nell’agosto di quell’anno il compianto ALFIO MOCCIA vinceva il 2° Festival della canzone arbëreshe con ZOT UN ZGJOVA.
Stasera voglio ricordare un amico che è stato un vero artefice del grande movimento arbëresh che seguirà. Voglio ricordare il grande contributo dato da NINO (Vincenzo) MINISCI, sindaco di S. Giorgio, Assessore alla Comunità Montana, primo Presidente della citata LIDMA.
Nino è stato un grande interprete della rinascita istituzionale e popolare dell’Arberia. A lui dobbiamo dire solo GRAZIE.
Tornando al convegno, amiche ed amici, annuncio che è prossima la pubblicazione delle tre relazioni dei nostri amici E STIMATI professori.
Tra le foto c’è uno schizzo del mio profilo disegnato quello stesso giorno dal prof. Shuteriqi mentre eravamo a tavola per pranzare. Un disegno che mi inorgoglisce e che mi è molto caro.
FINISCO PER DIRE CHE SENZA LA POLITICA PER GLI ARBERESHE DELL’ALLORA GOVERNO ALBANESE OGGI SAREMMO PIU’ DEBOLI E PIU’ IGNORANTI.
Damiano Guagliardi