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POESIA DI PIPPO BUNORROTRI

Interpretata e tradotta in italiano da Maria Teresa Liuzzo – Direttore della rivista di cultura internazionale LE MUSE (ITALIA)

LIBERTA’

Impietoso il filo del telefono,
non incontra semafori il respiro,
fiato corto ha la parola.
Balbetta l’emozione
al ritmo folle dell’ ”alta tensione ”:
tra sistole e diastole un casto bacio.
La TV è un globo esilarante.
In un gomitolo di strade,
si riflettono i cristalli
abbracciati all’ira vagante delle ombre.
La città è una leonessa ferita.
Rannicchiata sul petto della notte piange
avvolta dalla melodia della rugiada.
L’uomo ascolta distratto le confidenze
e ben conosce l’eco dei tempi moderni
quanto il rantolo fuggiasco dell’amore.
Come una quercia resiste alla tempesta
e per vivere e condividere
il suo dolore
bisogna conoscere la strada per raggiungere
il suo cuore.
Il tempo continua la sua folle corsa,
il mondo divorando le parole
insegue la libertà.
LIBERTA’ urla la donna
assecondata dall’uomo.
Il giovane e il bambino ripetono LIBERTA’
insieme al vecchio desideroso
di un ultimo favorevole traguardo.
Libertà come un romanzo di sogni
che tutti amano, inseguono, distruggono
senza conoscerne né il senso né il valore.
Spero che tutti abbiano la stessa visione
della libertà:
l’eroe, il nemico, il giovane, il vecchio, il bambino
che sia per ognuno di loro
la gloria di uno stendardo divino!

P. B.

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