Tiziana Colusso autrice di narrativa, poesia, testi teatrali, fiabe, saggistica.
Dopo la laurea in Letteratura Comparata all’Università La Sapienza di Roma ha vissuto a Parigi, specializzandosi all’Université Paris -Sorbonne e collaborando con “La Republique Internationale des Lettres”. È stata dal 2004 al 2013 Responsabile Esteri del Sindacato Nazionale Scrittori. Dal 2005 al 2011 è stata eletta nel Direttivo (Board) dello European Writers’ Council, Federazione delle Associazioni di autori dei paesi europei, con sede a Bruxelles. Nel 2019 e 2020 è stata eletta nell Direttivo della SIL – Società Italiana Delle Letterate.
Nel 2009 ha fondato il trimestrale telematico FORMAFLUENS – International Literary Magazine, che è stato pubblicato come webmagazine dal 2009 al 2011, ed è stato ripreso nel 2019, in edizione sia telematica che cartacea, pubblicato dalla FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori). Nel 2017 – 2019 ha realizzato il progetto Atlante delle Residenze Creative.
Tra le sue pubblicazioni: Ogni respiro un mondo (La Vita Felice 2022, Primo Premio “Paesaggio Interiore” 2023, sezione edito di poesia) Monologo dell’ulivo (Primo premio inedito “Giardino Segreto dell’Anima”, Terra del Sole 2022), La pace dell’acqua/Peace in the water (EscaMontage 2022), Fiabe dei mutamenti (Bertoni 2020); Il precipizio,Teatro delle voci per Donatella e Rosaria (EscaMontage 2020) Residenze & Resistenze creative (Luoghinteriori 2018), Torri D’avorio & Autori In Tour. Writers Houses e Residenze di Scrittura in Europa al tempo della sharing economy (Robin Edizioni, Torino, 2016, pp. 406, prefazione On. Silvia Costa). La manutenzione della meraviglia, Diari e scritture di viaggio, 2013 (Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri); Ecofrasie, audiolibro con CD allegato. Testi di Tiziana Colusso e musiche originali di Natale Romolo e Federico Scalas. (Edizioni Terre Sommerse 2012); Il sanscrito del corpo, (Fermenti 2007); Italiano per straniati, (Fabio D’Ambrosio Editore, 2004); La criminale sono io – ciò che è stato torna a scorrere (Arlem 2002, riedizione in eBook 2011, edito da “La recherche.it”); La terza riva del fiume, (Ed. Impronte degli Uccelli 2003); Né lisci né impeccabili, Arlem 2000, Il Paese delle Orme, (Edizioni Interculturali 1999); Le avventure di Gismondo, mago trasformamondo, ( Edizioni Musicali, 1998).
Ha partecipato a numerose antologie di prosa e poesia, per le quali rimandiamo alla sezione Pubblicazioni Collettive. Alcuni suoi testi, sia di prosa che di poesia, sono tradotti e pubblicati in varie lingue. Sono stati poi in parte raccolti nel volume La lingua langue (traduzioni di suoi testi poetici in lingue: Arabo, Bengalese, Bulgaro, Danese, Francese, Giapponese, Lèttone, Inglese, Romeno, Slovacco, Spagnolo, Ucraino, prefazione del Prof. Jean Charles Vegliante – Université Sorbonne Nouvelle (Ed. Eurolinguistica 2010). Colusso è stata invitata a vari Festival Letterari in Italia e all’estero. Ha insegnato in un master all’Università ROMA3. Collabora a diverse riviste, enti e istituzioni culturali. Affianca all’attività letteraria e multilinguistica il confronto interdisciplinare, in particolare le “vie delle trasformazioni” filosofiche e spirituali. Pratica dal 2006 il Tai Chi e Qi Gong (recentemente Zhineng Qi Gong) con vari maestri e scuole. Ha studiato la Medicina Tradizionale Cinese, ha praticato la meditazione Zen, e ha partecipato lungo gli anni a diverse forme di pratica e meditazione buddhista, Vipassana e meditazione di consapevolezza.
Di recente Tiziana Colusso ha pubblicato LA LINGUA LANGUE, un volume che raccoglie testi dell’autrice (www.tizianacolusso.it), originariamente scritti e pubblicati in italiano e poi tradotti in una serie di lingue straniere, in occasione della partecipazione dell’autrice a Festival e Convegni esteri, o della sua pubblicazione in riviste straniere. Le traduzioni coprono un arco temporale di venti anni (dal 2004 al 2024), una grande sono frutto di viaggi condotti tra il 2005 and 2011, quando l’autrice era componente eletta of the Direttivo dello European Writers’ Council, con sede a Bruxelles, Federazione delle Associazioni di autori dei vari paesi europei, appartenenti all’Unione Europea ma non solo. Dopo quel periodo, l’autrice ha continuato a viaggiare non più come delegata dello European Writers Council ma a titolo personale, invitata in Festival e convegni. L’ultimo, molto recente, è stato il Festival di Mostar, nell’agosto del 2024, diretto da Enisa Bukvić, e infatti le traduzioni in bosniaco sono state le ultime in ordine di tempo ad entrare a far parte del volume.
La lingua di raccordo dell’intero volume, che consente una fruizione internazionale, è l’inglese.
Il titolo invece è un jeux de mots, un gioco di parole, tra l’italiano e il francese – “langue” come “languire” ma anche “lingua” in francese – in omaggio alla Francia, dove l’autrice ha studiato e vissuto, conseguendo la specializzazione in Letterature Comparate all’Université Paris IV – Sorbonne. La prefazione del volume, giocata tra l’italiano e il francese, è del prof. Jean Charles Vegliante, docente all’Université Paris III.
La copertina del volume ritrae l’autrice sul portale del Castello di Smolenice, in Slovacchia, durante un International Poetry Seminar organizzato da “Literature Across Frontiers “nel 2012.
Scegliamo dal volume due testi poetici molto diversi, per periodo e per stile. Il primo testo, “Tra due rive del Baltico”, è stato pubblicato nell’antologia “La catastrofe della modernità/la modernità della catastrofe” (Fabio D’Ambrosio Editore, Milano 2009), ed è un omaggio all’intenso periodo di viaggi dell’autrice. È stato tradotto in lingua lettone, con il titolo “Starp diviem Baltijas jūras krastiem” e pubblicato in un’antologia edita dalla Writers House di Ventspills
TRA DUE RIVE DEL BALTICO
Tra due rive del Baltico dispersa
mediterranea navigo a vista,
tra Visby e Ventspils, terre gemelle
spartite da chissà quale remoto cataclisma
in due archi simmetrici
nel Baltico blu cobalto.
Io Odissea senza Itache, alla quête o questua
d’una patria anche semifredda
con pensieri incastonati in ambra impura,
fossile tra geologici coralli fuori latitudine,
meteorite caduta a Kaali da galassie ignote,
io da lingue gutturali distratta al dolce favellare:
ma ormai cagna di mafiosi e occhiuti servi
la patria mia diventa e resta, e non vedo
oltre le mura e gli archi caro Leo
manco un’unghia di gloria o storia degna;
e nemmeno una vigna
per ritirarsi alla Lucius Quinctius Cincinnatus
mi par che resti ormai –
dunque di forzose odissee è la mia stirpe
di infiniti check-in ed alti lài.
Il secondo testo, più recente, “Migranti semi di nessun lignaggio” è stato scritto durante il lockdown per il Covid, quando si poteva guardare il mondo solo attraverso la finestra e il balcone, è stato pubblicato in un libro d’artista realizzato dalla poeta e artista Silvia Stucky nel 2021, e poi pubblicato nel poemetto Alfabeti vegetali, nel volume Ogni respiro un mondo, La Vita Felice 2023. È stato tradotto con il titolo “Migrantes de semillas sin linaje” da Stefania Di Leo e pubblicato da “ALTAZOR – revista electrónica de literatura”, sezione a cura di Cinzia Marulli, nell’aprile 2023
MIGRANTI SEMI DI NESSUN LIGNAGGIO
Migranti semi di nessun lignaggio
in fragili patrie interstiziali
parìa delle fessure e delle crepe
nutriti di astinenze ai davanzali
vi ascolto, creo spazio nel frastuono
m’inchino al vostro sole-miniatura
tocco i vostri stami, sobrio linguaggio
Sempre di viaggi si tratta, nei due testi, ma osservati da due punti di vista totalmente diversi. Ma tutto il volume “LA LINGUA LANGUE” è un viaggio, tra le lingue, i paesaggi e gli incontri. Certo, in venti anni, il mondo è cambiato, purtroppo non in meglio, le guerre e le situazioni difficili sono sempre più diffuse, ma la poesia è comunque un seme di speranza che vola libero tra le frontiere.
A cura di Angela Kosta Direttore Esecutivo della Rivista MIRIADE giornalista, poetessa, saggista, editore, critica letteraria, redattrice, traduttrice, promotrice.