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Sputniknews.com: Esperti commentano possibile apertura base NATO in Albania

Lo scorso 4 agosto il premier albanese Edi Rama ha annunciato la prossima apertura di una base NATO in Albania. Sputnik ne ha parlato con gli esperti.

Sergey Ermakov, ricercatore presso l’Istituto russo di studi strategici, ha spiegato che queste notizie vanno trattate con cautela, ma tuttavia non devono sorprendere.

“Non c’è nulla di sorprendente nel fatto che l’Albania sia pronta ad ospitare le basi della NATO. Nell’ultimo vertice dell’Alleanza si è parlato di aumentare il potenziale militare e la prontezza al combattimento della NATO; i membri dell’Alleanza hanno convenuto di rafforzare la componente militare ai confini meridionali. I Balcani a questo riguardo sono della massima importanza: possono fornire un accesso diretto alla regione del Mediterraneo e del Mar Nero”, ha detto Ermakov.

L’ex segretario di stato del ministero serbo per il Kosovo e Metochia Dusan Prorokovic, al contrario, ritiene che le possibilità per i Balcani di vedere sorgere un altra base NATO in Albania non sono alte, perché, nonostante le dichiarazioni di Trump sull’aumento dei contributi europei all’Alleanza, la NATO non ha soldi per nuove basi.

“Probabilmente, si tratta del tentativo di Edi Rama di piacere agli americani, offrendo loro qualcosa. La sua dichiarazione dovrebbe essere vista nel contesto della situazione politica in Albania, tenendo conto del fatto che la popolarità di Rama ora non è alta come due anni fa. In effetti, non vedo ragioni oggettive per cui la NATO vorrebbe aprire una base in Albania o in altri paesi balcanici. Sembra che gli americani abbiano già circondato tutti gli oggetti di loro interesse nella regione”, osserva Prorokovic.

Tuttavia egli non esclude la possibilità di ulteriori investimenti della NATO nei Balcani, non solo per la costruzione di nuove basi ma anche nelle in infrastrutture militari della regione, come  la possibile attivazione dell’aeroporto di Tuzla in Bosnia-Erzegovina, dove, dopo la guerra, erano di stanza i soldati americani.

Sergey Ermakov sostiene che presa separatamente la base in Albania non è di per sé una grande minaccia per la Russia, nonostante la retorica anti-russa della NATO.

“L’Alleanza sta mettendo pressione sui paesi balcanici non ancora membri della NATO per costringerli a portare la loro struttura militare in linea con gli standard della NATO e sul modello di sicurezza europei della NATO. Ma questa non è una situazione unica, anche i paesi scandinavi sono sotto la stessa pressione”, ha detto l’esperto.

Prorokovic è d’accordo con l’esperto russo sul fatto che la Scandinavia è molto più attraente rispetto ai Balcani per la NATO per la presenza del gasdotto “Nord Stream” e il desiderio di prevenire eventuali legami economici, politici o militari tra la Germania e la Russia.

“La situazione potrebbe cambiare, ma la ragione non sono i Balcani in quanto tali, ma il rafforzamento dell’influenza russa nella nostra regione o il possibile sviluppo della situazione in Turchia. Con questo ritmo potrebbe presto sorgere la questione del ritiro della Turchia dalla NATO”, ha concluso Prorokovic.

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