Home Approccio Italo Albanese La Polizia ammette l’uso di auto con targhe false

La Polizia ammette l’uso di auto con targhe false

Nei giorni scorsi Lapsi.al ha pubblicato una foto di un vecchio Benz blu, con targa di Lushnja, che circolava in autostrada in pieno giorno carico di piante di cannabis.

L’immediata reazione della Polizia consegnata alla redazione di Lapsi.al ha chiarito che la macchina con la targa LU 0276 C era in uso alla Polizia Criminale di Fier, e che stava trasportando al laboratorio di criminalistica 6 piante di cannabis acquisite come prova materiale di un sequestro appena avvenuto nelle vicinanze.

Lapsi.al dichiara di aver accertato che la targa della macchina si riferisce ad un altro mezzo, una Audi rossa.

Non siamo a conoscenza di nessuna legge della Repubblica d’Albania che autorizzi un mezzo a circolare con la targa di un altro mezzo. E non siamo a conoscenza di nessuna legge della Repubblica d’Albania che autorizzi la Polizia a non rispettare la legge.

Qualcuno dovrebbe spiegare a Tahiri e a Qako che un poliziotto in uniforme non puo’ salire su una macchina con la targa falsa, e che anche un poliziotto non in uniforme non dovrebbe mai usare auto con targhe false. Ma anche che le prove materiali possono essere meglio raccolte con un apposito sacchetto di plastica.

Apparentemente la Polizia “rinata” sta usando ancora le procedure dei tempi piu’ oscuri di questo paese, in cui molte vetture della Polizia o di altri servizi dello Stato, circolavano con targhe false per coprire l’immunita’ di chi stava facendo “lavori” o “servizi” evidentemente non dichiarabili, principalmente durante le campagne elettorali.

Un rapido accertamento su fonti vicine alla Polizia ha consentito a exit.al di scoprire il meccanismo: le auto che vengono sequestrate come corpo di reato (e che potranno essere o confiscate o restituite al legittimo proprietario secondo la sentenza del giudice al termine del procedimento giudiziario) vengono spesso affidate dalla Procura alla custodia della Polizia, la quale, non disponendo di mezzi adeguati, invece di custodirle come previsto dalla legge, le usa, e solo nella migliore delle ipotesi per ragioni di servizio, ma con “l’accortezza” di levare la targa originale.

Questo comportamento, diffuso e continuato, che in termini di legge costituisce un chiaro atto di “abuso d’ufficio” (shperdorim detyre), viene giustificato nell’ambiente con la mancanza di fondi per l’acquisto di auto nuove e con l’incredibile teoria che le auto sequestrate al termine del processo sono sempre inservibili, perche’ vengono sistematicamente cannibalizzate per ricavarne pezzi di ricambio (e non sempre per riparare auto di servizio). Questo mentre il Ministero gioca con le costosissime auto elettriche o le ancora piu’ costose nuove facciate del ministero stesso.

Ma dai racconti entusiasti della professionalita’ della nuova Polizia in occasione della recente inaugurazione del ristrutturato Ministero degli Interni abbiamo appreso che un’altra colossale riforma presto cambiera’ un aspetto fondamentale della Polizia: una nuova uniforme dimostrera’ il nuovo volto “moderno” della Polizia di Stato.

Speriamo che l’ingente investimento in nuove uniformi, che fa seguito all’ingente investimento in nuove facciate degli uffici, non ci costringa a vedere ancora poliziotti con le targhe false anche nella prossima campagna elettorale./exit.al

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