“Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo”. Mi sono tornate in mente queste parole di Primo Levi di fronte alle proteste di Gorino.
L’Italia è stata terra di emigrazione per tanto tempo. Non solo dal sud, ma anche dal nord, dal Veneto in particolare, da luoghi duri e difficili come il Delta del Po.
Il benessere di cui godiamo oggi è stata costruito anche grazie al lavoro dei nostri emigranti. Ma per mantenere quello stesso benessere nel futuro avremo bisogno dei nuovi migranti che arrivano ora da noi in fuga da povertà e guerre.
Senza di loro, senza il loro lavoro, le loro tasse, i loro contributi, con una popolazione autoctona che invecchia e in crisi demografica, il nostro welfare non reggerà.
Così, magari, i figli e i nipoti di quelli che ora scendono in piazza saranno costretti a emigrare e rivivranno un passato che evidentemente non conoscono.
