In modo che l?Albania possa stabilizzare il debito pubblico fino al livello del 60% del PIL fino al 2021, per il Fondo monetario internazionale si dovrebbe utilizzare il deficit primario come ancora fiscale.
Di conseguenza, il paese deve tenere un disavanzo primario dell’ 1.5% del PIL (senza includere le spese sugli interessi del debito),
un livello questo che porterà ad un rapporto del debito pubblico al di sotto del 60 % del PIL fino all’anno 2021 ed al livello del 45 % del PIL nel 2026.
Tuttavia, il governo albanese è lontano da questo obiettivo, in quanto per il 2017 prevede che il disavanzo primario sarà del circa 0.7% del PIL, la metà del tasso secondo cui si potrà realizzare la riduzione del debito, in base alle previsioni. Un simile
scenario, secondo il FMI, suppone una riforma fiscale che possa tenere il bilancio primario all’1.5% del PIL nel medio termine.
Il saldo primario dell’1.5% del PIL è altresì necessario per poter garantire la necessaria tutela dall’incremento degli interessi del debito e dalle pressioni sulla liquidità. Tuttavia, il Fondo raccomanda che il governo deve essere concentrato anche sulle misure fiscali stabili per la crescita economica.
Una cornice fiscale migliorata dovrebbe indirizzare le sfide legate alle previsioni ottimistiche sulle entrate e la preservazione degli investimenti. Durante l’ultima decade, le entrate sono state inferiori agli obiettivi con una media annua dell’1.8 % del PIL./ Monitor.al;CCIA