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I problemi che affrontano i pensionati italiani che hanno intenzione di stabilirsi in Albania

Di dott. Alban Daci*

Albania ultimamente è diventato sempre di piu un paese attrattivo sia per i turisti, ma anche per gli stranieri che la scelgono come un’oppurtinità di investimento, oppure come distinazione per vivere tranquilli.

l’Albania rimane il paese piu ricercato per gli italiani che ultimamente la scelgono si per transferire le attivita economiche, per studiare ma anche per vivere. Il numero degli italiani che per una ragione o per un’altra sclelgono l’Albania si è aumentato ultimamente e secondo alcuni calcoli, ormai in Albania si trovano piu di 25 milla Italiani con permesso di soggiorno come studente, come impreditore, libero professionista oppure da pensionati che hanno deciso passare l’altra metà della loro vita.

Con questo articolo vogiamo trattare propio la questione dei pensionati italiani che scelgono di vivere in Albania. Cosa portano loro in Albania? Loro portano in Albania, stile di vita, benessere, crescita economica, sviluppo e offrono un ottimo d’immagine per l’Albania in Italia.

Molti dei pensionati che vengono in Albania hanno avuto un passato gloriosso da professionisti in Italia raggiungendo ottimi traguardi professionali, pero il sistema italiano purtroppo gli obbliga di scappare in quanto con i pensioni che ricevono, le tasse che devono pagare non sono in grado e restare nel loro paese a prescindere dal fatto che hanno contribuiti la parte piu bella della vita, la gioventu e la maturazione professionale.

Comunque, oltre il desiderio e la decisione difficile per lasciare la casa e scegliere l’Albania come destinazione, loro non trovano situazioni facili d’affrontrare. l’Associazione Pensionati Italiani all’Estero “A.P.E.C.E.”, attraverso i suoi rappresentanti in Albania, sig. Gabriele Cogodi e Carmine Lampietro ci hanno scritti su questioni che riguardano i pensionati italiani che hanno intenzione di stabilirsi in Albania e si trovano ad affrontare, secondo loro un gravo ostacolo di tipo burocratico relativamente alla procedura da seguire per ottnere il Permesso di Soggiorno.

La lettra che ci hanno mandato loro a noi con lo scopo a farlo girare nelle istituzioni albanesi continua cosi:

“Risulta infatti che all’atto di presentare la domanda di soggiorno, venga richiesto prova documentata di acquisto di un immobile in Albania oppure dare prova di essere in possesso di un contratto di lavoro o, infine, dimostrare di voler aprire una attività imprenditoriale. Vogliamo rispettosamente far notare che, così come avviene per la medesima richiesta in altri Paesi europei, potrebbe essere assolutamente sufficiente produrre un contratto di affitto di almeno un anno a riprova di una concreta volontà di risiedere in Albania.

Consideriamo anche che un cittadino straniero, appena giungo in un nuovo Paese, ha qualche ragionevole titubanza di compiere come primo atto un importante investimento quale l’acquisto di un immobile. Ed ancora chiediamo per quale motivo un pensionato, titolare di un reddito sicuro, dovrebbe andare alla ricerca di un lavoro privandolo magari ad un giovane o ad una persona con maggiori bisogni. La stessa riflessione vale per quanto riguarda l’apertura di una attività imprenditoriale.

Il pensionato, per sua natura, è il residente ideale in quanto garantisce un afflusso di liquidità a favore del Paese ove stabilisce la sua residenza, è in principio persona tranquilla che cerca solo di vivere serenamente e non incide sui costi del Paese che lo ospita neppure nel settore sanitario in quanto, per il principio di reciprocità, le spese sanitarie sostenute in Albania vengono addebitate al sistema sanitario italiano.
Quindi ci chiediamo quale possa essere la ragione di creare insormontabili difficoltà ad una categoria di persone che potrebbe portare benefici concreti alla economia albanese.
Allo scopo invitiamo a valutare i grandi benefici ottenuti dal Portogallo, anche e forse soprattutto a seguito della presenza di migliaia di pensionati europei, che hanno contribuito ad una ripresa economica di questo Paese che ha sorpreso l’intera Europa. Ci permettiamo quindi di sottoporre alla attenzione delle Autorità preposte la seguente proposta: “ Per l’ottenimento del permesso di soggiorno è necessario dimostrare il proprio reddito da pensione e presentare un contratto di affitto della durata di almeno un anno “. Facciamo notare che questo permesso viene attualmente concesso a chi ha un ricongiungimento familiare, coniuge, compagno, etc.
Sempre rimanendo in argomento pensionati ed economia, avremmo un altra richiesta. Sappiamo che esiste la Convenzione per evitare le doppie imposizioni fra Italia e Albania, e i pensionati, per poter richiedere la defiscalizzazione, devono utilizzare il modulo EP-l/1, che serve per certificare la residenza nello Stato dove intende vivere; questo modello deve essere firmato timbrato dall’Agenzia delle Entrate Albanese. Purtroppo questo documento ( utilizzato in ogni altro Paese ) non viene riconosciuto dalle Autorità fiscali albanesi ed al suo posto viene rilasciato un certificato di residenza in lingua albanese che poi deve essere tradotti per il suo riconoscimento e tutta questa trafila crea non pochi problemi di tipo burocratico nel momento che viene presentato alla sede INPS in Italia.
Vi chiediamo di esaminare la possibilità che il Mod. EP-I/1 possa essere riconosciuto dalle Autorità fiscali albanesi in modo da superare l’aspetto burocratico e permettere al pensionato di ottenere la defiscalizzazione ed essere soggetto al fisco Albanese
Vi ringraziamo per la disponibilità accordataci e rimaniamo fiduciosi di una vostra favorevole decisione. Con i migliori saluti”.

*Presidente e fondatore di www.emigrazione.net

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