Qest’anno e l’anno si Scanderbegh, del nostro ereo nazionale, del protettore della Civiltà Occidentale, di grande ed irripetibile stratega militare che ha fermato e combattuto con successi straordinari l’Impero Ottomano che possedeva un’ esercito numerosa e benarmato.
Con la morte di Scanderbegh avvenuto a Lezhe, dove aveva fatto l’Unione di tutti i Principi Albanesi sotto il nome di Beselidhja e Lezhes (1444), sua famiglia con alcuni nobili importanti della corte emigrano verso l’Italia e cosi inizia la storia degli arberesh che ormai sono una comunità con diritto della lingua.
Gli arsbereshe sono una realtà straordinaria, perché a prescindere dal fatto che sono passati più di 5 secoli non sono assimilati conservando sempre le tradizioni, le canzoni, i costumi, l’identità e continuano sentirsi orgogliosamente arbereshe.
Il contributo degli arbereshe è molto importante sia per la cultura nazionale albanese, basta prendere come esempio grande scrittore De Rada e tanti altri che sempre hanno contribuito per la cultura e la storia della nazione. Poi sono tanti studiosi di albanologia di origine arbereshe.
Il contributo importante degli arbereshe è anche per l’unità d’Italia che sono valutati da Garibali i “leoni”.
L’attenzione dello Sato Albanese non è stato la livello giusto nei confronti degli arbereshe e fose questo e dovuto dal fatto che l’Albania dopo l’indipendenza
Dott. Alban Daci
Presidente dell’UNIONE DI GENTE LIBERA AL SERVIZIO DELLA LIBERTÀ