l’amministratore delegato di Tap, Walter Peeraer, al sito web specialistico “Natural Gas World” ha detto che il consorzio per la costruzione del gasdotto transadriatico (Tap) sta proseguendo i lavori costruendo dei compressori.
Peeraer ha precisato che si tratterà di “un processo aperto, soggetto all’approvazione congiunta dei regolatori dell’energia dei tre paesi coinvolti (Italia, Albania e Grecia)”.
Per quanto concerne i finanziamenti al progetto, l’Ad ha detto che il consorzio del Tap sta avendo dei colloqui con diverse banche e agenzie di credito per garantire le coperture necessarie al progetto.
Peeraer ha anche ricordato che grazie al gasdotto verrà ridotto lo sfruttamento di carbone, aiutando una fetta d’Europa nel processo che prevede il lento smaltimento di questa risorsa dal mix energetico.
Il Tap è parte del Corridoio meridionale, il progetto considerato strategico dall’Ue che prevede il trasporto di forniture di gas dalla regione del Mar Caspio sino ai paesi europei attraverso Georgia e Turchia.
Il gas arriverà in Europa grazie alle due sezioni del Corridoio che si connetteranno al gasdotto del Caucaso meridionale, ovvero il gasdotto transanatolico (Tanap) e il Tap. Il Tanap invierà le forniture di gas provenienti dal giacimento di Shah Deniz sino al confine occidentale della Turchia.
Il gas sarà consegnato alla Turchia nel 2018 e, dopo il completamento del Tap, le forniture arriveranno in Europa nel 2020. Il Tanap sarà lungo 1.850 chilometri e avrà una capacita di 16 miliardi di metri cubi di gas. Circa 6 miliardi di metri cubi di gas sono destinati alla Turchia, mentre i volumi restanti arriveranno all’Europa.
Il Tap si collegherà al Tanap al confine turco-greco e attraverso Grecia, Albania e il Mare Adriatico arriverà nelle coste pugliesi. Il Tap sarà lungo 878 chilometri di cui 550 in Grecia; 215 in Albania; 105 nel Mare Adriatico; e 8 in Italia.